16/05/2016
Alberto Losacco
3-02258

Per sapere – premesso che: 
da circa una settimana è allarme a Casamassima, importante e popoloso comune a pochi chilometri da Bari, a seguito del diffondersi di numerosi casi di gastroenterite, con alcuni ricoveri che hanno riguardato in particolare dei bambini; 
a seguito delle analisi effettuate sull'acqua potabile Acquedotto Pugliese ha prudentemente sconsigliato di utilizzare l'acqua a scopo potabile; 
le attività di campionamento in rete per riportare la situazione alla normalità evidenziano ancora una debole contaminazione dell'acqua distribuita nell'abitato, causata da una lieve concentrazione batterica non conforme agli standard di legge per le acque potabili; 
tale disagio sarebbe dovuto ad una delle due condotte adduttrici che alimentano l'abitato, prontamente esclusa dal sistema e probabilmente interessata da una lesione; 
l'Acquedotto Pugliese ha comunicato che proseguono gli accertamenti per il definitivo riscontro, escludendo la contaminazione da reflui di natura fognaria; 
per limitare i disagi ai cittadini, prosegue il servizio alternativo di rifornimento idrico, con autobotti e la protezione civile locale sta provvedendo alla distribuzione di sacche da 5 litri fornite da Acquedotto pugliese alla popolazione; 
se i Ministri interrogati sono a conoscenza dei disagi riportati in premessa che riguardano la comunità di Casamassima e quali iniziative di competenza intendano assumere per verificare la massima sicurezza della salubrità dell'acqua potabile.

Seduta del 17 gennaio 2017

Risposta del governo di Davide Faraone Sottosegretario di Stato per la Salute, replica di Alberto Losacco

Risposta del governo

Grazie, Presidente. Si rispondo all'interrogazione in esame sulla base degli elementi pervenuti dall'azienda sanitaria locale della provincia di Bari per tramite della competente prefettura. 
In data 6 maggio 2016 il Servizio igiene, alimenti e nutrizione del dipartimento di prevenzione dell'ASL di Bari riceveva dall'Acquedotto pugliese comunicazione relativa alla non conformità alla norma dell'acqua distribuita in rete in Casamassima e invitava ad adottare il provvedimento di interdizione all'uso potabile della stessa nella strada interessata e in altre limitrofe. Non pervenivano rapporti di prova di quanto dichiarato dalla suddetta PEC. Il responsabile SIAN procedeva a richiedere al sindaco di Casamassima l'adozione di un'ordinanza contingibile ed urgente di divieto ad uso potabile dell'acqua distribuita in rete oltre che di quella accumulata nelle riserve idriche private della zona segnalata del detto Acquedotto, nonché a chiedere all'AQP di consentire l'accesso ai rubinetti unidirezionali, sospendere l'erogazione idrica in rete nelle zone già citate e effettuare tutti gli interventi del caso. Nel pomeriggio dello stesso giorno il SIAN, in contraddittorio con AQP, procedeva al prelevamento di campioni per l'effettuazione degli esami di verifica microbiologici da parte dell'ARPA Puglia dai rubinetti unidirezionali della strada segnalata dall'AQP e in quelle circostanti, don Minzoni e Marconi. Nella stessa data il sindaco di Casamassima, con l'ordinanza n. 21, protocollo n. 9072, prescriveva il divieto di utilizzo dell'acqua ai fini potabili limitatamente alla zona interessata, compresa tra via Petrarca, via Adelphi e la strada provinciale 42 fino a via don Minzoni, con l'incrocio di via Genio. Sabato 7 il sindaco del comune di Casamassima emetteva l'ordinanza n. 22 avente ad oggetto: ordinanza e divieto di utilizzo dell'acqua ai fini potabili, con la quale estendeva il divieto suddetto a tutta la popolazione di Casamassima, sia per le utenze private sia per quelle pubbliche, ricorrendo a ragioni di prudenza all'esito di ulteriori campionamenti su tutto il territorio. Non pervenivano comunicazioni da AQP in merito all'effettiva diffusione dell'inquinamento. 
La mattina di lunedì 9 maggio il personale del SIAN, in contraddittorio con AQP, provvedeva al prelevamento di campioni per l'effettuazione di esami di verifica microbiologici da parte dell'ARPA Puglia, dai medesimi rubinetti unidirezionali già oggetto di campionamento il venerdì precedente. Nella stessa data pervenivano da AQP le comunicazioni di avvenuta riparazione della condotta ove si era verificata la rottura e di avvenuta dismissione sia della condotta che del serbatoio inquinato, nonché le mappe e le reti di adduzione del comune di Casamassima. Nella mattinata di martedì 10 maggio pervenivano dall'ARPA i rapporti di prova dei campioni prelevati venerdì 6 maggio da cui si evinceva che in tutti i campioni i parametri analizzati superavano i limiti tabellari previsti dal decreto legislativo n. 31 del 2001. Le non conformità riscontrate deponevano per una contaminazione essenzialmente di origine ambientale, ossia una contaminazione dell'acqua da terreno, in particolare in ragione del numero di clostridium perfigiens e dell'assenza di enterococchi. Nella mattina di mercoledì 11 maggio, personale del SIAN, in contraddittorio con l'AQP, procedeva ad un ulteriore prelevamento di campioni per l'effettuazione degli esami di verifica microbiologici e chimici da parte dell'ARPA Puglia dai medesimi rubinetti unidirezionali delle precitate strade. 
Nella mattinata di venerdì 13 maggio pervenivano dall'ARPA rapporti di prova dei campioni prelevati lunedì 9 maggio da cui si evinceva che, rispetto ai rapporti di prova dei campioni prelevati in data 6 maggio, la situazione del 9 appariva migliorata, quantunque persistesse non conformità rispetto ai valori previsti dalla norma. Nella mattinata di domenica 15 maggio perveniva dall'ARPA rapporti di prova dei campioni prelevati mercoledì 11, dai cui valori si evinceva che in data 11 maggio l'acqua distribuita in rete si presentava conforme a quanto previsto dalle vigenti norme in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano. In data 20 maggio i campioni di acqua distribuiti in rete prelevati in data 16 si presentavano conformi a quanto previsto dalle vigenti norme in materia di qualità dell'acqua destinata al consumo umano. In data 25 maggio 2016 il SIAN, area sud del dipartimento di prevenzione comunicava al sindaco del comune di Casamassima che si riteneva che fossero venute meno le condizioni che lo indussero ad adottare l'ordinanza sindacale n. 22 del 7 maggio 2016. In data 21 maggio 2016 con ordinanza n. 25 il sindaco revocava l'ordinanza sindacale n. 22. 
Relativamente agli aspetti epidemiologici si rappresenta che i casi di gastroenteriti verificatesi nel comune di Casamassima, come da notifiche pervenute al dipartimento di prevenzione, sono quantificati in 247; nello specifico, 14 casi sono stati trattati in regime di ricovero, sette casi sono stati trattati al pronto soccorso e 226 casi sono stati trattati ambulatorialmente da pediatri di libera scelta e medici di medicina generale del comune di Casamassima. Le prime notifiche sono pervenute al dipartimento di prevenzione in data 9 maggio 2016, l'ultimo caso è stato notificato in data 26 maggio 2016. Dalle relative inchieste epidemiologiche è emerso che la prima manifestazione di sintomatologia gastroenterica risale al 2 maggio 2016 in soggetto ricoverato presso il Pio Fallacara di Triggiano. Al fine di un corretto monitoraggio dell'andamento epidemiologico dell'evento, il dipartimento di prevenzione ha provveduto a dare indicazioni e linee operative ai PP.OO della provincia e ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. È stato individuato il laboratorio di analisi Fallacara di Triggiano quale laboratorio ed è stato effettuato, altresì, uno studio relativo alla distribuzione dei casi di gastroenterite rispetto al territorio di Casamassima con georeferenziazione degli stessi e dei punti di campionamento dell'acqua effettuati da ASL, SIAN e dall'AQP. 
Il dipartimento di prevenzione ha attivato un punto di comunicazione a disposizione dei cittadini del comune, attraverso l'indirizzo mail sian.acquaviva@asl.bari.it e il numero telefonico 3386912120. Si rappresenta, inoltre, che in coincidenza con gli interventi attuati a Casamassima il SIAN ha effettuato prelievi ai fontanili pubblici di tutti i comuni circostanti Casamassima oltre che di Gioia del Colle, Mola e Noicattaro.

Replica

Grazie, Presidente. Sì, io mi dichiaro soddisfatto, anche se mi sarei aspettato una risposta più sollecita, perché parliamo di un'interrogazione fatta nel mese di maggio del 2016 e di un caso che riguarda la contaminazione idrica di un comune importante della provincia di Bari con oltre 20.000 abitanti. Ma questo, ovviamente, non riguarda il sottosegretario Faraone che, invece, ringrazio per la puntuale ricostruzione della vicenda e per l'esame approfondito della questione sottoposta attraverso l'atto di sindacato ispettivo. Ritengo che sull'acqua potabile debba esservi una costante azione di vigilanza per garantire la necessaria sicurezza, è un bene fondamentale su cui è indispensabile un'azione di adeguato monitoraggio sulla qualità e sulla salubrità. L'Acquedotto pugliese è il più grande acquedotto d'Europa, ha capacità e competenze di assoluto rilievo e in questa sua attività è bene che sia supportato su tematiche di questo tipo anche da altre istituzioni per evitare il ripetersi di casi come quello di Casamassima. In un tempo in cui vi sono anche minacce batteriologiche usate come armi, è imprescindibile aumentare i parametri di sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche. Ho ritenuto opportuno, a fronte del protrarsi del disagio, che il Governo prestasse la massima attenzione a quanto stava accadendo a Casamassima. Quell'esperienza deve indurci anche a migliorare la reazione a situazioni di disagio; basti osservare quanto purtroppo sta accadendo in queste ore, in questi giorni di maltempo nei territori di Puglia e Basilicata con ghiaccio e neve che hanno mandato in tilt la rete idrica.  Credo sia opportuno, nell'ambito di un piano acqua d'intesa con le regioni, porre rimedio ad alcune criticità, come quella evidenziata. Sono assolutamente convinto che il Governo saprà agire per il meglio e lavorare per dare il proprio contributo a migliorare sicurezza e qualità dell'acqua della rete idrica.