26/10/2016
Alberto Losacco
3-02587

Per sapere – premesso che: 
il rapporto sullo stato dell'editoria in Italia per l'anno 2016 presentato dall'Associazione, italiana editori a Francoforte sede della più importante fiera dell'editoria in Europa evidenzia ancora una volta la criticità della Puglia per il suo basso numero di lettori; 
nonostante nell'ultimo anno si sia passati da una media del 26,8 per cento della popolazione al 27,5 per cento ci si trova ancora molto lontani dalla media nazionale che è al 42 per cento e a condividere purtroppo il triste ultimo posto con la Campania; 
è un dato che contrasta fortemente con il dinamismo delle case editrici pugliesi che sono 58 e hanno avuto una produzione di ben 3.171 titoli nel corso dell'ultimo anno; 
tale criticità è presente anche in Basilicata ed è un dato che dovrebbe far riflettere anche in considerazione dell'appuntamento del 2019 quando Matera sarà capitale europea della cultura; 
in vista di quella data deve essere l'intero Mezzogiorno e in particolare la Puglia a recuperare alla lettura intere fasce di popolazione, perché nel 2016 non è pensabile che il 70 per cento dei pugliesi non abbia letto neppure un libro nell'arco di un anno; 
occorre partire dai più piccoli, e dai bambini, e serve un patto tra case editrici, scuole e istituzioni per promuovere adeguatamente il piacere della lettura; 
un ruolo importante possono averlo anche la Fiera del Levante e il protagonismo delle case editrici –: 
se il Governo non ritenga opportuno, in vista dell'appuntamento di Matera 2019 capitale europea della cultura, promuovere un piano di rilancio della lettura coinvolgendo istituzioni, case editrici e scuole, al fine di sostenere il valore della lettura e ampliare il numero dei lettori in tale area, ponendo come obiettivo quello del raggiungimento almeno della media nazionale nel corso del prossimo biennio.

 

Seduta del 28 marzo 2017

Risponde Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e il turismo, replica Alberto Lo Sacco

Risposta del governo

Grazie, Presidente.

L'onorevole Losacco chiede al Governo se non si ritenga opportuno, in vista dell'appuntamento di Matera capitale europea della cultura 2019, promuovere un rilancio della lettura coinvolgendo istituzioni ed altre realtà del territorio. A tale proposito, riferisco che secondo l'ultima indagine ISTAT, Italia in cifre 2016 pubblicata in data 30 dicembre 2016, il numero dei lettori lo scorso anno è calato ulteriormente, 40,5%, nonostante l'esigua ma incoraggiante ripresa del primo semestre evidenziata dall'ultima indagine statistica condotta da AIE, Associazione italiana editori. Il fenomeno più generalizzato della non lettura o della lettura debole nella popolazione adulta, particolarmente accentuato al Sud e nelle aree socialmente più deboli, periferie, piccoli comuni, va analizzato anche alla luce di altri dati: in particolare, desta preoccupazione un tasso alto di analfabetismo funzionale, che affligge il 70 per cento degli italiani adulti e che ci colloca all'ultimo posto tra i Paesi OSCE per le competenze alfabetiche, e al penultimo per le competenze.

L'analisi dei dati evidenzia la necessità e l'urgenza di azioni strutturali finalizzate all'aumento del numero di lettori e alla diffusione della lettura: uno, individuazione di strumenti finanziari adeguati; due, interventi normativi statali e locali; tre, creazione e potenziamento delle infrastrutture, rete delle biblioteche, biblioteche scolastiche, librerie. Alcune proposte di legge, tra le quali la proposta Zampa-Giordano, e altre per la promozione della lettura che rappresenterebbero una prima risposta a questi problemi con azioni di sistema e stanziamenti mirati, sono ancora all'esame delle Camere.

Per arginare il fenomeno della non lettura in Italia, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha messo a punto un Piano nazionale di promozione della lettura, individuando due terreni di azione fondamentali: il pubblico giovanile e i residenti delle regioni meridionali, dove è più debole il tessuto delle librerie e delle biblioteche. Il Ministero opera tenendo conto di queste priorità, e negli ultimi anni non sono mancati interventi a sostegno della lettura, con particolare attenzione alle regioni meridionali. Ad esempio: il Progetto sperimentale di promozione della lettura in vitro ha coinvolto cinque province italiane, tra le quali, per il Sud, la provincia di Siracusa e la provincia di Lecce; per quanto riguarda il territorio leccese, sono stati distribuiti nella fascia 0-14 più di 15 mila libri tra famiglie, scuole dell'infanzia e scuole primarie e secondarie di primo grado. In tutti i territori coinvolti dal progetto si sono inoltre tenuti diversi corsi di formazione per lettori volontari e per promotori della lettura.

Il Progetto, concluso nel giugno 2016, ha avuto un carattere sperimentale: scopo dell'iniziativa è stato quello di quantificare le risorse necessarie per applicare un programma simile su tutto il territorio nazionale. Dai dati raccolti e dalle rilevazioni effettuate dal Centro per il libro e la lettura, le risorse necessarie a garantire una copertura nazionale non possono essere inferiori ai 10 milioni di euro, la base minima di partenza per proporre un'azione concreta di promozione della lettura a partire dalla prima infanzia.

In questa direzione, nel giugno scorso, è stato siglato dai tre Ministeri, Mibact, MIUR e Ministero dalla salute, un protocollo di intesa per la promozione della lettura nell'età prescolare, il Programma 0-6: le parti si sono impegnate a promuovere, sostenere e sviluppare un piano di azione concordato e coordinato di diffusione della lettura in età prescolare. Le regioni interessate dal programma selezionato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome saranno Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Sicilia, Umbria, Veneto e Puglia, cioè molti dei territori maggiormente colpiti dal fenomeno della non lettura.

Inoltre, affinché le pratiche di lettura si diffondano in diversi contesti sociali e nelle differenti aree geografiche, è sempre più necessario che la scuola, oltre a farsi carico dell'alfabetizzazione dei cittadini, agisca in prima persona sulle molteplici potenzialità della lettura. A tal fine l'ultima settimana di ottobre è dedicata al Progetto “Libriamoci” nelle scuole, iniziativa di promozione della lettura ad alta voce: tutti gli istituti scolastici sono invitati a proporre iniziative, coinvolgendo associazioni culturali e lettori volontari. Nell'ultima edizione, Libriamoci ha coinvolto migliaia di scuole e studenti, con più di 4 mila iniziative censite sul sito www.libriamociascuola.it.

Le regioni maggiormente coinvolte sono state proprio, e non a caso, quelle meridionali: Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Con specifico riferimento alla regione Puglia, si segnala che nello scorso mese di gennaio, il 24 gennaio 2017, è stato siglato un protocollo di intesa tra il Centro per il libro e la lettura e la Regione, con il quale le parti si sono impegnate a collaborare per attivare e consolidare iniziative di promozione per la lettura in maniera sistematica e coerente. La regione Puglia assolverà il compito di primo laboratorio sperimentale dove il Centro ha proposto un programma articolato e coordinato di iniziative nell'ambito del territorio, che si svilupperanno durante il prossimo anno: nel dettaglio, si propone la realizzazione per l'anno 2017 sia di ulteriori iniziative di formazione per la diffusione della lettura in famiglia e nella prima infanzia, sia di una serie articolata di laboratori di lettura nelle scuole e nelle biblioteche di base della regione, gestite da operatori professionali ed esperti e con la partecipazione di artisti di varia estrazione: scrittori, attori, musicisti, eccetera. Tali attività sono rivolte alle varie fasce di età e sono realizzate con le associazioni impegnate nel settore, le librerie e gli editori locali. Si confida inoltre di organizzare due eventi più strutturati da svolgersi a Bari e a Lecce, riguardanti il settore dell'editoria, per mettere in rapporto le arti dello spettacolo e i libri. Si ricorda infine che Lecce è stata nominata Città del libro 2017, nell'ambito del progetto “Città del libro” che lo scorso anno ha visto Milano fregiarsi del medesimo titolo, e anche per tale occasione saranno organizzati eventi ed attività di promozione della lettura, con programma ampio e condiviso nel quale saranno coinvolte le altre istituzioni del territorio, come l'università, la regione, le scuole e le associazioni culturali.

 

Replica

Presidente, ringrazio il Governo, e ovviamente in modo particolare la sottosegretaria Borletti Dell'Acqua Buitoni per la risposta, la puntuale risposta a questa interrogazione, che nasce dai dati in chiaroscuro sullo stato dell'editoria in Italia per l'anno 2016: dati che purtroppo collocano la Puglia in una drammatica posizione per il numero dei lettori, il 27,5 per cento - nonostante nell'ultimo anno si sia registrato un incremento significativo, ma siamo comunque molto lontani rispetto alla media nazionale. Inoltre per l'intero Mezzogiorno, secondo un'altra indagine presentata alla Fiera della piccola e media editoria dello scorso dicembre a Roma, al Sud due comuni su tre non hanno una libreria: è un dato che invita tutti i soggetti istituzionali ad una approfondita riflessione, anche perché al basso numero di lettori fa da contraltare, per fortuna, il dinamismo delle case editrici pugliesi, che hanno effettuato nell'ultimo anno una produzione di oltre 3.100 titoli.

Nel 2019 Matera sarà capitale europea della cultura, e noi riteniamo che in vista di quell'appuntamento bisogna porre in essere un piano d'azione, come diceva il sottosegretario, per promuovere adeguatamente la lettura. Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo negli ultimi anni ha messo in essere importanti ed evidenti iniziative, volte al rilancio del patrimonio culturale, per la valorizzazione dei poli museali, per incentivare i consumi culturali, dal cinema alla stessa lettura: tra queste, le iniziative che ha indicato la sottosegretaria; in particolare ve n'è una che ritengo molto importante, quella legata alla lettura nella prima infanzia. Apprendo inoltre con favore la volontà di organizzare due iniziative importanti, due eventi, uno a Bari e l'altro a Lecce; così come è da sottolineare l'aumento dell'82 per cento dei fondi per il Centro per il libro e la lettura, l'impegno per censire le librerie storiche, il patto con le televisioni, e anche l'estensione dell'IVA al 4 per cento sugli e-book. Bisogna continuare su questa strada, porsi come obiettivo quello di coinvolgere segmenti sempre più ampi di popolazione per fasce, per interessi, per sensibilità alla lettura.

Spero che questo piano d'azione, questo piano nazionale, coinvolga adeguatamente gli istituti scolastici sull'importanza della lettura. Partire dai più piccoli, con il coinvolgimento degli insegnanti e degli editori, supportare iniziative come quelle di Polignano dei presidii del libro, meritoriamente promosse in Puglia dalla casa editrice Laterza per avvicinare più rapidamente anche la Puglia alla media nazionale circa i dati esposti prima. Leggere non è semplicemente un esercizio: acquisire cultura ed apprendere consente di avere le chiavi di lettura per se stessi e per il mondo. Vorrei sottolineare che, nell'era della post-verità, passa anche dalle questioni che stiamo affrontando in questo atto di sindacato ispettivo il miglioramento della qualità della nostra democrazia.