05/07/2018
Michele Anzaldi
3-00052

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   si apprende da un articolo del Corriere della Sera che il vicepremier e Ministro interrogato, per il suo viaggio in Libia, che ha avuto luogo lunedì 25 giugno 2018, si sia rifiutato di utilizzare il Falcon, che trasportava tra l'altro il personale dei servizi segreti, assumendo la decisione di viaggiare su un altro aereo, un volo militare, come ritratto in diverse fotografie da lui diffuse attraverso i propri canali social;

   l'utilizzo del mezzo militare comporta costi superiori a quelli di un velivolo sempre di Stato ma non militare, nel caso specifico, a quanto risulta all'interrogante, il triplo rispetto a quello per l'utilizzo di un Falcon;

   tale decisione, secondo l'interrogante, difficilmente potrebbe essere giustificata da eventuali motivi di sicurezza, in quanto si faticherebbe a capire perché quei motivi sarebbero validi per il Ministro interrogato e non per gli uomini dell’intelligence, che viaggiavano sul Falcon e conoscono bene la situazione libica;

   di fronte a tale decisione per l'interrogante potrebbe tra l'altro emergere una preoccupante diffidenza del Ministro nei confronti del servizio di intelligence italiano a tal punto da non voler viaggiare nello stesso aereo, cosa che sarebbe a maggior ragione inquietante per un Ministro dell'interno;

   il Presidente del Consiglio dei ministri ha la delega in materia di servizi segreti e ha la responsabilità sull'utilizzo dei voli di Stato –:

   se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e per quali ragioni il Ministro interrogato abbia voluto utilizzare un aereo militare pur in presenza di un velivolo Falcon, con personale dell'Agenzia informazioni e sicurezza estera, diretto in Libia.