18/04/2023
Luciano D'Alfonso
2-00127

 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:

   il comune di Pescara, in data 11 novembre 2020, ha bandito un concorso per la copertura di un posto da dirigente tecnico a tempo indeterminato e, nel settembre 2022, ha dato avvio alla procedura di reclutamento con la nomina di una commissione di autorevoli esperti di indiscutibile esperienza e competenza;

   nel corso dei primi mesi del 2023, hanno partecipato alla selezione 57 concorrenti, dei quali solo 6 hanno superato le prove scritte e di questi, a seguito della prova orale, nessuno è risultato idoneo a ricoprire il ruolo di dirigente tecnico;

   peraltro, risulta che erano presenti e non hanno superato le prove nemmeno i due dirigenti dell'ente assunti a tempo determinato con incarico fiduciario ex articolo 110 del Testo unico degli enti locali, dei quali uno attualmente sarebbe già a capo proprio della struttura organizzativa dei lavori pubblici dell'ente comunale;

   secondo quanto appreso dall'interpellante, poi, pare anche che il componente della commissione esperto in lingua inglese abbia svolto l'attività selettiva senza averne il titolo giuridico, perché l'atto formale di nomina sarebbe stato adottato dopo l'espletamento dell'incarico;

   l'esito lascia quantomeno sconcertati, se si considera che un concorso bandito è una risorsa per la pubblica amministrazione e per la comunità di riferimento ed è da tutti condivisa, soprattutto negli ultimi tempi in cui la dotazione di personale è diminuita in maniera consistente con un evidente sotto-dimensionamento delle qualifiche professionali più specializzate, l'urgente necessità di dotare la pubblica amministrazione di figure numericamente e professionalmente adeguate;

   nel comune di Pescara, già dal 2020, data di pubblicazione del bando, si era sentita la necessità di ricoprire quel posto. Poi, forse anche a causa della pandemia, tutto è slittato nel 2023, ma il meccanismo messo in atto non è stato in grado di assicurare al comune il candidato più adatto a ricoprire il ruolo atteso. Viva è la preoccupazione per il tempo e le risorse che ancora ci vorranno per riorganizzare tutto da capo;

   viene spontaneo chiedersi, poi, come sia potuto accadere che non sia riuscito a superare il concorso nemmeno chi già da tempo ha svolto e sta svolgendo quelle mansioni proprie del posto per il quale era stato bandito il concorso;

   certamente, come risulta dal bando, le nozioni richieste ai candidati riguardavano un numero esagerato di materie, senza alcuna distinzione del livello delle conoscenze richieste e dell'ambito di competenza;

   è pur vero che l'articolo 97 della Costituzione esige, per assicurare imparzialità, che il reclutamento del personale della pubblica amministrazione avvenga tramite pubblico concorso, ma non ne definisce in senso univoco il contenuto e la portata, riconoscendo la non omogeneità del rapporto di impiego che caratterizza il lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione;

   anche la procedura seguita e relativa alla nomina di un componente della commissione, l'esperto di lingua inglese, desta non poche perplessità, dal momento che un comportamento corretto sarebbe stato quello di conferire l'incarico con atto tipico prima che venisse espletato e non viceversa –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, e se non ritenga opportuno valutare la sussistenza dei presupposti per l'avvio di verifiche, ai sensi dell'articolo 60, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, riguardo agli atti amministrativi posti in essere dal comune di Pescara in relazione alla procedura concorsuale descritta in premessa;

   se il Ministro, per quanto di competenza, intenda attivarsi e quali iniziative intenda assumere, nel rispetto dell'articolo 97 della Costituzione, per fare in modo che si possano innovare le procedure concorsuali e che queste si possano basare, di volta in volta, sulla verifica di competenze relative al profilo professionale specifico e, sopratutto per le figure dirigenziali, si possa verificare la capacità di orientamento ai risultati, di gestione del tempo, di orientamento strategico, magari riservando ad un momento successivo all'individuazione dei più competenti in tali ambiti il completamento della loro formazione.