10/10/2016
Eleonora Cimbro
La Marca, Tidei e Locatelli
3-02535

Per sapere – premesso che: 
gli inviati della trasmissione televisiva «Le Iene», Luigi Pelazza e l'operatore Mauro Pilai, in Marocco dal 26 settembre 2016 per le riprese di un servizio televisivo sulla prostituzione minorile nel Paese, sono stati, stando ai primi articoli apparsi sulle principali testate giornalistiche italiana, fermati a Marrakech nel pomeriggio di mercoledì da una decina di agenti della polizia marocchina, e scortati fino all'aeroporto della città, là dove sono stati obbligati a dormire sul pavimento per tutto la notte, sorvegliati dalla scorta della polizia; 
nel corso dell'operazione, le telecamere, e l'ingente materiale raccolto su «un grande giro di prostituzione minorile con ragazzi e ragazze di 13 e 14 anni pagati 300 o 400 euro per avere rapporti sessuali», è stato sequestrato, assieme ai telefoni cellulari, questi ultimi restituiti in serata. L'interprete locale che li accompagnava è stato arrestato, e di lui non si hanno notizie; 
il blitz è avvenuto, come detto, a Marrakech, all'uscita da un appartamento, dove gli inviati Mediaset stavano raccogliendo testimonianze filmate di alcuni ragazzi. Dopo essere stati fermati per alcune ore, sono stati poi rilasciati e portati in aeroporto per dare esecuzione a un ordine di espulsione dal Paese. Pelazza sostiene che li hanno accusati di «aver filmato i minori senza consenso. L'obiettivo però era quello di sequestrare il materiale video e la nostra attrezzatura, e così hanno fatto»; la rete di prostituzione minorile, sempre per l'inviato, «coinvolge non solo turisti occidentali ma anche turisti arabi e personaggi locali»; 
a Pelazza e Pilai non è stato inoltre possibile mettersi in contatto con l'ambasciata italiana. Sempre secondo le prime dichiarazioni rilasciate, è stato loro chiesto di firmare documenti in francese: richiesta alla quale hanno opposto un rifiuto, data l'assenza di funzionari italiani presenti –: 
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti su esposti e quali iniziative urgenti intenda mettere in atto, nell'ambito delle relazioni diplomatiche con le autorità del Marocco, affinché vengano fornite adeguate spiegazioni circa il grave comportamento degli agenti di polizia, con particolare riferimento ai materiali sequestrati e all'ingiustificato trattamento riservato ai reporter italiani che stavano svolgendo un'ordinaria inchiesta giornalistica.