15/11/2023
Chiara Gribaudo
Berruto, Guerra, Fossi, Laus, Sarracino e Scotto
3-00806

Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Lear, multinazionale statunitense del settore automotive con oltre 160 mila dipendenti e 257 stabilimenti in 37 Paesi del mondo, ha manifestato l'intenzione di licenziare più di 300 dipendenti del sito produttivo di Grugliasco alla fine dell'anno, a causa della crisi del settore automotive che ha colpito in particolar modo il mercato del lusso;

   a fine anno e gli ordini dei sedili per la Maserati Ghibli e Quattroporte con motore endotermico non saranno rinnovati e, rimanendo solo le commesse per i modelli Gran Cabrio e Gran Turismo ibride e Levante, il lavoro si limiterà ad una ventina di auto al giorno e impiegherà quindi poche decine di operai, su una sola linea, un solo turno 2/3 giorni alla settimana;

   a fine anno cesserà anche la cassa integrazione in deroga e al momento non c'è un progetto industriale né prospettive realistiche che possano far riprendere la produzione nel sito di Grugliasco;

   la Lear ha acquistato alcuni anni fa la Uta (United Technologies Automotive), multinazionale specializzata in cablaggi e centraline e questa produzione finora è stata indirizzata in Paesi con un più basso costo di manodopera a basso costo, ma nulla vieta che possa essere prevista anche negli stabilimenti italiani;

   gli incontri in regione Piemonte, informata dei fatti già da marzo, non hanno datò i risultati sperati e, a seguito della richiesta dei sindacati, è stato convocato per il 22 novembre 2023 un tavolo di crisi al Ministero delle imprese e del made in Italy –:

   quali iniziative si intenda mettere in campo affinché nuove produzioni di componentistica per l'automotive possano essere commissionate al sito produttivo di Grugliasco e come, più in generale, si intenda affrontare la grave crisi che sta colpendo il settore in Italia.