17/07/2015
Tiziano Arlotti
3-01626

Per sapere – premesso che: 
le persone con disabilità motorie che a causa di patologie gravemente invalidanti non possono contare, in particolare, sull'uso delle mani, sono impossibilitate nella vita quotidiana ad accedere autonomamente a pratiche pubblico-amministrative che necessitano della firma di proprio pugno, come le compravendite di immobili, i contratti d'affitto o di locazione, le scritture private; 
al momento le soluzioni alternative alla normale firma, come la firma digitale, non sono in grado di superare la barriera burocratica che rende i cittadini con tali disabilità motorie completamente dipendenti da terzi che possano esercitare il ruolo di tutore, come previsto in questi casi dalla legge; 
anche il Cnipa (Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione) ha riconosciuto pienamente questo problema burocratico e legislativo; 
la stessa risoluzione ONU sulla disabilità approvata da 187 Paesi su 187 il 31 dicembre del 2006, ha sancito l'handicap non più solo come condizione sanitaria, ma anche come fenomeno di esclusione sociale, indicando sistemi e metodiche per fronteggiarla; 
come è evidente tale handicap di tipo pubblico-amministrativo, pone di fatto le persone disabili in una condizione di esclusione sociale che va ad aumentare le situazioni di disagio psicologico che non di rado questi cittadini sono costretti a subire; 
il problema potrebbe essere invece superato agevolmente con il riconoscimento legale dell'impronta digitale quale firma che, non potendo essere falsificata, avrebbe la garanzia di assoluta sicurezza e autenticità –: 
quali iniziative intenda avviare il Governo, anche attraverso il dipartimento per le pari opportunità, per affrontare questa problematica e riconoscere legalmente l'impronta digitale quale firma. 
 

Seduta del 21 luglio 2015

Risposta di Rughetti Angelo, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e replica di Arlotti Tiziano

Risposta del governo

Grazie, Presidente. Rispondo all'interrogazione in oggetto, con la quale si chiedono chiarimenti in merito al riconoscimento del valore legale dell'impronta digitale quale firma per i soggetti affetti da disabilità. Con il disegno di legge di riordino della pubblica amministrazione recentemente approvato proprio in questa Aula, si conferisce delega al Governo per riformulare, anche eventualmente prevedendo una delegificazione, le disposizioni contenute nel Codice dell'amministrazione digitale e relative all'utilizzo della firma digitale nei rapporti tra utenti e pubblica amministrazione. Si tratta di una delega molto rilevante con la quale il Governo intende fare un vero e proprio salto di qualità verso il riconoscimento dei cosiddetti diritti di cittadinanza digitale e che vedrà impegnato tutto l'esecutivo per arrivare a dei risultati già entro dicembre di questo anno. Dal punto di vista tecnico è doveroso segnalare che il sistema dell'impronta digitale, astrattamente idoneo a facilitare i rapporti tra cittadini disabili e pubblica amministrazione, presenta, nondimeno, rischi connessi alla sicurezza stessa della sottoscrizione. Le, impronte digitali, infatti, possono essere facilmente carpite e riutilizzate in maniera abusiva e fraudolenta, così vanificando il fine ultimo di semplificare la vita di persone svantaggiate. È necessario quindi approfondire la tematica dal punto di vista tecnico partendo ad esempio da quanto già realizzato per gli ipovedenti e non vedenti per i quali esistano già certificatori in grado di fornire una firma digitale sicura e facilmente utilizzabile. 
Il Governo intende attivare un confronto tecnico con l'AGID e il Dipartimento delle pari opportunità per studiare tecnicamente la soluzione più idonea. Una volta fatta questa verifica nell'ambito del menzionato e complesso intervento riformatore, di cui alla delega sulla pubblica amministrazione, verrà valutata, tenendo conto delle criticità evidenziate, l'opportunità di introdurre il sistema dell'impronta digitale quale strumento alternativo di firma per coloro che, affetti da disabilità motoria, non siano in grado di poter sottoscrivere i documenti di proprio pugno.

Replica

Grazie, Presidente. Ringrazio il sottosegretario Angelo Rughetti per la risposta che ritengo positiva, ma soprattutto la ritengo molto coerente con le preoccupazioni che ho manifestato nella mia interrogazione. Voglio ricordare che la risoluzione ONU sulla disabilità, approvata da ben 187 Paesi su 187, ha sancito in particolar modo che l'handicap non può solo essere una condizione sanitaria ma è anche un fenomeno di esclusione sociale, indicando anche quali possano essere i sistemi per fronteggiarla e le metodiche affinché ciò avvenga. 
Detto questo, è del tutto ovvio che vi sia una situazione che pone questi soggetti in particolare difficoltà, ulteriormente aggravata dal fatto di non poter adempiere a cose importanti come il poter firmare degli atti e il poter avere una firma su compravendite di immobili, contratti di affitto o di locazioni, su scritture private di ogni genere. 
Mi rendo conto che siamo in una situazione in cui, come giustamente ricordava il sottosegretario, possono esserci anche fenomeni di soggetti che mettono in atto azioni dove possono carpire anche l'impronta digitale. Credo che nello spirito della delega che il Governo ha ricevuto sulla base del provvedimento che abbiamo approvato pochi giorni fa qui alla Camera e che avrà il passaggio definitivo al Senato ci sono tutte le condizioni perché possa essere affrontato anche tecnicamente questo aspetto che veniva evidenziato, ma soprattutto possa anche portare ad una soluzione che sotto il profilo tecnico consenta di dare una risposta in particolar modo agli obiettivi che con questa interrogazione mi ponevo. Devo dire che la data prevista, che è quella del dicembre 2015, la ritengo congrua rispetto alle aspettative e alle necessità di fare questo confronto in profondità perché nel dare una risposta non si creino magari condizioni che questa risposta sia parziale e possa essere usata impropriamente da soggetti che hanno l'interesse a carpire le volontà di questi soggetti che sono già provati. 
Ringrazio il sottosegretario e il Governo per questa risposta e mi dichiaro completamente soddisfatto.