24/04/2014
Francesco Laforgia
Giuseppe Guerini
3-00784

Per sapere – premesso che:
   nel 2013 il centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano è stato teatro di alcune rivolte violente che hanno causato danneggiamenti alle strutture, in particolare i settori C ed E, riducendo la disponibilità di posti disponibili;
   la Croce rossa italiana nel dicembre 2013 ha deciso di non gestire più il centro di identificazione ed espulsione, terminando il suo lavoro ad ottobre 2013, alla scadenza naturale della convenzione stipulata con la prefettura di Milano;
   l'assessore alle politiche sociali e cultura della salute del comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, il 31 gennaio 2014 ha richiesto pubblicamente che il centro di identificazione ed espulsione non venisse riaperto e si trasformasse in un centro di accoglienza a disposizione del terzo settore, dove poter ospitare persone in difficoltà e realizzare progetti di integrazione;
   è notizia di questi giorni che il centro di identificazione ed espulsione, dopo essere stato ristrutturato, verrà riaperto, dopo la realizzazione di un nuovo bando di gara, al termine del quale il prefetto di Milano Paolo Tronca ha firmato l'incarico al raggruppamento temporaneo d'impresa costituito dalla Gepsa, società francese di Gdf Suez, e dall'associazione culturale di Agrigento Acuarinto, dopo che le altre due concorrenti (la Ghirlandina di Modena e la 120 Servizi di Siracusa) erano state escluse per inadempienze, nonostante avessero un miglior punteggio;
   la struttura venne costruita nel 1998, quando il periodo massimo di permanenza era ancora di 30 giorni e non gli attuali 18 mesi;
   è necessario oggi discutere del superamento dei centri di identificazione ed espulsione, per ricondurre l'istituto del trattenimento al limitato e temporaneo scopo dell'identificazione dello straniero, e diverse proposte di legge in materia sono attualmente all'esame del Parlamento –:
   se il Ministro si sia confrontato con il comune di Milano prima di prendere la decisione di riaprire il centro di identificazione ed espulsione;
   se iI Ministro abbia intenzione di valutare la possibilità di sospendere la riapertura del centro di identificazione ed espulsione, aprendo un tavolo di confronto con il comune di Milano per individuare la destinazione migliore per quegli spazi.