10/05/2016
Alberto Losacco
3-02249

Per sapere – premesso che: 
le precipitazioni atmosferiche degli ultimi giorni hanno arrecato notevoli danni alle piantagioni di ciliegie; 
la Coldiretti di Puglia ha denunciato la criticità in cui versano le aziende della provincia di Bari che sono state particolarmente colpite; 
nella sola provincia di Bari, il 60 per cento della produzione di ciliegia Bigarreaux e il 40 per cento della produzione di ciliegie Georgia risultano essere andati persi; 
la provincia di Bari, con il suo distretto del sud est, è la prima provincia in Italia per produzione di ciliegie con 47 mila tonnellate pari al 345 della produzione nazionale; 
l'andamento anomalo del tempo rischia di vanificare gli investimenti delle imprese e di mettere a serio rischio anche l'occupazione –: 
quali iniziative il Governo intenda assumere, con la massima urgenza, al fine di convocare un tavolo ministeriale di confronto per affrontare le problematiche esposte in premessa e per assicurare un fattivo impegno a sostegno di un settore di qualità dell'agricoltura pugliese e nazionale. 

Seduta del 21 giugno 2016

Risponde Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali e replica Alberto Losacco

Risposta del governo

Grazie, Presidente, onorevoli deputati, considerata la questione rappresentata nell'interrogazione, ho ritenuto opportuno rispondere congiuntamente. 
Con riguardo alla segnalata e anomala ondata di maltempo, che nello scorso mese di maggio ha colpito alcuni territori della provincia di Bari provocando danni alle piantagioni di ciliegie, faccio presente che alcuna richiesta di intervento del Fondo di solidarietà nazionale è stata presentata, a tutt'oggi, da parte della competente amministrazione regionale, nei termini e con le modalità previste dall'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Nessuna istanza è pervenuta anche per gli eventi riferiti al mese di maggio 2014, relativamente alle interrogazioni n. 3–02325 dell'onorevole Losacco e n. 3–02326 a prima firma dell'onorevole Matarrese. 
In ogni caso, la regione Puglia ha sessanta giorni di tempo dal verificarsi dell'evento calamitoso, elevabili a novanta in casi di difficoltà nelle operazioni di rilevazione, per formalizzare la proposta. Stante il pochissimo tempo trascorso dall'evento, sarebbe possibile che sia ancora prematuro l'invio della richiesta da parte della citata amministrazione. Qualora detta proposta dovesse pervenire nei termini e con le modalità prescritte, provvederemo rapidamente all'istruttoria di competenza per l'emissione del decreto di declaratoria. 
In tal senso, potranno essere attivate le misure compensative a favore delle imprese agricole, tra cui: contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno della produzione lorda vendibile ordinaria; prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di produzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento e in quello successivo; proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso e l'esonero parziale, fino al 50 per cento, del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti. 
Con l'occasione, ricordo che gli interventi previsti dal citato decreto legislativo per il sostegno alle imprese agricole colpite da avversità atmosferiche eccezionali possono essere anche attivati a condizione che il danno sulla produzione lorda vendibile risulti superiore al 30 per cento ed esclusivamente per le avversità e le colture danneggiate non comprese nel piano assicurativo annuale per la copertura del rischio, le cui polizze sono agevolate da un contributo statale fino al 65 per cento della spesa premi sostenuta. 
Vorrei, tuttavia, sottolineare che gli strumenti ex ante, come quello assicurativo, si sono dimostrati nel corso del tempo nettamente più efficaci rispetto agli interventi compensativi, assicurando oltre 7 miliardi di euro di produzione agricola lorda vendibile. Peraltro, coloro che sottoscrivono polizze assicurative agevolate in caso di danno incassano gli indennizzi assicurativi in tempi molto più brevi, più celeri e in misura più adeguata rispetto alle perdite subite rispetto agli interventi compensativi di cui abbiamo parlato.

Replica

Grazie, Presidente. Io ringrazio il Governo e il sottosegretario e cercheremo anche di capire cos’è successo in sede di regione Puglia. Anche il mese di giugno è stato particolarmente piovoso su tutto il territorio nazionale ed in particolare in Puglia. Purtroppo, le intense precipitazioni, anche violente, hanno avuto gravissime ripercussioni sul comparto agricolo. Devastanti sono state le grandinate, che hanno messo in ginocchio la cerasicoltura della Puglia: nella sola provincia di Bari, il 60 per cento della produzione di ciliegia Bigarreaux e il 40 per cento della produzione di ciliegia Georgia risultano essere andati persi. 
La provincia di Bari, con il suo distretto del sud-est, è la prima provincia in Italia per la produzione di ciliegie con 47 mila tonnellate, pari ad oltre un terzo della produzione nazionale. Ci sono, quindi, gravi conseguenze dal punto di vista occupazionale, sono andate perse molte giornate per gli addetti alla raccolta e a rischio ci sono anche gli investimenti e, purtroppo, i rientri, per le esposizioni con gli istituti di credito, con il possibile default di molte aziende. 
Riteniamo che, accanto ad una politica di emergenza, finalizzata ad affrontare le questioni attinenti alle criticità legate agli eventi calamitosi, occorra, d'intesa con organizzazioni di categoria, regione ed enti locali interessati, provare a mettere in campo una politica più organica per promuovere e tutelare un prodotto di eccellenza dell'agroalimentare made in Puglia. La sede più opportuna sarebbe la convocazione di un tavolo ministeriale ad hoc per la cerasicoltura con tutti i soggetti interessati, al fine di affrontare i nodi anche relativi alla competitività di questo prodotto di qualità e della sua capacità di collocarsi su mercati. 
Il ripetersi di eventi meteo così violenti e la consapevolezza che le bizzarrie climatiche sono ormai entrate nel regime della sistematicità pongono l'urgenza di affrontare il futuro della cerasicoltura pugliese con misure strutturali. Su queste problematiche ho già in passato, in questa legislatura, presentato diversi atti di sindacato ispettivo e, negli ultimi giorni, il ripetersi, sempre in Puglia, di violenti temporali e grandinate conferma, purtroppo, questo problema.
Siamo certi che questa sia la strada giusta e confidiamo nella sensibilità del Governo, affinché si possano concretizzare al più presto misure di sostegno che darebbero una boccata d’’ossigeno ad un comparto eccessivamente penalizzato e una prospettiva di sviluppo ad un intero comprensorio.