25/02/2019
Nicola Pellicani
3-00553

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

nel corso della Conferenza unificata del 12 luglio 2018 è stato discusso lo schema di decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la realizzazione del sistema nazionale delle ciclovie turistiche, un'infrastruttura che promuove la mobilità «dolce» e crea una ulteriore attrattiva legata alle due ruote a pedali e al turismo sostenibile;

in quell'occasione il Governo, per voce del sottosegretario Michele Dell'Orco, ha confermato lo stanziamento complessivo di 361,78 milioni di euro;

il cicloturismo europeo genera ricadute per circa 47 miliardi di euro ed è un'espressione innovativa del cambiamento dell'industria turistica;

il litorale Adriatico, Veneto in particolare, si caratterizza per oltre 37 milioni di presenze turistiche, con una buona presenza di attrazioni storiche, culturali, naturalistiche che possono generare una domanda potenziale di turismo «lento», considerato che i principali centri del litorale sono a 50 chilometri, una distanza ideale per tutti, e che il 40 per cento delle presenze straniere nel territorio provengono dai primi 5 Paesi europei del cicloturismo, ovvero Germania, Danimarca, Olanda, Belgio, Finlandia (11 milioni di turisti) –:

se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative concrete per la realizzazione della ciclovia adriatica nel tratto Veneto, attraverso lo stanziamento di fondi dedicati e la firma di un protocollo di intesa per la sua progettazione. 

Seduta del 2 maggio 2019

Risposta del governo di Michele Dell'OrcoSottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, replica di Nicola Pellicani

Risposta del governo

 Grazie, Presidente. Come è noto, il decreto interministeriale 29 novembre del 2018 stabilisce le modalità e i termini per la definizione dei progetti e degli interventi da realizzare nell'ambito del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche. Inoltre, sono state individuate, per ogni ciclovia, le risorse destinate alla redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, ripartite sulla base dei costi stimati dai soggetti interessati - quindi, parlo di regioni, province autonome e Roma capitale -, nonché le risorse finalizzate alla realizzazione di un primo lotto funzionale immediatamente realizzabile per ciascuna delle regioni della singola ciclovia.

Ed ancora, tale decreto prevede che la progettazione e la realizzazione del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, individuate in dieci percorsi prioritari, sia effettuata previa stipula di un protocollo d'intesa con individuazione delle azioni a carico delle amministrazioni coinvolte nel processo di realizzazione.

Dei dieci percorsi prioritari, lungo la direttrice adriatica la regione Veneto è interessata dalla ciclovia Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia e dalla ciclovia adriatica da Chioggia al Gargano; per entrambe sono stati sottoscritti i protocolli di intesa, rispettivamente, in data 24 aprile e 29 aprile 2019, cioè poco tempo fa. Attualmente i protocolli sono all'esame dei competenti organi di controllo e, successivamente, si procederà all'erogazione del finanziamento richiesto relativo al progetto di fattibilità.

Replica

Grazie, Presidente. Quello che diceva il sottosegretario è noto e lo sapevamo già, anche perché il piano delle piste, delle dieci ciclovie citate l'ha fatto il Governo di centrosinistra nel 2016, mettendo anche a bilancio 360 milioni per realizzarlo. La mia domanda è relativa al fatto se si intenda realizzarlo oppure no e il tratto veneto in particolare, che va da Porto Tolle fino a Bibione. In un'epoca in cui si parla di sostenibilità, c'è una grande attenzione sui temi relativi all'ambiente e al turismo sostenibile, penso che questo, per una regione turistica, la prima regione turistica d'Italia, come il Veneto, sia un fatto fondamentale. Non dimentichiamo che alcuni dati della Commissione europea stimano che il cicloturismo genera ricadute sui territori per oltre 47 miliardi di euro; e anche nel nostro Paese è in corso, grazie all'intervento del Governo nel 2016, questo piano per costruire dieci ciclovie, tra cui, appunto, la ciclovia adriatica, da Lignano Sabbiadoro al Gargano, di 820 chilometri.

Io credo che sia il tempo di passare dalle parole ai fatti, dagli annunci alla realizzazione delle piste ciclabili. Io chiedo: c'è il progetto o non c'è il progetto? Ci sono le risorse messe a disposizione delle regioni per realizzare il primo tratto - nel caso particolare, quello della ciclovia adriatica per il tratto veneto -, che genererebbe non solamente nuove risorse, ma darebbe anche la possibilità di incrementare un turismo compatibile e sostenibile in una regione che, comunque, già ha un significativo numero di presenze turistiche all'anno. Quindi, non posso essere soddisfatto, in quanto non vedo sostanziali novità, se non il protocollo firmato recentemente, che, però, non dà alcuna garanzia di realizzare l'infrastruttura.