04/10/2017
Patrizia Maestri
3-03293

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

il 12 settembre 2017 la Camera dei deputati ha approvato, in prima lettura, la proposta di legge «Introduzione dell'articolo 293-bis del codice penale, concernente il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista» (Atto Camera 3343) la quale si propone di sanzionare «chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi sovversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità»;

il 26 settembre 2017 il consiglio comunale di Soragna (PR) ha approvato la mozione «Per la messa al bando dell'ideologia comunista», proposta dalla consigliera comunale Maria Pia Piroli, del gruppo consiliare «Soragna ci Lega», di riferimento della Lega Nord;

la mozione impegna il sindaco ad avanzare al Governo la richiesta di assumere iniziative per estendere i profili penali di cui alla proposta di legge AC 3343 anche a «chiunque propaganda i contenuti propri del partito comunista, ovvero le relative ideologie...»;

ferma restando l'inequivocabile condanna nei confronti di ogni forma di totalitarismo ed autoritarismo, i proponenti della mozione e i suoi sostenitori, tra cui il sindaco «civico» di Soragna Salvatore Iaconi Farina, sembrano ignorare che esponenti del Partito Comunista Italiano, in particolare nel nord Italia, oltre ad essere stati principali protagonisti della guerra di Liberazione Partigiana, per la libertà e la democrazia nel nostro Paese, hanno anche assolto ad importanti incarichi amministrativi, con competenza e dedizione, in molte amministrazioni locali, compresa quella di Soragna. La mozione così proposta è quindi profondamente irrispettosa della storia locale e nazionale;

il sindaco di Soragna, a capo di una lista civica, ha svolto per oltre venti anni e fino alla pensione l'incarico di comandante della locale stazione carabinieri, nello stesso periodo in cui al comune si sono alternate amministrazioni di diverso colore politico, di centrodestra e centrosinistra –:

se il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'interno, nel rispondere alla sollecitazione che il sindaco di Soragna (PR) si è impegnato ad avanzare al Governo, ai sensi della mozione approvata, non ritengano opportuno ribadire la ferma opposizione del nostro Paese ad ogni forma di totalitarismo ed autoritarismo, ricordando altresì all'amministrazione comunale di Soragna l'importante contributo offerto all'Italia, alla libertà nazionale e alla democrazia dagli aderenti al Partito Comunista Italiano.