05/05/2015
Marco Donati
Impegno, De Menech, Morani, Dallai, Gadda, Rostellato, Parrini, Carbone, Vazio, Covello, Fregolent,Tacconi, Zardini, Carrescia, Prina, Martella, Taranto, Manciulli, Marco Di Maio, Sbrollini, Ginato, Crimì, D'Incecco, Ermini,Galperti, Fanucci, Ascani, Becattini, Anzaldi, Montroni, Bargero, Bonaccorsi
2-00956

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che: 
la Commissione europea sembra intenzionata ad adottare misure antidumping provvisorie sul prodotto laminati piatti di acciai al silicio detti «magnetici» a grani orientati (GOES), individuato con i codici della nomenclatura doganale CN 72251100 e 72261100, per il materiale importato dalla Repubblica Popolare Cinese, dal Giappone, dalla Repubblica di Corea, dalla Russia e dagli Stati Uniti d'America; 
le misure, antidumping proposte dalla Commissione europea comporterebbero un dazio pari al 28,7 per cento sui prodotti importati dalla Repubblica Popolare Cinese, tra il 34,2 per cento ed il 35,9 per cento sui prodotti importati dal Giappone, del 22,8 per cento sui prodotti importati dalla Repubblica di Corea, del 21,6 per cento sui prodotti importati dalla Russia e del 22 per cento sui prodotti importati dagli Stati Uniti d'America; 
l'adozione di tali misure è all'esame in questi giorni da parte degli uffici tecnici della Commissione Europea; 
i laminati piatti di acciai al silicio detti «magnetici» a grani orientati (GOES) sono utilizzati quasi esclusivamente nella costruzione di trasformatori elettrici; 
a livello europeo i produttori di trasformatori rappresentano una parte importante del comparto relativo alla produzione di apparecchiature, componenti e sistemi per la trasmissione e distribuzione di energia elettrica, con un fatturato approssimativo di 3,7 miliardi di euro all'anno e l'impiego di oltre 200mila addetti; 
in Italia operano circa 50 società nell'ambito della filiera dei trasformatori, di cui circa 35 sono utilizzatori del prodotto oggetto della procedura antidumping;
gli addetti diretti delle aziende costruttrici di trasformatori sono circa 4.000 con un fatturato superiore a 600 milioni di euro, a cui si devono aggiungere altrettanti addetti impiegati dalle società che operano nell'indotto; 
le imprese italiane costruttrici di trasformatori hanno stabilimenti produttivi localizzati sul territorio nazionale o, in rari casi, in altri Paesi dell'Unione europea; 
al fine di ridurre i consumi di energia elettrica nell'Unione europea, anche attraverso le riduzioni delle perdite nei trasformatori, è stato emanato il Regolamento «EcoDesign» sui trasformatori elettrici n. UE/548/2014 che determina i livelli massimi di perdite (a vuoto e a carico), con standard più elevati in termini di efficienza, per i trasformatori che potranno essere immessi sul mercato dell'Unione europea a partire dal 1° luglio 2015; 
per poter conseguire questi obiettivi l'industria dei trasformatori ha necessità di utilizzare maggiori quantità di lamierino magnetico a grani orientati ad alta efficienza nella produzione di trasformatori; 
il conseguente aumento della domanda di queste tipologie di lamierini magnetici nel breve-medio termine, già riscontrato dall'industria nazionale ed europea, provocherà uno sbilanciamento a livello europeo tra domanda ed offerta di lamierino magnetico che potrà risolversi solo attraverso la possibilità di importare lamierini magnetici da altri Paesi terzi a prezzi competitivi; 
i costruttori di trasformatori segnalano come in Europa esista di fatto un unico produttore in grado di produrre lamierini magnetici ad alta efficienza di qualità corrispondente a quella dei produttori dei paesi terzi; 
l'introduzione dei dazi proposti dalla Commissione europea potrebbe causare un insufficiente approvvigionamento di lamierino magnetico (e conseguentemente un innalzamento dei prezzi) da parte dell'unico produttore europeo; 
diretta conseguenza di un simile scenario sarebbe una repentina e proporzionale perdita di competitività sui mercati europei e mondiali da parte della nostra industria dei trasformatori, in quanto i costruttori di trasformatori extra europei potrebbero approvvigionarsi di lamierino magnetico a grani orientati fuori dall'Europa a prezzi decisamente più competitivi e senza l'aggravio dei dazi; 
questo scenario rischia di condizionare fortemente i produttori europei di trasformatori elettrici spingendoli a delocalizzare la propria produzione in paesi terzi con ricadute negative sia sul piano occupazionale quanto per il ruolo di leader che l'industria italiana ed europea dei trasformatori elettrici riveste sul mercato globale in termini di innovazione e livello tecnologico; 
a partire da gennaio 2014, i prezzi del lamierino magnetico, anche a fronte dell'emanazione del Regolamento UE/548/2014 prima richiamato, hanno registrato un costante e consistente incremento, confermato anche nel 1° trimestre 2015. Sarebbe pertanto necessaria una verifica da parte della Commissione europea della situazione attuale relativa ai prezzi praticati dai produttori di paesi terzi rispetto a quelli praticati dai produttori dell'Unione europea, prima dell'emanazione di misure provvisorie; 
vanno pertanto tenute in conto le ragioni suesposte legate alle conseguenze che l'introduzione delle misure antidumpingpaventate dalla Commissione europea potrebbero determinare –: 
quali azioni urgenti il Governo, per quanto di competenza, intenda porre in essere per evitare che la Commissione europea assuma la decisione di imporre misure antidumping provvisorie sui prodotti laminati piatti di acciai al silicio detti «magnetici» a grani orientati, capaci di provocare gravi ed immediate ripercussioni negative su un comparto industriale d'eccellenza per il nostro Paese e per l'Europa tutta.