08/03/2017
Filippo Crimì
3-02850

 Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la questura di Vicenza ha un territorio di competenza di circa 2700 chilometri quadrati, una popolazione di circa 900,000 abitanti ed una problematica situazione relativa alla sicurezza che è qui sotto descritta;
   alcune zone di Vicenza, sono particolarmente critiche per quanto riguarda la presenza di piccola criminalità straniera, di spaccio di sostanze stupefacenti e le istituzioni faticano a mantenere il controllo. La mappa redatta dal comando provinciale dei carabinieri di Venezia, citata nel rapporto della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo pubblicato nel 2016, precisa la situazione. La presenza e l'attività delle mafie nella regione del Veneto sono state espresse in occasione di molteplici iniziative ad opera di forze politiche, associazioni di categoria, rappresentanti sindacali, associazioni del terzo settore, come avviso pubblico, Arci, Legambiente e Libera. Nel 2002, ad esempio, il Ministero dell'interno afferma che da tempo nella zona di Vicenza si sono insediati: «... soggetti pregiudicati legati alle famiglie d'origine, che svolgono funzioni logistiche e di coordinamento dei più vari interessi illegali ... operando nei settori dei reati predatori, del narcotraffico e del riciclaggio». Secondo uno studio del Centro interuniversitario dell'università dei Sacro Cuore di Milano, il nord rappresenta il grande serbatoio di guadagni per le organizzazioni mafiose (2013). In questo studio il Veneto è al primo posto della classifica quando si parla di mercato illegale di rifiuti speciali che vede un ricavo stimato di 149 milioni all'anno;
   la provincia di Vicenza, da dati della Banca d'Italia, è la terza nel Veneto dopo Padova e Verona per riciclaggio di denaro sporco, con 923 operazioni segnalate;
   per quanto riguarda la capacità di reazione ad eventuali eventi terroristici, si stima che il personale presente nell'immediatezza in città, o in provincia, sia largamente insufficiente. Inoltre è preoccupante il declassamento della sezione della polizia ferroviaria di Vicenza a sottosezione, nonostante la stazione di Vicenza sia anch'essa un obiettivo potenziale per attentati terroristici;
   Vicenza è infatti sede di importanti strutture industriali e commerciali, nonché di basi militari americane e di scuole militari e di polizia, che determinano un continuo movimento di operatori dei vari settori e di materiali e merci – anche pericolose. Sono già stati effettuati, inoltre, in passato, sul territorio della città, arresti di elementi potenzialmente pericolosi in quanto legati ad organizzazioni terroristiche –:
   se sia a conoscenza che la carenza di organico delle forze di polizia a Vicenza possa effettivamente mettere a repentaglio la normale operatività delle forze, dell'ordine e compromettere il controllo del territorio e le capacità investigative delle stesse;
   se sia a conoscenza che nella questura di Vicenza sono in servizio 230 agenti, più del 30 per cento in meno di quelli previsti dalla pianta organica ferma al 1989 e che la diminuzione delle risorse assegnate alla polizia stradale di Vicenza ha comportato addirittura l'impossibilità di mantenere sulle strade una macchina della polizia 24 ore su 24 ore;
   quali azioni intenda intraprendere per assegnare più personale e le dotazioni tecniche necessarie alla questura, alla polizia ferroviaria, alla polizia stradale di Vicenza, alla polizia penitenziaria della casa circondariale di Vicenza;
   quali iniziative intenda intraprendere per il mantenimento e il potenziamento della sezione della polizia postale e delle comunicazioni di Vicenza e delle altre province del Veneto.