02/08/2023
Rachele Scarpa
3-00589

Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   sono passati ormai cinque mesi dal 26 febbraio 2023, giorno in cui un'imbarcazione con a bordo oltre 180 persone è affondata a largo delle coste di Steccato di Cutro, provocando un tragico bilancio di 94 morti accertati;

   il Governo in questi mesi si è prodigato in conferenze stampa e dichiarazioni politiche, ma non ha mai fornito una ricostruzione esaustiva su quanto accaduto nelle acque di Cutro né sulle eventuali responsabilità;

   ad avviso dell'interrogante, le politiche del Governo in merito all'emergenza migratoria sono inefficaci e sembrano peccare di limiti ideologici che impediscono di affrontarla con serietà. Ad esempio, a dispetto delle intenzioni originariamente dichiarate dal Governo all'indomani della stessa strage di Cutro, il decreto-legge del 10 marzo 2023 n. 20, convertito dalla legge del 5 maggio 2023 n. 50, – lungi dal tutelare le vittime di traffici illegali di esseri umani o di riconoscere diritti garantiti sul piano costituzionale e su quello delle norme europee e di diritto internazionale – ha costituito il veicolo principale per l'ennesima svolta repressiva nei confronti di migranti in massima parte in fuga da guerre e persecuzioni;

   si apprende a mezzo stampa che tre persone sopravvissute, interrogate in circostanze differenti, hanno riportato di aver visto per ben due volte, nel giorno del naufragio, un elicottero la cui descrizione sembra corrispondere agli aeromobili in dotazione alla Guardia Costiera italiana;

   qualora l'autorità giudiziaria dovesse accertare quanto affermato dalle tre persone sopravvissute, ne discenderebbe in modo inequivocabile l'evitabilità del naufragio o quantomeno la possibilità di contenere degli effetti della tragedia –:

   di quali elementi siano in possesso per fornire, per quanto di competenza, una ricostruzione circostanziata dei fatti relativi al naufragio al largo di Cutro ed indicare quali atti e omissioni hanno impedito di evitare che si realizzassero le condizioni per il verificarsi del naufragio.