08/03/2019
Michele Anzaldi
3-00597

Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   Giulia Pacilli, una ragazza di 22 anni da alcuni giorni è purtroppo vittima di una serie di attacchi e insulti sui social network;

   la responsabilità di tale situazione è da attribuire alla decisione del Ministro dell'interno di pubblicare la foto della ragazza che alla manifestazione di Milano del 2 marzo 2019 ha mostrato un piccolo cartello che avrebbe indispettito proprio il titolare del Viminale al punto da indurlo a postare quella foto sui propri profili social;

   si tratta di una ignobile gogna che ha visto una escalation di insulti nei confronti della ragazza, minacciata e psicologicamente vessata dai follower dell'esponente di Governo, segretario del partito della Lega;

   una brutta pagina da parte di un rappresentante delle istituzioni per di più responsabile anche della specialità della polizia che dovrebbe prevenire e contrastare questi fenomeni;

   è incredibile, tra l'altro, che non vi sia stata alcuna presa di distanza da parte di altri esponenti del Governo e che il Presidente del Consiglio non abbia avuto il coraggio di dissociarsi da quello che l'interrogante giudica un inaudito violento comportamento;

   oggi la ragazza e la sua famiglia continuano ad essere oggetto di insulti e minacce e va sottolineato quanto sia grave il clima che si sia venuto a creare in questa circostanza, a tal punto da far temere anche per la incolumità stessa della ragazza e dei suoi familiari –:

   se il Presidente del Consiglio sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se intenda attivarsi per prendere le distanze dal comportamento del Ministro dell'interno e perché sia assicurata adeguata protezione alla ragazza e alla sua famiglia che si trovano in tale situazione solo per avere espresso una forma di dissenso, prerogativa garantita dalla Costituzione italiana.