03/08/2018
Romina Mura
3-00136

Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   i velisti Aldo Revello (53 anni) e Antonio Voinea (31 anni) risultano dispersi nell'Oceano atlantico dal 2 maggio 2018, data in cui hanno trasmesso una richiesta di soccorso in posizione 37°35'N 17°57'W, tra le Azzorre e la Costa portoghese, non lontano da Ponte Delgada, mentre si dirigevano verso le coste europee;

   per quasi tre giorni, tre navi, un peschereccio e un aereo dell'aeronautica portoghese hanno setacciato un'area di 300 miglia quadrate alla ricerca di tracce della barca e dei due velisti italiani e precisamente la zona a Est-Nord-Est delle Azzorre, dove presumibilmente si dovrebbero trovare i naufraghi;

   alle ore 14 ora italiana, sabato 5 maggio 2018 sono state sospese le ricerche. Le autorità portoghesi fanno sapere che verranno rilanciati continuamente avvisi ai naviganti sotto forma di warning, per avvisare le navi in transito sulla zona di prestare attenzione e riferire eventuali avvistamenti;

   le ricerche riprendono nella mattinata del 7 maggio 2018 con la nave Alpino, la fregata Multi missione (Fremm) della Marina militare italiana, comandata dal Capitano di Fregata Davide Da Pozzo, con l'arrivo dell'unità nell'area di operazione, definita dalle autorità portoghesi responsabili delle operazioni di ricerca e soccorso sulla base dei dati meteo-marini della zona e la posizione del segnale (Epirb). Per l'attività di ricerca, la nave Alpino si avvale dei più moderni sistemi di sorveglianza in dotazione sia all'unità, sia all'elicottero imbarcato. L'area già perlustrata è pari a più di 1600 miglia quadrate (pari a circa tutta la Valle d'Aosta). Il pattugliamento, già svolto anche con oltre 12 ore di volo di elicottero, continua anche nella giornata successiva su un'area ulteriormente allargata dalle autorità portoghesi fino a oltre 100 miglia nautiche dalla posizione dell'Epirb. Come previsto, la nave Alpino dopo due intense giornate di ricerche, passa l'incarico a una nave portoghese sopraggiunta;

   al termine delle operazioni di ricerca, l'11 maggio 2018, risultano perlustrare 5500 miglia quadrate con nessuna evidenza del naufragio;

   gli esperti sostengono che il tipo di imbarcazione dispersa (bright che aveva a bordo una zattera Arimar oceanica 12 posti con grab bag – viveri, acqua, kit di pronto soccorso e di pesca, razzi – di circa 3x3 metri aperta), le competenze dei due velisti in materia di navigazione e di gestione delle relative emergenze e altre vicende simili concluse con il ritrovamento dei dispersi, anche dopo molti giorni, siano da considerare quali validi elementi per credere che i due dispersi siano ancora in vita e quindi per riprendere le ricerche –:

   quali iniziative intenda promuovere il Governo per il ritrovamento dei cittadini italiani Aldo Revello e Antonio Voinea.