15/11/2017
Daniela Gasparini
2-02013

 

  I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

con la legge n. 13 del 1989 e il relativo regolamento di attuazione approvato con decreto ministeriale 14 giugno 1989, n. 236, sono previste norme per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata. Parte delle norme della legge n. 13 del 1989 e specificatamente gli articoli 1, 3, 6 e 8 sono confluiti negli articoli da 77 a 82 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (Testo unico in materia di edilizia), ma la parte relativa ai contributi per l'abbattimento delle barriere architettoniche non è stata mai modificata o cancellata;

per quanto riguarda i contributi, la legge n. 13 del 1989 prevede:

all'articolo 9, contributi a fondo perduto finalizzati al superamento delle barriere architettoniche in edifici esistenti;

all'articolo 10, l'istituzione presso il Ministero dei lavori pubblici (ora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) del fondo speciale per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati;

il fondo è annualmente ripartito tra le regioni richiedenti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, in proporzione del fabbisogno indicato dalle regioni;

le regioni ripartiscono le somme assegnate ai comuni richiedenti;

le amministrazioni comunali assegnano i contributi agli interessati che avevano presentato loro precedentemente la domanda;

se non ci sono sufficienti risorse nell'anno della richiesta di contributo, la domanda rimane valida per gli anni successivi;

con la legge n. 350 del 2003, bilancio annuale, è stato rifinanziato il fondo con 20 milioni di euro, ma successivamente, non risulta nessun altro stanziamento per far fronte alle domande che entro il 1° marzo di ogni anno, l'avente diritto al contributo o il tutore o curatore devono presentare al sindaco del comune nel quale è sito l'immobile. Il comune, verificata la corrispondenza ai requisiti di legge, procede alla trasmissione alla regione, affinché la stessa richieda il contributo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

in particolare, in regione Lombardia, ai cittadini che hanno inoltrato la domanda di contributo ai sensi della legge n. 13 del 1989 verrebbe risposto che non è possibile rispettare la legge, in quanto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sarebbe inadempiente da molti anni nonostante i solleciti della regione stessa, evidenziando però al richiedente che, così come indicato nella legge, le richieste rimangono valide anche per gli anni;

senza rifinanziare il fondo previsto dalla legge n. 13 del 1989, o cambiare la normativa a seguito di altri e successivi provvedimenti destinati all'abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati e pubblici, si crea un circuito poco rispettoso nei confronti dei cittadini che continuano ad inoltrare domanda ai comuni che a loro volta li trasmettono alla regione, la quale trasmette annualmente al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le richieste di finanziamento presentate senza ottenere i contributi corrispondenti;

si ritiene che questa situazione debba essere corretta, perché risulta agli interpellanti che siano molti i cittadini che hanno affrontato una spesa per abbattere le barriere architettoniche secondo le modalità previste dalla legge e che sono in attesa da anni di risposte;

si ritiene che, a prescindere dall'esigenza di riordino e di messa in coerenza delle leggi per l'abbattimento delle barriere architettoniche, sia corretto riconoscere agli aventi diritto che già hanno fatto regolare richiesta il contributo ad essi spettante –:

quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interpellati intendano assumere in modo da riconoscere i corrispettivi agli aventi diritto che hanno presentato regolare richiesta per il contributo ad essi spettante.