11/07/2016
Edoardo Fanucci
Cova, Beni
3-02378

Per sapere – premesso che: 
la Cassa di previdenza e assistenza di fantini, guidatori e allenatori, fondata nel 1968, ha lo scopo di assistere i professionisti ippici durante e al termine della propria attività, sia dando supporto nel caso di incidenti dovuti alla pericolosità della professione svolta, sia facendo fronte alla precarie condizioni economiche in cui si venivano e si vengono a trovare allenatori, guidatori e fantini, al termine della loro carriera professionale; 
la predetta Cassa viene finanziata in parte, con contributi diretti dei soci; per una parte maggioritaria, dalle quote provenienti dalle multe erogate dagli organi di disciplina a carico dei professionisti ippici; e infine con una contribuzione annuale disposta dall'ente competente (ora il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) e prelevata dai fondi destinati alle categorie ippiche; 
la delibera del Consiglio d'amministrazione UNIRE (ora Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) n. 179 del 29 dicembre 2009, dispone che – dal 1o gennaio 2010 – gli importi delle sanzioni pecuniarie inflitte sul campo siano versati al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che li destina poi, con apposito provvedimento, al finanziamento della Cassa di previdenza assistenza di fantini, guidatori e allenatori; 
la delibera commissariale ASSI (Agenzia dello sviluppo del settore ippico — ex UNIRE ora Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali n. 21 del 5 aprile 2012, in adempimento a quanto disposto dalla suddetta delibera n. 179, stabilisce le quote di ripartizione delle multe in questione destinando alla predetta Cassa la quota dell'80 per cento; 
le rilevazioni effettuate dalla «PQAI VII – Corse e manifestazioni ippiche», individuano nell'importo di euro 561.967,44 il montante delle multe comminate sul campo ad allenatori guidatori trotto negli anni 2010 all'anno 2014 e di euro 78.561,00 il montante delle multe irrogate sul campo ad allenatori fantini galoppo negli anni 2012-2014 per un totale complessivo di euro 640.528,44; 
con decreto del 30 dicembre 2015, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali provvedeva impegnare la somma complessiva 512.422,75 (quale saldo della quota pari all'80 per cento delle multe inflitte sul campo delle corse ippiche trotto e galoppo) nei confronti della Cassa nazionale di assistenza e previdenza degli allenatori guidatori trotto e allenatori fantini galoppo, somme che, però, non sono ancora state stanziate; 
da marzo 2013 (oltre 3 anni) gli assistiti della Cassa di previdenza e assistenza di fantini, guidatori e allenatori non percepiscono più il loro sussidio –: 
per quali motivi non si sia ancora provveduto al trasferimento degli importi già stanziati dal decreto 30 dicembre 2015 alla Cassa nazionale di assistenza e previdenza degli allenatori guidatori trotto e allenatori fantini galoppo. 

Seduta del 12 luglio 2016

Risponde Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, replica Paolo Beni

Risposta del governo

Presidente, onorevoli deputati, come evidenziato dall'interrogante, con decreto direttoriale n. 89364/2015 abbiamo provveduto ad impegnare la somma di 512.422,75 euro, pari all'80 per cento dell'importo delle multe inflitte sul campo negli anni 2010-2014. Detto importo è scaturito dalla ricognizione delle posizioni debitorie pregresse nei confronti della Cassa, relativamente alle multe irrogate negli anni 2010-2014. Ricordo, infatti, che un'ulteriore forma di finanziamento è rappresentata dalla devoluzione di una quota parte delle multe inflitte agli operatori ippici dagli organi di giustizia sportiva sul campo. Pertanto, allo scopo di definire le posizioni debitorie pregresse nei confronti della Cassa, abbiamo posto in essere un'attività di ricognizione delle multe erogate negli anni 2010 e 2014, che ha comportato un complesso lavoro di collazionamento dei relativi dati, non ricavabili dal sistema informatico. Si è resa, quindi, necessaria una verifica manuale delle sanzioni pecuniarie comminate sul campo ad ogni singolo operatore, per ciascun anno di riferimento. 

Ciò posto, faccio presente che, con decreto direttoriale n. 38074 del 6 maggio scorso, abbiamo provveduto a liquidare 276.904 euro, pari all'80 per cento dell'importo delle multe accertate in entrata sul capitolo di bilancio 2537 della Tesoreria dello Stato, a partire dal marzo del 2013, anno in cui tale capitolo è stato istituito. Detto decreto è attualmente all'esame degli uffici centrali di bilancio. La rimanente parte, considerando che gli operatori stanno ancora provvedendo a versare le somme dovute per le multe inflitte negli anni 2010-2014, sarà liquidata non appena accertate le corrispondenti entrate.

Replica

Grazie, Presidente. Io ringrazio il sottosegretario. La risposta è quella che ci aspettavamo parzialmente, nel senso che i 276 mila euro liquidati non sono ancora la cifra complessiva. Capisco ed è sicuramente esauriente la spiegazione rispetto ai ritardi. Si tratta di fare una ricognizione sull'intero periodo dei cinque anni di sanzioni erogate nelle competizioni. Ringraziando per il chiarimento, raccomando al Governo di completare questa verifica, in modo che, per gli anni a venire, non si debba ripetere questo problema, anche perché qui parliamo di un settore francamente non particolarmente ricco. Non sono tantissimi gli assistiti. La Cassa di assistenza e previdenza di fantini, allenatori, operatori dell'ippica mobilita risorse non enormi; stiamo parlando, appunto, di cifre nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro, non certamente dei milioni. Pertanto, sarebbe opportuno riuscissimo, una volta risolti i problemi legati alla ricognizione del passato, a gestire, da parte del Ministero delle politiche agricole, questa partita con puntualità nel rispetto appunto delle esigenze delle persone assistite che non sono tantissime, ma comunque sono persone per noi importanti.