04/08/2015
Giovanni Burtone
Albanella
3-01654

Per sapere – premesso che: 
negli ultimi giorni la città di Catania è stata colpita da una serie di gravi incendi che hanno provocato non pochi problemi alla comunità e purtroppo anche un decesso; 
si tratta dell'incendio di Villa Bellini nel quale ha perso la vita un senza tetto, successivamente un altro incendio ha interessato il campo rom nel quartiere Zia Lisa e ancora un altro successivo che ha investito la baraccopoli di viale Africa; 
si tratta di aree particolarmente difficili dal punto di vista sociale e questi incendi hanno ulteriormente aggravato la situazione; 
le fiamme si sono sviluppate con rapidità a causa della presenza di rifiuti e hanno prodotto colonne di fumo ben visibili in tutta l'area metropolitana; 
i vigili del fuoco sono stati impegnati diverso tempo per domare gli incendi; 
mentre sono in corso gli accertamenti circa le origini degli incendi c’è preoccupazione tra gli abitanti circa la qualità dell'aria dopo i suddetti episodi anche perché non si conoscono con esattezza i materiali bruciati; 
una delle aree interessate dalle fiamme è quella che avrebbe dovuto ospitare il Museo dell'arte –: 
se il Ministro sia a conoscenza dei suddetti episodi e quali misure intenda adottare per accertare le condizioni di salubrità dell'aria a seguito dei suddetti incendi nonché per potenziare i presidi dei vigili del fuoco per un migliore e più efficace controllo dell'area metropolitana e attivare d'intesa con il comune un piano urgente di riqualificazione dei citati quartieri interessati. 

Seduta del 26 luglio 2016

Risposta del governo di Gianpiero Bocci, Sottosegretario di Stato per l'Interno, replica di Giovanni Burtone.

Risposta del governo

Gli onorevoli Burtone e Albanella richiamano l'attenzione su una serie di incendi che hanno interessato alcune aree degradate della città di Catania, e chiedono di conoscere quali iniziative si intendano porre in essere per rafforzare il presidio dei vigili del fuoco e per attivare, d'intesa con l'amministrazione comunale, un piano di riqualificazione delle zone interessate. Effettivamente l'estate dello scorso anno in vari quartieri disagiati di Catania si sono registrati degli incendi, e purtroppo in un caso, precisamente il 9 giugno, all'interno di un casotto andato a fuoco nel Giardino Bellini è stato rinvenuto un cadavere carbonizzato, identificato in un cittadino rumeno senza fissa dimora, il quale utilizzava il sito come rifugio notturno, illuminandolo con ceri e candele. L'evento è stato immediatamente domato grazie all'intervento dei vigili del fuoco. 
Riguardo al vasto incendio divampato nel campo rom ubicato in Via Madonna del Divino Amore, le indagini, sempre svolte dalla Polizia di Stato, hanno consentito di accertare, attraverso le testimonianze rese dagli abitanti del campo stesso, che il fuoco sarebbe stato innescato dalla caduta di una candela accesa su un materasso. Sul posto sono intervenute naturalmente ben 11 squadre dei vigili del fuoco, con l'impiego di 15 automezzi; l'operazione di soccorso è durata oltre 36 ore, e si è conclusa nel primo pomeriggio del giorno successivo. 
In ordine poi all'incendio del successivo 3 agosto, che ha coinvolto un immobile comunale in disuso in Viale Africa, riferisco che le cause dell'evento sono ancora in fase di accertamento giudiziario. Anche in questo caso, l'immediato intervento dei vigili del fuoco ha consentito di circoscrivere l'area e domare le fiamme. 
Tornando all'incendio più complesso, quello del campo rom, informo che non si sono verificate combustioni di sostanze pericolose tali da rendere necessaria l'evacuazione della popolazione: è stato sufficiente disporre la temporanea interdizione delle aree limitrofe e consigliare il riparo al chiuso. Comunque, per la verifica di aspetti connessi alla salubrità dell'aria, sono stati interessati altri soggetti, ad iniziare dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale, dalla quale non sono pervenute segnalazioni di criticità. Soggiungo per completezza che la medesima area, vasta circa due ettari, dove nel frattempo era stato ricostituito il campo rom, è stata interessata dieci giorni fa da un nuovo incendio avente caratteristiche del tutto identiche a quello appena descritto: l'insediamento è andato completamente distrutto. 
Nel fronteggiare problematiche scaturite da questo ed altri incendi sviluppatisi nell'area urbana, il 18 luglio scorso si è tenuto presso la prefettura di Catania una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. In tale sede, il sindaco di Catania ha comunicato da un lato di aver diffidato i proprietari delle aree dove sorgeva il campo a mettere in sicurezza i terreni per evitare che vi accedano altre famiglie rom, e dall'altro di avere individuato un sito di proprietà comunale nella zona industriale a sud della città dove allocare un insediamento stabile per le famiglie della predetta etnia. Nella circostanza è stata sottolineata la necessità di evitare che il nuovo insediamento si trasformi in una baraccopoli: a tal fine, si è concordato che il comune indirizzi verso tale area soltanto famiglie in possesso di roulotte o caravan. 
Nell'atto di sindacato ispettivo gli onorevoli in questione fanno riferimento anche ad una baraccopoli di Viale Africa, collocata in realtà nel vicino Corso Martiri della Libertà. Rappresento che l'insediamento è stato sottoposto ad una serie di interventi di sgombero e di bonifica, ed è oggetto di uno specifico progetto di riqualificazione sulla base di una convenzione stipulata tra il comune di Catania e i proprietari privati. 
Quanto alla richiesta di potenziamento della presenza dei vigili del fuoco sul territorio, evidenzio che l'organico teorico del comando provinciale è stato incrementato di 42 unità di personale operativo non specialistico: pertanto, esso costa attualmente di 494 unità di personale non specialistico e di 59 unità di personale specialistico, ossia elicotteristi, nautici e radioriparatori. Le presenze effettive ammontano rispettivamente a 450 e a 57; la carenza di organico, pari a meno dell'8 per cento, sarà compensata in parte attraverso l'attuazione della procedura di mobilità in via di imminente definizione, in connessione con l'assegnazione alle sedi di servizio dei vigili del fuoco che hanno appena, mercoledì scorso, terminato il settantasettesimo e settantottesimo corso di formazione.

Replica

Signora Presidente, io mi dichiaro soddisfatto della risposta del sottosegretario: sono state dette cose puntuali, precise. Ci sono stati questi incidenti lo scorso anno a Catania, l'interrogazione purtroppo è datata; però sotto certi aspetti è anche attuale. Ringrazio il sottosegretario per averla resa tale, perché ha dato una serie di indicazioni molto opportune, che io riprenderò nel mio intervento. 
Intanto confermo che questi incidenti ci sono stati: alcuni si sono verificati casualmente, per altri, signor sottosegretario, lei lo ha accennato, ci sono degli interventi investigativi che ipotizzano anche del dolo, un dolo che sotto certi aspetti potrebbe avere le caratteristiche negative del razzismo. Comunque noi sappiamo che l'amministrazione comunale è intervenuta per superare questa presenza di baraccopoli: c’è stato un trasferimento nell'area industriale, in una parte della zona industriale. Non c’è dubbio però che questo problema va seguito: in modo particolare a noi stanno a cuore le vicende dei bambini che vivono in questi siti, e l'impegno deve essere quello di obbligare i genitori a mandarli a scuola, perché ci possa essere un processo di integrazione. Va effettuato un intervento strutturale per evitare che vivano in condizioni inaccettabili sul piano igienico-sanitario, ma il problema è innanzitutto sociale; e io credo, spero che l'amministrazione comunale di Catania in questo continui un'azione importante che finora ha sostenuto. 
La ringrazio pure per aver seguito personalmente il potenziamento del Corpo dei vigili del fuoco, che sono stati importanti. Noi sappiamo che purtroppo – e qui mi permetto di svolgere una considerazione più ampia rispetto all'interrogazione – in questi mesi, in questi ultimi mesi c’è stata un'ulteriore presenza di incendi nel Mezzogiorno: l'altro giorno nell'area del Vesuvio sono andati in fumo migliaia di ettari di pianta mediterranea, nella zona del Metapontino e nella collina materana; in Sicilia in maniera assai grave si sono verificati incendi nel Golfo di Cefalù, un'area pregevole sul piano ambientale, ma anche nel nell'area dell'Etna, in un bene dell'umanità sottoposto ai vincoli del dell'UNESCO. Questi incendi sono stati tutti di natura dolosa: una mano criminale, perché sappiamo che ci sono stati roghi che sono partiti in maniera sinergica e i danni sono stati rilevanti, gravissimi: perdita di flora, di fauna. Indubbiamente qualcuno pensa di poter speculare, forse nel futuro. Noi sappiamo che ci sarà una vigilanza attenta del Governo ma anche delle istituzioni locali, e si spera che possano essere trovati non soltanto gli esecutori ma chi ha pensato questo grave fatto così criminale. Faccio l'ultima considerazione, che riguarda, signor sottosegretario, quello che è avvenuto a Calatabiano. La settimana scorsa c’è stato un incendio che ha fiancheggiato uno dei castelli più belli, un castello arabo-normanno, e successivamente è stata danneggiata la condotta che porta l'acqua a Messina, con gravi danni per quella comunità. Noi sappiamo che il comando dei carabinieri sta operando – il capitano Moschella, di Giarre, ma anche il maresciallo Curcuruto – per individuare coloro i quali hanno sabotato. È un delitto gravissimo, perché viene privata una comunità, quella di Messina, dell'acqua; ma ci sono affari ed intrecci che vanno scoperti, perché quello che si è verificato è gravissimo. Ecco perché confidiamo nell'azione di sostegno del Ministero dell'interno, perché possano essere trovati i colpevoli di questo grave atto.