04/09/2018
Alberto Losacco
3-00148

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   come si apprende dagli organi di informazione in data 9 agosto 2018 alcune decine di passeggeri sono rimasti letteralmente ostaggi all'interno di un volo «Ryanair» (FR1583) in partenza da Brindisi per Francoforte;

   la partenza inizialmente prevista per le 11 è slittata alle 14 quando i passeggeri sono stati fatti imbarcare;

   una volta saliti a bordo però, probabilmente a causa del caos orari in Germania per lo sciopero degli addetti della compagnia irlandese, i passeggeri sono rimasti in attesa del decollo senza aria condizionata e senza poter scendere per «motivi di sicurezza»;

   in diversi hanno accusato malori compresi diversi bambini fino a quando dopo varie insistenza i passeggeri sono stati fatti scendere a terra;

   il volo è stato bloccato fino alle 17 accumulando un ritardo di ben 6 ore;

   è inaccettabile quanto accaduto soprattutto in riferimento ai disagi occorsi ai malcapitati passeggeri –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto accaduto e se non ritenga, per quanto di competenza, di chiedere chiarimenti in merito ai disagi denunciati dai passeggeri e verificare quali siano i piani di assistenza in casi come quello accaduto a Brindisi per evitare il ripetersi di situazioni simili. 

Seduta del 29 gennaio 2019

Risposta del governo di Alessandra Pesce, Sottosegretaria di Stato per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, replica di Albero Losacco.

Risposta del governo

Il Regolamento europeo n. 261/2004 istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato. Per l'applicazione di tale Regolamento in Italia responsabile è l'Ente nazionale per l'aviazione civile, l'ENAC, il quale ha effettuato verifiche attraverso la competente direzione aeroportuale Puglia e Basilicata, e, anche dall'esame di alcuni reclami pervenuti dai passeggeri presenti sul volo in argomento, è risultato che la compagnia aerea Ryanair abbia offerto l'assistenza prevista nei casi di ritardo prolungato, snack e bevande, e abbia correttamente offerto ai passeggeri la possibilità di rinunciare al volo e di ottenere il rimborso del costo del biglietto, fattispecie prevista in caso di ritardo superiore alle 5 ore. Quindi, ENAC rileva che la compagnia aerea ha correttamente seguito le disposizioni previste dalla normativa comunitaria.

Più in particolare, dal report giornaliero del 9 agosto 2018, è stato rilevato che il volo Ryanair FR1582 Francoforte-Brindisi arrivava sullo scalo pugliese con più di tre ore di ritardo. Di conseguenza, il volo FR1583 Brindisi-Francoforte ha iniziato le operazioni di imbarco alle ore 14,03 e terminato alle ore 14,18. All'arrivo a Brindisi si era già a conoscenza di un problema all'APU, Auxiliary Power Unit, ossia il generatore di corrente di bordo ausiliare. Chiuse le porte dell'aeromobile, i motori sono stati accesi a basso regime per garantire la presenza dell'aria condizionata in cabina, avendo ancora l'APU non operativa. L'aria condizionata, tuttavia, non era funzionante su tutto l'aeromobile. Contestualmente, lo slot del volo subisce una revisione peggiorativa per cui c'è una nuova autorizzazione al decollo alle 15,33. Trascorsi quaranta minuti dal termine dell'imbarco, il comandante informa la rampa di volo che a bordo alcuni passeggeri si sono lamentati per il caldo eccessivo e alcuni hanno chiesto di scendere dall'aeromobile. All'apertura del portellone viene fatto sbarcare tutto il volo perché molti passeggeri erano visibilmente provati delle alte temperature raggiunte in cabina. Lo sbarco è iniziato alle ore 15,15 sotto il presidio delle forze di polizia. Il secondo imbarco è avvenuto alle 16,20 ed è terminato alle 16,35. Mentre l'aeromobile è pronto per la messa in moto, tre passeggeri decidono nuovamente di scendere e non ripartire più. Dopo un breve colloquio, i passeggeri risalgono a bordo. Nel frattempo lo slot assegnato in precedenza alle ore 16,39 viene perso e l'aeromobile decolla effettivamente alle ore 17,20.

Replica

Grazie, Presidente. Ringrazio anche la sottosegretaria Pesce, sottosegretaria all'agricoltura, e non nascondo che ci ho messo qualche minuto per ricordarmi che, per lo spirito frizzante e l'allegria del Governo, il turismo è caduto sotto quel Ministero. Quindi riconosco anche la puntigliosità della replica e del commento del sottosegretario. L'atto di sindacato ispettivo si riferisce ad un disservizio e a un conseguente rilevante disagio che era occorso, come è stato riportato dal sottosegretario e anche dagli organi di informazione, ai viaggiatori del volo del 9 agosto scorso, quindi in piena estate, in partenza da Brindisi per Francoforte. È vero che è un episodio accaduto diversi mesi fa, ma si tratta purtroppo di un disservizio che si verifica frequentemente negli aeroscali del Mezzogiorno e pone un problema non di poco conto in un territorio nel quale il diritto alla mobilità risulta essere condizionato al forte gap infrastrutturale. È evidente che il cattivo funzionamento dei collegamenti disponibili rischia di avere implicazioni non solo dal punto di vista dell'effettivo esercizio del diritto ma anche dal punto di vista economico, in particolare per il settore turistico. Ora sappiamo che questi ultimi mesi per la compagnia in questione sono stati mesi critici per una serie di agitazioni del personale a causa del riconoscimento di alcune importanti diritti e sappiamo anche che le vicende Alitalia sul futuro della compagnia di bandiera hanno ripercussioni sulla mobilità aerea.

Il 2018 è stato un anno per gli aeroporti pugliesi straordinario. Complessivamente, su Bari e Brindisi i passeggeri in arrivo e partenza sono stati oltre 7 milioni e mezzo, un dato mai raggiunto, con un incremento del 7,2 per cento rispetto al 2017, mentre sul traffico di linea abbiamo avuto un aumento del 7,4 per cento. Ancora maggiore il traffico per le linee internazionali, con quasi 3 milioni di passeggeri in più, quindi con un incremento del 18,2 per cento rispetto all'anno precedente.

L'aeroporto di Bari per la prima volta ha superato il tetto dei 5 milioni, quindi possiamo dire che negli ultimi tre anni gli aeroporti della Puglia hanno raggiunto traguardi importanti in termini di efficienza e autonomia, dimostrando piena capacità di stare sul mercato. Questo valore va quindi preservato ed è per questo che episodi come quello oggetto dell'interrogazione dovranno essere evitati perché rischiano di inficiare il grande lavoro portato avanti per rafforzare la raggiungibilità e i collegamenti della Puglia con destinazioni nazionali e soprattutto verso l'est.

I poli di attrazione turistica, l'incremento del turismo religioso e i profili fieristici, l'agroalimentare, l'essere porta del Levante necessitano di collegamenti aeroportuali efficienti. Prendiamo atto della risposta del Governo ma siamo preoccupati per ciò che è alla base delle scelte dell'Esecutivo che sono contenute nella legge di bilancio. Penso, ad esempio, ai tagli all'ENAC e anche alla rete infrastrutturale, al servizio degli aeroporti. Solo all'ultimo sono stati infatti scongiurati tagli ancora più rilevanti per il sistema infrastrutturale al servizio del polo fieristico. Al di là della propaganda, infatti, esiste il merito delle questioni e la mobilità aerea è fondamentale all'interno del Sud e lo è ancora di più per la Puglia, anche in relazione all'evento Matera Capitale della Cultura europea 2019, che vede proprio negli aeroporti pugliesi i due approdi principali.

Continueremo, pertanto, a monitorare attentamente questo strategico segmento della mobilità per la Puglia che, ovviamente, non è estraneo agli obiettivi per il rilancio economico di tali territori.