24/02/2017
Diego Crivellari
3-02814

 Per sapere – premesso che:
   l'istituzione dell'Agenzia unica per l'attività ispettiva, denominata Ispettorato nazionale del lavoro, con il decreto legislativo n. 149 del 2015 è stata l'opzione scelta dal legislatore delegato per perseguire «la razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva» in materia di lavoro (articolo 1, comma 7, lettera l), della legge n. 183 del 2014), in alternativa a quella, pure prevista nel citato articolo della legge delega, che contemplava l'individuazione di «misure di coordinamento»;
   la costituzione di un'agenzia unica ispettiva avrebbe consentito, inoltre, di venire incontro alle legittime rivendicazioni che da tempo il personale ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali avanzava, in termini di valorizzazione professionale, sia per i profili normativi che per quelli di natura meramente economici, potendo contare sull'autonomia gestionale propria delle agenzie ex decreto legislativo n. 300 del 1999;
   il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, unifica i servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'Inps e dell'Inail, assicurando uniformità di azione ispettiva su tutto il territorio nazionale, attraverso i propri uffici territoriali che sostituiscono, assorbendone integralmente le funzioni, le attuali direzioni interregionali e territoriali del lavoro; l'agenzia, i cui poteri sono rafforzati con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2016, contenente le disposizioni per l'organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento del nuovo ente, con riferimento alla parte meramente operativa;
   ad avviso dell'interrogante non sono forse state adeguatamente soppesate le ricadute pratiche derivanti dal fatto che l'integrazione riguarda tre realtà diverse, per inquadramento retributivo e normativo, nonché per modello organizzativo che, in assenza di adeguate risorse e probabilmente di adeguato coraggio politico, ha portato a lasciare gli ispettori dell'Inps e dell'Inail, incardinanti giuridicamente presso i rispettivi enti di appartenenza, con il loro trattamento economico/normativo e soprattutto con il loro modello organizzativo che contempla, tra l'altro, la responsabilità personale dell'ispettore quale responsabile del procedimento e del provvedimento, così da impedire la realizzazione di quella effettiva unicità del corpo ispettivo e, soprattutto del modello operativo, che avrebbe dovuto connotare la nuova Agenzia unica;
   circa 700 ispettori Inps sono stati assunti a seguito di un concorso pubblico del 2007 e si può agevolmente intuire come tale «ruolo ad esaurimento» sarà presente almeno per i prossimi 30 anni;
   con riferimento ai dipendenti degli istituti Inps-Inail e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è transitato nella nuova agenzia soltanto il personale ispettivo ministeriale;
   dal mese di gennaio 2017 il personale si è improvvisamente «trovato» alle dipendenze dell'Ispettorato nazionale del lavoro, quale nuovo datore di lavoro e non più del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, ad oggi, nessun decreto interministeriale risulta pubblicato in materia;
   molti sono i dubbi e le incertezze rispetto al modello operativo proposto che rischia di compromettere la funzionalità delle forme di coordinamento che pure sul territorio erano e sono in atto –:
   quali siano le risorse finanziarie disponibili per la nuova Agenzia unica per le ispezioni del lavoro;
   se ritenga di assumere iniziative per accelerare le procedure ricognitive sopra indicate per i conseguenti trasferimenti di risorse relative all'inquadramento nell'agenzia del personale;
   quando sarà stipulato il contratto integrativo collettivo previsto dall'articolo 9, comma 3, del decreto legislativo n. 300 del 1999;
   come si intenda procedere per la riorganizzazione degli uffici territoriali, la rideterminazione in modo uniforme del trattamento di missione del personale ispettivo, eliminando disparità che oggi sono ancor più ingiustificate, e per la definizione di specifiche linee-guida per individuare delle procedure ispettive necessarie a garantire adeguate modalità di svolgimento degli accessi da parte del personale di vigilanza ed assicurare una uniforme valutazione delle fattispecie oggetto di accertamento, come previsto dall'articolo 17 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2016.

 

Seduta del 3 ottobre 2017

Rsposta del sottosegretario per il Lavoro e le Politiche sociali Luigi Bobba - Replica di Diego Crivellari

 

Risposta

Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Crivellari, che è inerente alla istituzione dell'Agenzia unica per l'attività ispettiva, denominata Ispettorato Nazionale del Lavoro, passo ad illustrare quanto segue.

L'INL è stato istituito con il decreto legislativo n. 149 del 2015 al fine di razionalizzare e semplificare l'attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale e di evitare la sovrapposizione di interventi ispettivi. L'INL svolge le attività ispettive già esercitate dal Ministero del lavoro, dall'INPS e dall'INAIL e coordina le attività di vigilanza nelle materie di competenza delle predette amministrazioni.

In attuazione dell'articolo 5 del citato decreto legislativo n. 149 del 2015 è stato adottato il DPCM 23 febbraio 2016, che ha disciplinato l'organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento della nuova Agenzia, demandando a successivi decreti del Ministro del lavoro - di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze - l'individuazione della data di inizio dell'operatività dell'Agenzia, nonché il trasferimento alla stessa delle risorse necessarie a garantirne la funzionalità.

Conseguentemente, il 28 dicembre 2016, è stato emanato un primo decreto interministeriale, che ha fissato al 1° gennaio 2017 l'inizio dell'operatività dell'Agenzia, disponendo in favore della stessa il trasferimento di una prima rilevante quota di personale - anche di livello dirigenziale - dal Ministero del lavoro (pari a 5.756 unità), con il relativo trattamento economico, ivi comprese le somme destinate al trattamento di missione del personale ispettivo. Con il medesimo decreto, inoltre, sono state, in parte, trasferite le risorse finanziarie relative alle spese per il funzionamento degli uffici.

Con i successivi decreti verrà, pertanto, completato il trasferimento delle risorse sia da parte del Ministero del lavoro che da parte dell'INPS e dell'INAIL, con particolare riferimento a quelle afferenti al trattamento di missione del personale ispettivo e alla sua formazione. Solo all'esito di tale processo, in ragione della disponibilità di tutte le risorse finanziarie destinate all'INL, sarà possibile provvedere alla stipula del contratto collettivo integrativo, dando, in tal modo, attuazione all'articolo 19 del DPCM 23 febbraio 2016, che prevede una disciplina uniforme del trattamento di missione per il personale ispettivo dell'INL, dell'INPS e dell'INAIL, in deroga alle disposizioni normative e contrattuali vigenti.

Per quanto concerne poi la riorganizzazione degli uffici territoriali, l'INL ha reso noto di aver avviato un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, allo scopo di coniugare le criticità, dalle stesse eventualmente prospettate, con le esigenze organizzative espresse dall'agenzia. Con riferimento, invece, al quesito relativo alla predisposizione di specifiche linee guida, l'INL ha precisato di aver fornito, con la circolare n. 2 del 2017, le prime indicazioni operative sotto il profilo logistico, di coordinamento e di programmazione dell'attività di vigilanza svolta da tutto il personale ispettivo, declinando alcuni percorsi volti ad assicurare una armonizzazione tra le differenti competenze professionali dello stesso personale e una uniformità di comportamento.

L'INL ha, altresì, precisato di aver sottoscritto con l'INPS un primo protocollo d'intesa con cui sono state istituite le commissioni regionali di coordinamento, nell'ambito delle quali viene definita la programmazione dell'attività di vigilanza sul territorio, previa analisi degli elementi informativi desunti dalle banche dati complessivamente disponibili, nonché dalle segnalazioni provenienti dagli uffici territoriali. Nelle predette commissioni vengono inoltre sintetizzate e condivise le indicazioni operative e interpretative dettate dall'INL. Dallo scorso 8 luglio alle commissioni di coordinamento partecipano anche alcuni rappresentanti dell'INAIL, sulla base di un analogo protocollo sottoscritto dall'istituto con l'INL. Ad oggi, l'INL ha organizzato quattro riunioni sul territorio per confrontarsi con il personale ispettivo sul complessivo avvio del lavoro integrato all'interno delle Commissioni.

Da ultimo, l'INL ha reso noto di aver completato i percorsi formativi del personale ispettivo dell'INPS e dell'INAIL e di aver emanato, a decorrere dal 1° gennaio 2017, circolari, note operative e interpretative sulle materie oggetto di formazione del predetto personale, nonché sulle ulteriori questioni che hanno richiesto specifici chiarimenti, anche in virtù di sollecitazioni provenienti dagli stessi istituti. Per quanto riguarda, invece, il personale ispettivo già dipendente dal Ministro del lavoro, l'INL ha comunicato di aver avviato, presso la sede di Roma, percorsi formativi in materia previdenziale e assicurativa che saranno estesi su tutto il territorio nazionale, secondo modalità compatibili con le risorse finanziarie a disposizione.

 

Replica

Presidente, ringrazio il sottosegretario Bobba per la risposta che, sicuramente, ci fornisce qualche elemento di chiarimento e di certezza in più, rispetto a questo percorso, appunto, che era determinato dall'istituzione del nuovo Ispettorato Nazionale del Lavoro. Continueremo, ovviamente, a seguire questa vicenda e a valutare anche i diversi aspetti che devono comunque, ancora, arrivare a un chiarimento, ad una definizione conclusiva.

Avevamo rilevato, ovviamente, in questa interrogazione, la necessità di guardare, di monitorare questa istituzione, soprattutto, nelle more di quell'integrazione che vede tenere insieme, ora, profili che erano diversi, INPS, INAIL, come venivano ricordati, e dipendenti dal Ministero del lavoro e, ovviamente, avevamo potuto rimarcare, anche in sede di interrogazione, come tutta una serie di problematiche venissero scaricate e impattassero, anche, a livello di uffici territoriali. Quindi, accogliamo positivamente alcune notizie e chiarimenti che riguardano, poi, questo iter e la volontà di proseguire lungo un coordinamento maggiore che porti ad una effettiva integrazione delle diverse competenze e ci riserviamo, poi, nelle more di questa trasformazione, di formulare ulteriori osservazioni e interventi. Nel frattempo, ringraziamo il Governo.