04/12/2023
Luciano D'Alfonso
3-00837

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   a seguito di un evento franoso verificatosi nel mese di giugno 2023 è stata chiusa la strada statale 81 Piceno-Aprutina nel tratto tra Guardiagrele e Casoli, tragitto molto frequentato ogni giorno da centinaia tra automobilisti e camionisti poiché, oltre a collegare i due comuni, congiunge il territorio alle zone industriali della Val di Sangro e di Fara San Martino;

   la chiusura della statale ha lasciato in estrema difficoltà i circa 27 mila residenti e le aziende dell'entroterra vastese e del Molise, perché ha avuto come conseguenza che la viabilità alternativa, costituita da strade provinciali e comunali per lo più sconnesse e piene di buche, deve sopportare tutto il traffico, pesante e non. Si tratta di strade a volte anche interrotte e pericolose che impediscono ai cittadini di lavorare e muoversi non solo in tempi ragionevoli, ma anche liberamente in sicurezza. E con l'arrivo della stagione invernale e, magari, anche della neve, la situazione diventerà ancora più pericolosa;

   è così che i paesi di Fara San Martino, Roccascalegna, Palombaro, Casoli, Gessopalena, Montenerodomo, Torricella Peligna, Civitella Messer Raimondo, Guardiagrele, Pennapiedimonte, Lama dei Peligni, Perano, Montelapiano, Altino sono attualmente diventati paesi praticamente isolati. Sono quindi del tutto condivisibili le preoccupazioni dei Sindaci dei territori del Medio Aventino e del Medio Sangro, perché i mancati interventi per fronteggiare un dissesto idrogeologico evidente da tempo hanno via via aggravato la situazione ed una ulteriore inerzia rischia di isolare un'intera valle e un polo industriale di primaria importanza, con ricadute negative su più fronti: dall'assistenza sanitaria, al lavoro, alla socialità di decine di migliaia di abruzzesi della Maiella orientale e del Sangro Aventino;

   tutto il tratto in questione è sempre stato interessato da dissesti idrogeologici e smottamenti. Questo suggerirebbe, oltre al ripristino normale e in sicurezza della viabilità sulla statale 81, di prendere in seria considerazione la possibilità di realizzare anche un ulteriore nuovo collegamento stradale tra i paesi di Guardiagrele e Casoli soprattutto per porre un freno e una perequazione all'irreversibile trasferimento di servizi primari dalle zone interne a quelle costiere (sanità, insediamenti artigianali, formazione, scuola) –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, per quanto di competenza, quali iniziative intenda assumere:

    a) per supportare Anas e i suoi tecnici a procedere con urgenza al ripristino definitivo della circolazione nel tratto di strada SS 81 che è stato interessato dalla frana;

    b) perché si intervenga in maniera definitiva per mettere al sicuro questo intero territorio, particolarmente aggredito dal dissesto idrogeologico, scongiurando simili situazioni di isolamento causate dalle interruzioni stradali;

    c) perché adeguati interventi di messa in sicurezza possano interessare l'intera rete stradale di questo vasto comprensorio territoriale, comprese le strade provinciali e comunali, e si venga incontro alle esigenze, da più parti manifestate, di accrescere in sicurezza la connessione tra aree più periferiche, i centri urbani e le principali reti di trasporto sia attraverso la realizzazione di una nuova strada Guardiagrele-Casoli, sia accelerando la procedura di ritrasferimento ad Anas delle articolazioni viarie ieri statali, poi provinciali e adesso per funzioni e rango oggettivi, meritevoli di essere statizzate, tra le quali è da ricomprendere sicuramente anche la Strada Istonia, dal momento che anche quest'ultima soddisfa tutti i requisiti tecnici di appartenenza alla rete nazionale dettati dall'articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 – codice della strada, e svolge la fondamentale funzione di adduzione e distribuzione del traffico alle località industriali della Val di Sangro di rilevanza nazionale, serve traffici interregionali e congiunge strade statali.

Seduta del 5 dicembre 2023

Risposta del Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, replica di Luciano D'Alfonso

TULLIO FERRANTE, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in riferimento ai quesiti posti, la società ANAS ha rappresentato quanto segue: a seguito di un movimento franoso del corpo stradale occorso il 16 giugno scorso, ANAS ha disposto la chiusura al traffico della SS81 Piceno Aprutina dal chilometro 179 al chilometro 182, tra i comuni di Casoli e Guardiagrele. Dopo l'immediato intervento di analisi del fenomeno ed in esito all'esecuzione dei necessari rilievi e accertamenti, ANAS ha avviato gli interventi per il ripristino dei tratti oggetto del dissesto, con il fine di riaprire la sede stradale nei tempi tecnici più brevi.

Il completamento degli interventi è avvenuto lo scorso 14 agosto, in anticipo rispetto al cronoprogramma stabilito, consentendo la riapertura al transito della strada. Per far fronte al fenomeno di dissesto idrogeologico che interessa in maniera diffusa tale arteria, ANAS ha programmato interventi di miglioramento tecnico funzionale, di sicurezza, nonché di consolidamento del corpo stradale e delle scarpate per un investimento complessivo di circa 11 milioni di euro.

Di questi, 3 sono già in corso di esecuzione per un importo di 4 milioni di euro, con previsione di fine intervento stimata per il primo trimestre del 2024. Altri 3 interventi, con un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, sono in fase avanzata di progettazione, con avvio degli interventi nel primo semestre del 2024. Con riferimento alla viabilità comunale, il MIT ha stanziato risorse per il miglioramento della sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria per l'accessibilità delle aree interne.

Si tratta di interventi relativi ai programmi straordinari di manutenzione delle 43 aree interne individuate dalla Strategia nazionale delle aree interne nell'ambito del ciclo di programmazione 2021-2027, volti a riqualificare circa 2.000 chilometri di strade provinciali, comprendendo le opere d'arte serventi. Tra i provvedimenti recenti, ricordo il decreto 12 ottobre 2021, che ha approvato lo stanziamento di complessivi 300 milioni per gli anni dal 2021 al 2026, tra cui quelli destinati all'area interna Basso Sangro-Trigno, dove ricadono i comuni citati dal deputato interrogante, e il decreto 19 luglio 2023, che ha previsto lo stanziamento di risorse per le annualità 2023 e 2024 delle aree interne Piana del Cavaliere Alto Liri e Valle del Sagittario e dell'Alto Sangro per l'Abruzzo e Medio Basso Molise e Isernia-Venafro per il Molise.

Inoltre, il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, sentito sul tema, ha manifestato che svolge le proprie funzioni in materia di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico mediante atti di programmazione e finanziamento di interventi strutturali proposti dalle regioni e dalle province autonome attraverso l'utilizzo del database online ReNDiS, Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo-ISPRA.

I criteri di individuazione degli interventi da programmare tengono conto, tra l'altro, della pianificazione svolta dalle competenti autorità di bacino distrettuali in relazione al rischio da frana, i famosi piani di assetto idrogeologico, PAI, e al rischio da alluvioni, i piani di gestione del rischio da alluvioni, PGRA. Tra gli interventi inseriti nelle graduatorie regionali di richieste di finanziamento per la regione Abruzzo per gli anni dal 2019 al 2022 sono presenti alcuni ricadenti nei comuni citati nell'interrogazione in oggetto, e nello specifico i comuni di Gessopalena, Montenerodomo, Torricella Peligna, Civitella Messer Raimondo e Altino, per stanziamenti complessivi di 4.681.000 euro.

Per quanto attiene alla procedura di ritrasferimento ad ANAS cui fa riferimento il deputato interrogante, ricordo che con il DPCM del 20 febbraio 2018 sono stati riclassificati 513.498 chilometri di strade ex statali e provinciali. Al fine di completare il processo di revisione della rete stradale di interesse nazionale, per quanto concerne le proposte avanzate dalla regione Abruzzo sono risultati necessari ulteriori approfondimenti sulla riclassificazione avvenuta ai sensi del citato DPCM, che ha richiesto l'apertura di un tavolo di confronto con i rappresentanti della regione.

La procedura si è conclusa lo scorso maggio e il MIT ha inviato la proposta di completamento della revisione della rete stradale di interesse nazionale al Consiglio superiore dei lavori pubblici per il parere di competenza, come previsto dall'articolo 1-bis, comma 1, del decreto legislativo n. 461 del 1999. Nella proposta è ricompresa anche la ex SS86 “Istonia” sia per il tratto che ricade nella regione Abruzzo che per quello che ricade nella regione Molise. Nell'adunanza dello scorso 8 novembre il Consiglio superiore dei lavori pubblici si è espresso favorevolmente con il parere n. 47 unicamente sulla riclassificazione delle strade che costituiscono piccoli riammagliamenti necessaria a chiudere la rete stradale di interesse nazionale.

Nello specifico della regione Abruzzo, si tratta delle seguenti tratte: strada provinciale 113 “Selva di Altino-Piane d'Archi”, che collega la SS84 alla SS652; la strada provinciale 225 (ex SS558 Sangritana seconda), che collega la SS652 in agro di Borrello alla SS652 in agro di Sant'Angelo del Pesco; ed in ultimo strada provinciale 75, Variante Est di Penne, che collega la SS151 della Valle del Tavo alla SS 81 Piceno-Aprutina. Per le restanti strade, tra le quali è ricompresa la ex SS 86 Istonia, il Consiglio ha rinviato il parere ad ulteriori approfondimenti istruttori a cura dei competenti uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che saranno trasmessi al predetto consiglio quanto prima.

LUCIANO D'ALFONSO, Signor Presidente, sono soddisfatto per l'approfondimento che c'è stato e il foglio di risposta che ha letto il sottosegretario ricostruisce la complessità e l'impegno posto in essere da ANAS, alla quale va il mio ringraziamento, e naturalmente anche alla sovraintendenza politica. Mi permetta, signor Presidente, di ringraziare anche per la fortunata sua presenza, poiché lei per i suoi studi e la sua attività non è estraneo alla materia del territorio e delle infrastrutture.

Qual è il problema dell'assetto viario colpito dalla frana oggetto dell'interrogazione? La frana c'è stata, come è stato ricordato dal sottosegretario, e la frana è stata anche superata grazie alla prontezza di intervento di ANAS, con un intervento coerente e appropriato. Il problema è la fragilità dell'assetto viario delle strade provinciali che poi versano nella SS 81. Noi dobbiamo mettere in campo, come pure ANAS sta facendo, un piano di manutenzione straordinaria che dichiari guerra alla dispersione dell'acqua. E' l'acqua che si disperde che va a colpire una struttura del sottosuolo, già fragile, e che poi determina la caduta della solidità del sedime viario. Questo piano, che in Abruzzo si sta vedendo, grazie anche all'impegno che mette il personale di ANAS, va continuamente monitorato, finanziato, facilitato, velocizzato e sollecitato, sapendo però che questa viabilità, accanto alla fragilità viaria derivante dalla perdita di acqua e dalla franosità, ha un altro grande problema. Proprio nella distensione e nella lunghezza tra Casoli e Guardiagrele, ci sono tre chilometri di punti neri. Il sottosegretario sa bene, ma anche il Presidente facente funzione di questa Assemblea, che il codice della strada italiano stabilisce il diritto alla circolazione in sicurezza. I punti neri negano la sicurezza e non consentono ai carichi dei trasporti eccezionali di percorrere quei tratti viari. Sono dei tornanti a gomito particolarmente pericolosi. Naturalmente, non è colpa né di questo Governo, né di questa attuale gestione di ANAS, è una eredità dei decenni passati quando si riteneva che il gigantismo delle opere pubbliche, tutto da risolvere, dovesse in un qualche modo escludere gli interventi di manutenzione straordinaria e puntuale. Allora, so che è in campo una progettazione organica che rivede nell'intero il tratto di intervento per circa 200 milioni di euro, ma se nel frattempo si può mettere in campo un intervento puntuale per superare quei punti neri e quei tornanti, noi consentiamo al sistema produttivo di potere fare i trasporti carichi anche della merce prodotta nei siti industriali che sono serviti da questa viabilità.

Poi c'è l'emergenza dell'Istonia, che è una strada naturalmente classificabile come statale, poiché collega due regioni. E' anomalo che l'Istonia sia della provincia e se la provincia si deve fare carico dell'Istonia, che ha un rilievo di rango stradale e statale, è chiaro che poi toglie risorse dalla viabilità minore, quella provinciale.

Bene il voto in Consiglio superiore, bene l'approfondimento istruttorio. Le chiedo, signor Sottosegretario, anche cogliendo la presenza dell'attuale Presidente dell'Aula che per studi e dedizione conosce cos'è il territorio e quanto debba essere sicuro, di monitorare l'ulteriore approfondimento che si sta facendo tra Palazzo Chigi, il Ministero che lei sovrintende, come Sottosegretario, il Consiglio superiore e la speciale sezione dedicata alle strade, in maniera tale che si completi questo riesame. Infatti quella strada ha le caratteristiche della statalizzazione, in ragione del principio, insormontabile, che sono statali le strade che conducono a collegamenti tra una regione ed un'altra, e poi porta in montagna e porta giacimenti di valenza religiosa. Lei sa che le strade statali devono rispondere a queste domande: cosa collega, dove porta, qual è il bene rinveniente che genera? Sono convinto che la risposta all'interrogazione rappresenti un interessante agenda di impegno per il quale la ringrazio.