10/10/2016
Alberto Losacco
3-02540

Per sapere – premesso che: 
nella notte del giorno 5 ottobre 2016 un attentato incendiario ha interessato presso Gioia del Colle un centro di ristorazione sociale realizzato dall'azienda Ladisa Spa e dal comune; 
suddetta struttura la cui inaugurazione era prevista per il giorno 6 ottobre 2016 era stata già fortemente danneggiata da un incendio il 5 febbraio 2016 su cui sono ancora in corso indagini da parte delle autorità competenti; 
altri episodi di furti e danneggiamenti hanno in questi mesi segnato la vita dell'azienda che si è aggiudicata anche la commessa della refezione scolastica del comune di Gioia del Colle, con un servizio particolarmente attento alla sostenibilità e all'ambiente; 
il centro ha come obiettivo quello di fornire pasti, circa 30, a chi è in difficoltà per almeno cinque giorni la settimana, e potrà essere aperto anche in altre occasioni, su richiesta del comune che ne declinerà le modalità di accesso –: 
se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere al fine di rafforzare l'attività di vigilanza presso la struttura indicata e scongiurare il ripetersi degli inquietanti episodi sopraevidenziati. 

Seduta del 31 gennaio 2017

Risponde Domenico Manzione, Sottosegretario di Stato per l'Interno, replica Enzo Lattuca

Risposta del governo

Grazie, Presidente. Con l'interrogazione all'ordine del giorno, l'onorevole Losacco richiama l'attenzione del Ministero dell'interno sull'incendio che il 5 ottobre scorso, presso il comune di Gioia del Colle, in provincia di Bari, ha danneggiato il centro comunale di ristorazione sociale gestito dalla società Ladisa Spa. Tale episodio, come del resto ha già sottolineato l'interrogante, si aggiunge a un ulteriore evento incendiario che ha colpito la struttura nel febbraio dello scorso anno. Pertanto, egli chiede di conoscere quali iniziative si intendono assumere per rafforzare le misure di vigilanza al centro di ristorazione e prevenire il ripetersi di simili episodi. 
Effettivamente, nella nottata del 5 febbraio dello scorso anno si è sviluppato un incendio nei locali del predetto centro di ristorazione, la cui realizzazione era stata da poco ultimata. I primi accertamenti svolti dalle forze di polizia, in collaborazione con i vigili del fuoco, hanno rilevato la natura dolosa dell'incendio. Sulla vicenda sono stati, quindi, immediatamente esperiti i conseguenti approfondimenti infoinvestigativi, nell'ambito dei quali è stato anche ascoltato il direttore generale della Ladisa, il quale ha riferito di non aver ricevuto alcuna richiesta estorsiva. Lo stesso ha, comunque, evidenziato che la società era già stata interessata, ancorché indirettamente, da alcuni episodi criminosi, quali il furto di un'autovettura di proprietà del padre, il furto di un'autovettura aziendale in uso a una dipendente e il danneggiamento di una vetrata del centro di ristorazione. 

Come riferito dall'interrogante, il 5 ottobre scorso un ulteriore incendio ha danneggiato la parete esterna e la vetrata della struttura. L'evento non ha impedito al sindaco di Gioia del Colle di procedere, il giorno successivo, all'inaugurazione del centro di ristorazione, con una cerimonia alla quale hanno partecipato anche il prefetto e i vertici provinciali delle Forze dell'ordine. A seguito dell'incendio, rivelatosi anch'esso di natura dolosa, i fatti criminosi riguardanti la struttura in questione sono stati esaminati nel corso di un'apposita riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, tenutasi presso la prefettura di Bari, con la partecipazione del procuratore della Repubblica presso il locale tribunale. 
In tale sede è stata disposta l'attuazione di un servizio di vigilanza dinamica della struttura comunale e l'ulteriore intensificazione delle attività di controllo del territorio comunale, mediante servizi straordinari, con l'impiego di pattuglie del comando provinciale dei carabinieri e della compagnia di intervento operativo dell'XI Battaglione Carabinieri Puglia. 
Sul fronte delle indagini, comunico, invece, che la compagnia dei carabinieri di Gioia del Colle si è orientata su più fronti investigativi, tra i quali anche quello connesso ad una possibile ipotesi estorsiva. Il proseguo dell'inchiesta giudiziaria si è rivelato complesso, atteso il quadro giudiziario emerso. Pertanto, le indagini sono state affidate, d'intesa con l'autorità giudiziaria, al nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Bari. Esse sono tuttora in corso e ovviamente coperte da segreto investigativo. 
Su un piano più generale, rassicuro l'onorevole Losacco che la situazione dalla sicurezza pubblica nel comune di Gioia del Colle è costantemente monitorata, come testimonia anche l'indice della delittuosità, che ha registrato, nel 2016, una riduzione di oltre il 14 per cento rispetto all'anno precedente. Ugualmente, gli indici dei reati di danneggiamento e di danneggiamento seguito da incendio hanno evidenziato una flessione, pari, rispettivamente, al 4 e al 38 per cento. Comunque, la situazione è oggetto di costante attenzione da parte della prefettura di Bari e viene costantemente monitorata dalle Forze dell'ordine, non solo per i profili di prevenzione generale e controllo del territorio, frutto di intese in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma anche attraverso indagini coordinate dalla locale direzione distrettuale antimafia. 
Per completezza, rappresento che nel comune di Gioia del Colle è dispiegato un rilevante apparato di sicurezza, composto complessivamente da 93 unità di personale, di cui 11 appartenenti alla Polizia di Stato, in servizio presso il distaccamento della Polizia stradale, 25 appartamenti alla Guardia di Finanza, in servizio presso la Tenenza, e, infine, 57 militari dell'Arma dei carabinieri, quest'ultima presente nella cittadina con una compagnia e una stazione.

Replica

Grazie, Presidente. Intanto, ringrazio il Governo e il sottosegretario Manzione; ma vorrei iniziare questa replica cogliendo l'occasione per esprimere la mia solidarietà a Enzo Cuscito, il vicesindaco di Gioia del Colle, che nelle scorse ore è stato brutalmente aggredito a bastonate mentre si recava a lavoro, a Noicattaro, in una scuola dove insegna. Si tratta di un episodio inquietante, che non va sottovalutato e che evidenzia, ove ve ne fosse stato ulteriore bisogno, che vi sono criticità in un pezzo importante della provincia di Bari. 
L'atto di sindacato ispettivo che stiamo affrontando oggi fa riferimento ad un attentato incendiario, come diceva il sottosegretario, occorso nella notte del 5 ottobre 2016 ad un centro di ristorazione sociale realizzato all'azienda Ladisa. Si tratta di un attentato avvenuto il giorno prima della sua inaugurazione. La stessa struttura era stata già danneggiata da altre azioni, come quella del 5 febbraio. 
La società Ladisa è una realtà importante nel campo della ristorazione. Parliamo di un'azienda nata negli anni Quaranta a Bari, che si è evoluta nel corso del tempo, che oggi produce 15 milioni di pasti per scuole, università, ospedali, Ministeri, Forze dell'ordine, Forze armate, enti pubblici e che dà lavoro a circa 3 mila persone. Ovviamente, gli episodi di furti e danneggiamenti che in questi mesi hanno segnato la vita dell'azienda, che si è aggiudicata anche la commessa della refezione scolastica del comune di Gioia del Colle, con un servizio attento alla sostenibilità e all'ambiente, allarmano e destano preoccupazione. 
Incendiare una struttura che ha come obiettivo quello di fornire pasti a chi è in difficoltà lascia interdetti e costituisce elemento di assoluto allarme. Per queste ragioni ho voluto che l'atto di sindacato ispettivo richiamasse l'attenzione del Governo, perché episodi come questo non possono essere derubricati come ordinari. Lo sviluppo del Sud passa attraverso il contrasto di questi fenomeni. Va garantita la possibilità ad imprenditori e lavoratori di poter svolgere tranquillamente il proprio lavoro e all'amministrazione di poter programmare, nella legalità, il futuro dei propri territori. Rafforzare il presidio del territorio è 
questione imprescindibile.
Vanno rafforzati gli organici delle forze dell'ordine dislocate in questo comprensorio, che rappresenta una delle aree economiche più dinamiche del territorio barese e dell'intera Puglia. 
Vanno supportate intese istituzionali finalizzate a corroborare misure di legalità e di presenza dello Stato, per scongiurare episodi come quelli di cui stiamo parlando; accendere i riflettori anche su episodi di cronaca che possono sembrare marginali, lo per ritengo importante, così come importante è che la Camera dei deputati e il Parlamento si occupino di questioni che interessano comunità periferiche: si faccia carico di affrontare le criticità, dando risposte in termini di legalità, trasparenza e sicurezza.