01/08/2023
Elly Schlein
BRAGA, SCOTTO, VACCARI, GRIBAUDO, FOSSI, LAUS e SARRACINO
3-00585

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   in queste ultime settimane le condizioni climatiche – soprattutto al sud Italia – stanno destando enorme preoccupazione a causa delle altissime temperature registrate che rendono lo svolgimento di alcune attività lavorative molto difficoltose, se non – in alcuni casi – pericolose al punto di mettere in a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici;

   queste condizioni di lavoro disumane, si aggiungono a quelle già patite da un numero importante di persone, soprattutto nelle zone del centro e del sud del nostro Paese;

   da quanto si apprende da un articolo apparso il 27 luglio 2023 sul giornale «La Stampa», dal titolo «Piccoli Schiavi», una larga fetta di stranieri impiegati nelle campagne del nostro Paese sarebbe ridotta alla schiavitù;

   il quadro descritto da questo articolo-inchiesta, non fa che riprendere il XIII rapporto di Save the Children «Piccoli schiavi invisibili»;

   da quanto si apprende, dalle condizioni di sfruttamento non si salvano neppure i figli minori dei lavoratori e delle lavoratrici sfruttati nelle nostre campagne;

   i bambini, che talvolta hanno anche età inferiore ai 10 anni, sono sfruttati per lavorare nei campi o comunque adibiti ad attività del settore agricolo, maneggiando talvolta agenti chimici come pesticidi o fertilizzanti senza l'ausilio di nessuna protezione;

   da quanto si apprende, questi bambini sarebbero anche costretti a saltare la scuola per effettuare giornate di lavoro pagate 20/25 euro;

   dal disegno tracciato emerge un quadro agghiacciante, con persone trattate in maniera indegna, costrette ad alloggiare senza alcun tipo di servizio quali acqua potabile, fognature, trasporti, elettricità e altro;

   questi lavoratori e lavoratrici sono costretti ad accettare ogni tipo di sfruttamento per potersi veder riconosciuto il diritto a restare sul suolo italiano in maniera regolare, ma talvolta hanno difficoltà ad accedere persino alle cure mediche;

   il problema descritto riguarda – in questo caso – soprattutto la provincia di Latina, dove i lavoratori stranieri censiti sono circa 13.000, su un totale di 20.000 a cui vanno aggiunti quelli che sfuggono a ogni tipo di conteggio in quanto non hanno nessun tipo di regolarizzazione;

   la condizione dei lavoratori nel settore agricolo risultava già essere precaria e a causa dell'enorme potere di ricatto da parte dei datori di lavoro. Gli stranieri nel settore sono sempre stati costretti ad accettare qualsiasi tipo di condizione, anche che mettesse a rischio la propria stessa vita;

   con l'allargamento dell'utilizzo dei voucher nel settore dell'agricoltura, le condizioni materiali di queste persone e delle loro famiglie non vanno di certo migliorando, mettendo a rischio la vita di migliaia di persone e delle loro famiglie, dei minori che si trovano costretti a lavorare nelle campagne che – talvolta – assomigliano a dei veri e propri ghetti –:

   quali iniziative, per quanto di competenza si intenda intraprendere al fine di incrementare gli accertamenti presso le imprese agricole circa le condizioni di lavoro dei lavoratori stranieri e non con particolare riferimento alla condizione dei minori, così come denunciato da Save the Children e se non si ritenga di dover convocare immediatamente le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro per la definizione delle linee guida previste dall'articolo 3, del recente decreto-legge n. 98 del 2023, con specifico riferimento alla condizione dei lavoratori dell'agricoltura.