05/04/2016
Luigi Famiglietti
Giorgio Piccolo, Lodolini, Bruno Bossio, Morani, Fanucci, Tartaglione, Tino Iannuzzi, Paris, D'Incecco, Zoggia, De Menech, Fabbri, Ermini, D'Ottavio, La Marca, Fedi, Fusilli, Zardini, Donati, Gianni Farina, Valiante, Ferrari, Bossa, Cuomo, Burtone, Albanella, Amato, Zappulla, Ventricelli, Bazoli, Beni, Gadda, Moretto, Covello, Fossati, Manzi, Manfredi, Richetti
2-01327

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che: 
è stato istituito, nell'ambito della legge n. 208 del 2015, legge di stabilità 2016, per quanto concerne la soluzione della vertenza lavoratori ex Isochimica di Avellino, un fondo con una dotazione pari a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 finalizzato all'accompagnamento alla quiescenza, entro l'anno 2018, dei lavoratori di cui all'articolo 1, comma 117, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che non maturino i requisiti previsti da tale disposizione; 
per i lavoratori indicati all'articolo 1, comma 117, della legge 23 dicembre 2014. N. 190, le disposizioni previste si applicano anche a coloro che, in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, siano transitati in una gestione di previdenza diversa da quella dell'Inps derogando al disposto dell'articolo 1, comma 115, della citata legge n. 190 del 2014 e che non abbiano maturato il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico nel corso degli anni 2015 e 2016; 
le risorse previste dal fondo dovranno essere ripartite tra i lavoratori sulla base di criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità per l'anno 2016; 
il termine previsto è stato pertanto superato e considerati i precedenti che hanno interessato i lavoratori della Isochimica e l'attenzione sociale che si registra sui territorio rispetto a tale vertenza è del tutto evidente l'attesa che riguarda l'emanazione del citato decreto per declinare operativamente la misura prevista dal legislatore; 
presso la prefettura di Avellino si è già costituito un tavolo tecnico con i soggetti istituzionali e le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori interessati e si sono svolti una serie di incontri finalizzati a risolvere suddetta questione; 
sarebbe stata opportuno che la convocazione del suddetto tavolo, anziché essere in prefettura, fosse stata direttamente ministeriale –: 
quali siano le ragioni della mancata adozione del citato decreto ministeriale di applicazione della norma e quali iniziative intendano promuovere i Ministri interpellati affinché il provvedimento possa essere adottato in tempi rapidi al fine evitare il perpetuarsi di una situazione di stallo che alimenta solo tensioni ed incertezze tra i lavoratori beneficiari.