07/10/2016
Renzo Carella
Elilli, Ferro, Tidei, Minnucci, Piazzoni, Pilozzi
3-02534

Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che: 
nel comune di Carpineto Romano (Rm) e in alcuni comuni laziali, quali Arcinazzo (Rm), Moricone (Rm) e altri, esiste il fenomeno dei bovini vaganti senza marchio auricolare che nel corso degli anni, oltre che un problema sanitario, danno luogo a un problema per la pubblica incolumità causando incidenti stradali e attaccando le persone; 
sono stati richiesti ed ottenuti negli anni diversi incontri con la prefettura per risolvere la problematica, ma senza successo; 
sono pervenute segnalazioni in cui i cittadini hanno lamentato di essere stati «caricati» da tali bovini; gli stessi solo per fortuite circostanze hanno evitato di essere incornati o calpestati dagli stessi lanciati in corsa e privi di ogni controllo; 
è di qualche giorno fa la notizia che, nel territorio confinante del comune di Montelanico una persona è stata «incornata» proprio da un bovino come sopra descritto (gli atti relativi sono in possesso del personale della stazione carabinieri ivi presente); 
gli animali possono essere portatori di malattie trasmissibili sia all'uomo (BSE) sia ad altri animali con cui vengono a contatto tutto dovuto al fatto che sono sottratti ai controlli veterinari; 
il sindaco di Carpineto Romano, nell'ambito delle proprie prerogative, ha adottato due ordinanze contingibili ed urgenti per provvedere alla cattura di tali bovini: la prima distinta dal n. 47 del 24 novembre 2014 cui è seguita la n. 69 del 2015; 
l'ente locale ha provveduto ad emanare dei bandi per reperire delle ditte in grado di catturare e custodire gli animali che sono andati deserti; si sono anche siglati dei protocolli d'intesa con associazioni di allevatori che, però, non hanno sortito effetti, poiché, tali bovini si sono dimostrati talmente irruenti che non è stato possibile catturarli; 
secondo una stima approssimativa di bovini sprovvisti di marchi auricolari sul territorio è risultato che se ne potevano contare circa 300-400 capi. Tale stima è sicuramente riduttiva atteso che la presenza di animali cresce col passare del tempo in considerazione del fatto che vi è una riproduzione incontrollata degli stessi; 
ormai, tali bovini circolano nelle vie del Paese in maniera incontrollata tanto da andarsi ad abbeverare alle fontane pubbliche e pascolare nei giardini comunali, arrecandovi danno, pronti a caricare le persone che si trovino sul loro percorso; 
occorre anche evidenziare che, nel tempo, a seguito delle numerose richieste di incontri effettuate alla prefettura, si sono instaurati diversi tavoli tecnici per cercare di trovare una soluzione alla problematica; in uno degli ultimi incontri è stato deciso di incaricare il responsabile del commissariato P.S. di Colleferro di coordinare l'attività per dare una risposta concreta che ad oggi non è ancora arrivata; 
da ultimo, in data 3 ottobre 2016, si è tenuta in prefettura un'ulteriore riunione sollecitata dal sindaco di Carpineto Romano nella quale si è cercata una soluzione concreta all'annosa questione ma la stessa, si è conclusa con un nulla di fatto per carenza di competenza specifica in materia e di mezzi per catturare tali bovini; 
il sindaco ha emesso ordinanza contingibile ed urgente per la cattura degli animali ed eventuale abbattimento che non risulta materialmente attuabile per mancanza di soggetti tenuti ad operare; 
il sindaco non dispone dei mezzi tecnici né delle risorse finanziarie per debellare il problema –: 
se non intendano assumere tutte le iniziative di competenza necessarie a risolvere il problema e a garantire la pubblica incolumità.