22/02/2016
Fabio Lavagno
3-02034

Per sapere – premesso che: 
i fitofarmaci, denominati anche prodotti fitosanitari o agrofarmaci, sono tutti quei prodotti, di sintesi o naturali, che vengono utilizzati per combattere le principali avversità delle piante quali malattie infettive, fisiopatie, parassiti e fitofagi animali, piante infestanti. Sono delle sostanze di diversa origine che possono avere diversi effetti. Il loro target è distruggere, prevenire o ridurre l'invasione di patogeni nelle varie colture agricole; 
i possibili patogeni delle colture agricole sono principalmente gli insetti, gli artropodi, le erbe infestanti o malerbe ed infine i funghi. In base al patogeno considerato, si utilizzano diversi prodotti fitosanitari, come gli insetticidi, gli erbicidi o diserbanti, i fungicidi, i battericidi, i nematodicidi, gli acaricidi, i rodenticidi; 
secondo uno studio condotto dai ricercatori del dipartimento di medicina traslazionale dell'università Piemonte Orientale, l'uso pregresso e attuale di fitofarmaci per la coltivazione del riso, può verosimilmente spiegare l'eccesso di neoplasie rilevate nel settore agricolo del Vercellese. Sono infatti numerose le ricerche che mostrano come le zone del Vercellese, del Novarese e del Cuneese siano tra i territori regionali e nazionali a più elevato inquinamento da fitofarmaci, come confermato di recente dalla pubblicazione dell'Ispra sulle contaminazioni nelle acque superficiali e profonde; 
il campione di controllo ha riguardato 12.378 abitanti residenti nei 18 comuni della bassa vercellese di età compresa tra i 25 e 79 anni. I casi di malattia, osservati nel periodo 2002-2009 sono desunti dalle schede di dimissione ospedaliera e referti cito-istologici. L'analisi dei dati ha evidenziato rischi in eccesso per il comparto agricolo per il totale dei tumori, colon-retto, mammella e cute non melanomi; 
è necessario aprire un'indagine sui fatti predetti, considerando che tale fenomeno reca un grave danno all'ambiente, al settore agricolo nonché alla salute dei cittadini, considerato che sembra che vengano utilizzati dei fitofarmaci potenzialmente pericolosi –: 
se il Governo sia a conoscenza delle problematiche sopra esposte e se intenda procedere, in tempi rapidi, affinché sul mercato siano ammessi fitofarmaci sicuri, quindi non dannosi per la salute e l'ambiente. 

Seduta del 23 febbraio 2016

Risposta del governo di Giuseppe Castiglione, sottosegretario per le politiche agricole, alimentari e forestali,  replica di Fabio Lavagno

Risposta del governo

Presidente, onorevoli deputati, una delle priorità principale del nostro indirizzo per l'agricoltura è di assicurare un alto livello di protezione della salute umana, animale e dell'ambiente. Proprio per questo abbiamo applicato con molta attenzione e con molto rigore il Regolamento (CE) n. 1107 del 2009, che regola l'immissione di prodotti fitosanitari sul mercato.  Tali prodotti, infatti, possono essere autorizzati e immessi sul mercato solo se le sostanze attive in essi contenute soddisfano le priorità sopra indicate. In particolare, riguardo alla salute umana, una sostanza attiva è approvata solo se, sulla base di specifici test riconosciuti, risulta priva di effetti nocivi sugli esseri umani e non sia classificata come mutagena, cancerogena, tossica per la riproduzione, né abbia la proprietà di interferente endocrino. 
Sempre con l'obiettivo della massima tutela dei consumatori e degli agricoltori che li utilizzano, abbiamo approvato il Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, che definisce gli obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per la riduzione dei rischi che sono connessi all'utilizzo dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull'ambiente e anche sulla biodiversità. A tal fine, il Piano prevede una serie di interventi che sono diretti a migliorare i controlli sull'utilizzo e sulla distribuzione dei prodotti fitosanitari, ridurre i livelli di sostanze attive nocive, anche mediante la sostituzione di quelle pericolose, incentivare le coltivazioni con impiego ridotto o nullo di prodotti fitosanitari, promuovere lo sviluppo della difesa integrata ed i metodi di difesa alternative, pervenire ad un sistema trasparente di segnalazione e di controllo dei progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi strategici, compreso lo sviluppo di alcuni indicatori appropriati. A ulteriore rafforzamento della protezione umana, il PAN dispone altresì che le informazioni sui casi di intossicazione acuta da prodotti fitosanitari confluiscano nel sistema informativo nazionale per la sorveglianza dell'intossicazione acuta da pesticidi, attivo presso l'Istituto superiore di sanità. È altresì previsto che le regioni e le province autonome, al fine di rilevare la presenza e gli eventuali effetti derivanti dall'uso di prodotti fitosanitari nell'ambiente acquatico, effettuino il monitoraggio dei residui di prodotti fitosanitari nelle acque, tenendo conto anche degli indirizzi specifici che sono stati forniti dall'ISPRA. 

Replica
Presidente, signor sottosegretario, è ben nota a noi l'attenzione che il Governo ripone nei confronti della salute pubblica, della salvaguardia dell'agricoltura e dell'utilizzo dei migliori modi perché questo settore importantissimo della nostra economia possa svilupparsi e possa continuare a svilupparsi in un'ottica di qualità e di salvaguardia della salute, sia dei consumatori che degli operatori. Era necessario portare all'attenzione di quest'Aula questa tematica, proprio perché sappiamo che l'interazione tra i prodotti fitosanitari e le necessità agricole in termini di produzione e di mantenimento della quantità oltre che della qualità produttiva è qualcosa che evolve con la tecnica, con la capacità di indagine, con la capacità di impiego, e deve evolvere ovviamente nella sicurezza. L'attenzione su ciò è stata portata a seguito di una ricerca svolta dall'Università del Piemonte Orientale nell'arco di qualche decennio, che ha preso in esame molti casi e che in qualche modo evidenzia un miglioramento della qualità e della sicurezza che non veniva mantenuta nei decenni scorsi, nei decenni del Novecento. La storia del Novecento ci ha abituato a fin troppi tristi esempi di bisticci, di veri conflitti tra quello che è lo sviluppo e la capacità produttiva e la salvaguardia della salute pubblica. Credo che fosse importante fare il punto su questo, sapere che non esiste – non sarebbe impossibile dichiarare diversamente – un rischio zero, sapere che esiste una procedura ben chiara, sia per quanto riguarda i regolamenti di carattere comunitario ma soprattutto per quanto riguarda le procedure interne. Quello che mi sento di dire, nel dichiararmi soddisfatto della risposta da parte del Governo, è di non retrocedere rispetto alla capacità di controllo, rispetto alla capacità di fare una filiera del controllo, proprio per la maggiore salvaguardia della salute degli operatori che si trovano ad impiegare questo tipo di prodotti come della salute pubblica nei confronti dei consumatori, ma credo che queste siano cose sulle quali concordiamo pienamente, non solo con il sottosegretario ma con l'azione di Governo tutta.