19/04/2023
Chiara Braga
Serracchiani, Provenzano, Quartapelle Procopio
2-00135

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:

   Artem Uss, cittadino della Federazione Russa, figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk Aleksandr Uss, amico personale di Putin, è stato arrestato all'aeroporto di Malpensa, in ottemperanza ad un mandato di cattura americano, lo scorso 17 ottobre 2022;

   il tribunale federale di Brooklyn, New York, ha reso noti i 12 capi d'imputazione per cinque cittadini russi, tra cui Uss, tra i quali compaiono violazione d'embargo nei confronti del Venezuela per contrabbando di petrolio verso Cina e Russia, frode bancaria, riciclaggio e soprattutto esportazione illegale di tecnologie militari dagli Usa alla Russia (accusati anche Juan Fernando Serrano Ponce, a capo di una società con uffici anche in Italia, e Juan Carlos Soto, che avrebbero fatto da intermediari per contratti petroliferi illeciti per Petroleos della Venezuela S.A., la compagnia petrolifera statale venezuelana); secondo il Dipartimento del tesoro statunitense avrebbero creato «una rete russa che si procurava tecnologie militari e sensibili a doppio uso da produttori statunitensi e le forniva a utenti finali russi»;

   risulta, inoltre, che la Procura anti terrorismo ipotizzi un ruolo attivo di Uss nell'acquisto di tecnologie hi-tech di guerra proprio per conto del presidente russo;

   l'arresto di Uss è stato condannato dal Cremlino: «Le missioni diplomatiche russe faranno del loro meglio per proteggere gli interessi di Uss, detenuto in Italia», ha dichiarato il portavoce di Putin, Peskov;

   risulta inoltre che il 19 ottobre 2022 il Dipartimento di giustizia americano abbia fatto avere al Ministero della giustizia una prima nota con la quale il procuratore di New York avvertiva l'Italia di un «altissimo pericolo di fuga», esortando a tenere Uss in carcere fino all'estradizione;

   a fine novembre 2022 la Corte di appello di Milano ha accolto la richiesta degli avvocati di Uss di ottenere gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, in attesa dell'estradizione negli Stati Uniti, da scontare nella sua abitazione a Basiglio, Milano, affittata dalla moglie Maria Yagodina, la quale il 13 marzo però, spariva, e presumibilmente faceva ritorno in Russia;

   con una seconda nota, stavolta firmata da un funzionario dell'ambasciata e indirizzata al direttore generale degli affari internazionali e della cooperazione giudiziaria del Ministero della giustizia, gli Stati Uniti hanno chiesto all'Italia di assicurare in carcere Uss per tutta la durata del procedimento di estradizione, nota alla quale, si apprende, il Ministro avrebbe risposto fornendo rassicurazioni sulla sicurezza della condizione di detenzione domiciliare a cui era sottoposto il detenuto; lo scorso 21 marzo 2023 sempre la Corte di appello di Milano ha dato il via libera all'estradizione di Uss negli Stati Uniti, e, il giorno dopo, alle ore 13.52, scattava l'allarme innescato dal braccialetto elettronico, ma quando le forze dell'ordine arrivavano nell'appartamento di Uss lo trovavano ormai vuoto;

   da quanto ricostruito nelle indagini l'imprenditore russo in poche ore ha lasciato l'Italia, con documenti falsi e grazie al supporto di una rete di persone (4-5 gli indagati) che ne avrebbe agevolato la fuga;

   Uss, arrivato in Russia, ha dichiarato ad un'agenzia vicina al regime di Putin che «persone forti e affidabili sono state con lui e che il Tribunale italiano sulla cui imparzialità inizialmente contava, ha dimostrato la sua chiara parzialità politica e che sia pronto a piegarsi alle pressioni delle autorità statunitensi»;

   dalla documentazione che la Corte d'appello di Milano ha inviato al Ministro Nordio, in seguito ad una sua richiesta di chiarimenti, emerge che in materia di estradizione la legge prevede che la Corte d'appello – articolo 299, comma 4 del codice di procedura penale – non può aggravare d'ufficio la misura cautelare applicata se non nel caso di trasgressione, mentre secondo l'articolo 714 del codice di procedura penale il Ministero della giustizia può in qualsiasi tempo chiedere l'aggravamento;

   dalla medesima relazione risulta che il Ministro non inviò alla Corte d'appello di Milano la nota del Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti che chiedeva di far tornare in carcere Uss, a cui erano stati concessi i domiciliari, e che, invece, il Guardasigilli si limitò a girare il 9 dicembre 2022 la risposta che lui stesso aveva dato a quella nota solo 3 giorni prima –:

   quali siano state le motivazioni che hanno indotto il Ministro interpellato a valutare che non vi fossero seri elementi, anche eventualmente provenienti da altre articolazioni governative, tali da indurlo a chiedere un rafforzamento delle garanzie al fine di evitare che l'estradando Uss si sottraesse alla consegna, a prescindere dal consenso del medesimo all'estradizione, come previsto dall'articolo 701 del codice di procedura penale, nonché quali siano le motivazioni per le quali non abbia considerato realistiche le preoccupazioni espresse nelle due successive note inviate dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, e perché non le abbia prontamente inviate all'autorità giudiziaria procedente.