28/05/2019
Giuditta Pini
Lorenzin
3-00738

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, nella notte tra il 20 e il 21 maggio 2019 una persona è entrata nella caserma della polizia municipale di Mirandola (Modena) dopo essersi impossessata di un giubbotto antiproiettile, di un telefono cellulare di servizio, di tre berretti di ordinanza e di qualche suppellettile e ha incendiato alcuni arredi presenti nei locali; nello stesso stabile, ci sono nove appartamenti al primo e al secondo piano; il fumo causato dall'incendio ha provocato la morte di una donna anziana e della sua badante, e l'intossicazione di circa 20 persone; la persona che ha appiccato l'incendio è stata fermata poco dopo dalle forze dell'ordine nei pressi del comando della polizia municipale, dove si era introdotta; in seguito all'arresto si è venuto a conoscenza che il ragazzo ha numerosi precedenti e che, in passato, è stato colpito da ordine di espulsione –:

   perché per una persona già fermata per reati e con precedenti penali, destinataria di un decreto di espulsione, il Ministero dell'interno non abbia provveduto alla espulsione medesima;

   perché nonostante fosse stata identificata dalle forze dell'ordine a Roma pochi giorni fa, questa persona fosse libera di circolare e arrivare a Mirandola.