10/07/2017
Diego Crivellari
3-03152

Per sapere – premesso che:
   lo stabilimento balneare «Punta Canna» in località Sottomarina del comune di Chioggia (VE) è pieno di cartelli con immagini di Benito Mussolini, saluti romani e frasi inneggianti l'epopea fascista;
   la proprietà dello stabilimento non fa mistero di ispirarsi alle idee e alle politiche portate avanti durante il ventennio fascista;
   all'interno dello stabilimento si «consuma» l'elogio delle attività del regime fascista e di Benito Mussolini, dove il regime diviene espressione di una «politica sociale» da applicare all'interno dell'esercizio;
   l'attività dello stabilimento si svolge su terreno demaniale affidato tramite concessione;
   il comportamento e le parole della proprietà dello stabilimento «Punta Canna» sembrano all'interrogante esaltare pubblicamente «princìpi, fatti o metodi del fascismo»;
   l'articolo 4 della legge n. 645 del 1952 disciplina l'apologia del fascismo e lo stesso articolo prevede tra le pene per il reato di «apologia del fascismo» la reclusione, sanzioni pecuniarie e l'interdizione dai pubblici uffici per un periodo di cinque anni, la non eleggibilità e la decadenza per le cariche pubbliche elettive –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti illustrati in premessa e quali iniziative intenda assumere per monitorare, per quanto di competenza, la diffusione di movimenti e luoghi di aggregazione che si ispirano in modo palese e inaccettabile all'ideologia fascista e se intenda assumere iniziative normative per rendere pienamente applicabile quanto stabilito dalla legge in merito al reato di apologia di fascismo.

 

Seduta di martedì 19 settembre 2017

Risposta del Vice Ministro dell'Interno Filippo Bubbico. Replica di Diego Crivellari

Risposta

Grazie, signor Presidente. In relazione all'episodio da cui traggono spunto le interrogazioni all'ordine del giorno, presentate rispettivamente dall'onorevole Crivellari ed altri e dall'onorevole Cimbro ed altri, rappresento che, a seguito dell'articolo di stampa apparso il 9 luglio scorso su un quotidiano a tiratura nazionale, personale della DIGOS ha effettuato un apposito sopralluogo presso il lido balneare Playa Punta Canna per le verifiche e gli accertamenti del caso. Sul posto è stata accertata la presenza di diversi cartelli, tra cui uno con la riproduzione di immagini di Benito Mussolini e altri con frasi del signor G.S., dipendente del citato lido, che invitavano gli ospiti all'ordine, alla pulizia e alla disciplina. Ulteriori verifiche effettuate sulla rete Internet hanno permesso di individuare anche un video della spiaggia, che riproduceva la voce dello stesso G.S., mentre pronunciava frasi contro la democrazia.

Il giorno successivo, il prefetto di Venezia, acquisito il rapporto della questura ed informata l'autorità giudiziaria, ha adottato un'ordinanza, ai sensi dell'articolo 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, con la quale è stata intimata al signor G.S. l'immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo contenuto in cartelli, manifesti e scritte presenti all'interno dello stabilimento, con contestuale ordine di astenersi dall'ulteriore diffusione di messaggi contro la democrazia.

Nella stessa giornata, il 10 luglio, il signor G.S. è stato sentito quale persona informata sui fatti dalla DIGOS e successivamente deferito in stato di libertà per il reato di apologia del fascismo, di cui all'articolo 4 della legge n. 645 del 1952. La citata comunicazione di notizia di reato ha portato all'instaurazione di un procedimento penale e il pubblico ministero, titolare del fascicolo, ha delegato la DIGOS medesima ad effettuare ulteriori approfondimenti investigativi. Il rapporto della questura e l'ordinanza del prefetto di Venezia sono stati trasmessi al sindaco di Chioggia per le valutazioni di competenza in ordine all'eventuale revoca della concessione demaniale del lido Playa Punta Canna, rilasciata alla società Summertime Srl.

L'ente locale si è riservato ogni ulteriore provvedimento all'esito del procedimento penale in corso, segnalando che, dopo i fatti di luglio, sono stati eseguiti presso il lido in questione diversi sopralluoghi, effettuati da parte della Polizia locale e del personale degli uffici amministrativi; sopralluoghi nel corso dei quali non è stata riscontrata la presenza di alcun comportamento illecito, né di forme propagandistiche antidemocratiche o inneggianti al regime fascista.

Su un piano più generale, ricordo poi che l'ordinamento giuridico prevede in materia alcuni fondamentali presidi di legalità, uno dei quali richiamato dallo stesso onorevole interrogante. Faccio riferimento innanzitutto alla legge n. 645 del 1952, la cosiddetta legge Scelba, relativa al divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista e al decreto-legge n. 122 del 1993, convertito dalla legge n. 205 del 1993, la cosiddetta legge Mancino, che offre specifici strumenti per la prevenzione e il contrasto dell'antisemitismo, del razzismo e della xenofobia.

Gli istituti delineati da tali normative sono oggetto di rigorosa e puntuale applicazione da parte delle autorità provinciali di pubblica sicurezza e delle forze di Polizia. In particolare, esse presentano la massima attenzione all'attività di prevenzione che si sviluppa in un costante monitoraggio e in una meticolosa raccolta informativa, al fine di cogliere ogni eventuale segnale di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica e di deviazione dalle regole del diritto e dalla pacifica convivenza. D'altra parte, le forze di Polizia segnalano, sempre e puntualmente, all'autorità giudiziaria tutte le iniziative poste in essere da comportamenti di associazioni di ispirazione estremista, qualunque ne sia l'orientamento, per le quali possono ritenersi sussistenti ipotesi di reato.

Replica

Grazie, Presidente. Dico subito che mi dichiaro soddisfatto e ringrazio il Vice Ministro Bubbico per la risposta articolata. Quella di Chioggia è una vicenda che ha destato particolarmente scalpore, non solo sul territorio di Chioggia e dintorni, ma a livello nazionale, quest'estate. Devo dire, insomma, che si è fatta giustamente luce e, quindi, gli elementi che ci hanno fornito, anche in termini di risposta, ci rendono - lo ribadisco - soddisfatti. Qualche considerazione a margine, comunque, va fatta perché, rispetto a questi episodi, dovremmo ricordare che troppo spesso viene derubricata, quasi a goliardia, questa forma, anche reiterata, di apologia di fascismo e c'è, evidentemente, anche, a nostro avviso, una sottovalutazione di questi fenomeni.

Io, personalmente, credo che non si possa sicuramente scherzare o cercare anche maldestramente di mettere in burla fenomeni come il fascismo o il nazismo o, come nel caso anche di foto che abbiamo visto e riferite alla spiaggia Punta Canna, scherzare sulle camere a gas: è una questione politica, è una questione culturale a cui tutti quanti, anche soprattutto come cittadini, siamo chiamati, nel rispetto della legalità e della Costituzione.

Si tratta di fenomeni che vanno sicuramente monitorati e di situazioni che non possiamo sottovalutare e, da questo punto di vista, credo che anche la politica e le istituzioni abbiano una essenziale funzione educativa. C'è sicuramente una cornice, che è quella della politica, in cui ci si distingue, si lotta anche aspramente, ma, in una Repubblica che - voglio ricordarlo - è nata dalla Resistenza antifascista, non possiamo permetterci, oggi, nel 2017, di propagandare ancora una volta, anche se in maniera maldestra, anche se si è tentati di giustificare, valori che rimandano al fascismo, all'antisemitismo e alle pagine più scure della storia nazionale. Credo che, anche partendo da vicende come questa, serva una riflessione sicuramente della politica, serva una presa in carico di responsabilità da parte di tutti e, soprattutto, serva anche prendere coscienza di come, oggi, troppo spesso, vicende come questa rischiano poi di essere moltiplicate e propagate anche sui social media e sul web, magari creando un effetto di emulazione o dando sfogo, poi, anche sul web, come è successo, purtroppo, a reiterate manifestazioni di apologia di questi valori e di queste idee per noi intollerabili. Ringrazio ancora il Governo e, naturalmente, continueremo a monitorare questa situazione.