23/07/2014
Alfredo D'Attorre
De Micheli, Fassina, Marchi, Mauri, Sani, Luciano Agostini, Damiano, Epifani, Leva, Giorgis, Zoggia, Amendola, Campana, Fragomeli.
1-00560

La Camera,
   premesso che:
    secondo stime probabilmente prudenziali, l'estensione del fenomeno dell'evasione è oggi valutata in oltre 8 punti di prodotto interno lordo, di molto superiori alla media europea;
    la strategia di contrasto da parte dell'amministrazione finanziaria è stata, fino ad oggi, prevalentemente orientata verso il controllo ex post dei dati dichiarati e questa impostazione ha mostrato limiti legati all'impossibilità di aumentare in misura significativa il numero dei controlli;
    il deficit di credibilità dell'amministrazione che in questo modo si è prodotto costituisce forse il vero fattore che spiega l'estensione del fenomeno;
    il recupero di questo deficit non può avvenire attraverso la minaccia, poco
credibile, di un inasprimento dell'azione di controllo, ma deve essere affidato, anche sulla scorta delle esperienze maturate in altri paesi europei, ad un ri-orientamento dell'azione amministrativa in chiave persuasiva, focalizzata cioè sul momento dell'adempimento, piuttosto che reattiva, demandata alla fase di controllo dei dati dichiarati;
    in una strategia di moral suasion avrà certamente un peso la maggiore presenza dell'amministrazione fiscale nella fase degli adempimenti, attraverso iniziative quali la cosiddetta dichiarazione pre-compilata, che, se correttamente realizzata, oltre a costituire un elemento di grande semplificazione, contribuirà a ristabilire un rapporto di reciproca trasparenza e fiducia tra Stato e contribuente;
    tuttavia, sul piano più direttamente connesso alla lotta all'evasione, si rendono
necessarie anche misure di tipo normativo, organizzativo e tecnico che contrastino i meccanismi attraverso i quali essa si attua, facendone venir meno i presupposti prima ancora di perseguirne gli effetti;
    tutte le stime disponibili concordano nell'attribuire circa 3 dei suddetti 8 punti del prodotto interno lordo all'evasione dell'imposta sul valore aggiunto e l'evasione dell'IVA si trasmette a cascata su tutto il sistema fiscale, in quanto sull'IVA è basata l'intera contabilità delle aziende e dei professionisti;
    da interventi atti a contenere l'evasione di questa imposta, sarà possibile, attraverso l'emersione di base imponibile, ottenere un rilevante recupero di gettito anche in termini di imposte sui redditi e IRAP;
    pertanto diventa prioritario focalizzare l'attenzione su interventi atti a contenere l'evasione di questa imposta;
    l'IVA è un'imposta disciplinata a livello di Unione europea;
    il recupero dell'evasione fiscale rappresenta l'unica possibilità per riequilibrare il carico tributario a favore dei contribuenti che pagano l'imposta per i quali l'incidenza effettiva supera il 50 per cento,

impegna il Governo:

   ad assumere, ove necessario di concerto con gli organismi comunitari preposti, tutte le iniziative di seguito descritte tenendo conto delle problematiche tecnico-organizzative e dei tempi necessari, connessi alla predisposizione delle relative norme secondo quanto di seguito indicato:
    a) interventi che possono avere effetto a partire dal 2015:
     1) accredito diretto in uno specifico capitolo di bilancio dell'IVA a carico della pubblica amministrazione in modo da recuperare l'omessa dichiarazione e gli omessi versamenti dei fornitori;
     2) applicazione del regime di reverse charge (autofatturazione) per tutti gli acquisti effettuati dagli operatori del settore del commercio e delle costruzioni;
     3) applicazione, per un anno, dell'aliquota ordinaria a tutte le transazioni tra operatori IVA al fine di determinare una riduzione dell'evasione derivante dalla omessa dichiarazione dei consumi finali;
     4) previsione della compensazione o del rimborso immediato degli eventuali crediti di imposta che dovessero verificarsi a seguito dell'applicazione delle misure sopra indicate;
    b) interventi che possono avere effetto a partire dal 2016:
     1) trasmissione automatica in via telematica, nella fase stessa della fatturazione, all'Agenzia delle entrate di tutte le informazioni contenute nelle fatture emesse (comprese quelle in regime di reverse charge) al fine di ridurre drasticamente l'evasione intermedia;
     2) introduzione della carta elettronica di servizio con il contribuente tenuto al rilascio della ricevuta fiscale possa effettuare direttamente il versamento di quanto incassato e fornire contestualmente al cliente la ricevuta del pagamento;
     3) applicazione del metodo base da base per le cessioni al consumo degli operatori del commercio in modo da ridurre l'evasione al consumo finale e i falsi rimborsi;
    c) interventi che possono avere effetto a partire dal 2017:
     1) introduzione dello scontrino telematico per le cessioni al consumo finale in modo da trasferire in via telematica all'Agenzia delle entrate i dati sulle vendite registrate e rendere impossibile la mancata dichiarazione di vendite formalmente registrate;
     2) applicazione generalizzata del regime di reverse charge per tutti gli operatori IVA, in modo da eliminare la quota di evasione dovuta alla mancata fatturazione delle cessioni intermedie, eliminare le «frodi carosello», e rendere meno conveniente l'emissione di fatture false;
   ad utilizzare il maggior gettito recuperato per una generale riduzione dell'imposizione.