17/10/2018
Anna Ascani
PICCOLI NARDELLI, ANZALDI, CIAMPI, DI GIORGI, FRANCESCHINI, PRESTIPINO, ROSSI, ENRICO BORGHI e FIANO
3-00252

Al Ministro per i beni e le attività culturali. – Per sapere – premesso che:

   il comma 1 dell'articolo 7 del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, venendo incontro ai rilievi espressi dal Consiglio di Stato, ha esteso ai soggetti che compiono diciotto anni nel 2018 l'assegnazione della carta elettronica per i giovani – la cosiddetta card cultura – introdotta dalla legge di stabilità per il 2016;

   la procedura di registrazione per i ragazzi nati nel 2000 alla piattaforma www.18app.italia.it non risulta ancora attiva e, soprattutto, non vengono date indicazioni sui tempi di erogazione;

   dal sito ufficiale, l'unica informazione utile è per i nati invece nel 1999, che avranno tempo fino al 31 dicembre 2018 per spendere il proprio bonus di 500 euro;

   dall'attivazione, 3 novembre 2016, ad oggi, risultano spesi circa 220 milioni di euro in libri, quasi l'80 per cento dei totali 268 milioni di euro spesi in cultura. Un successo per un Paese come il nostro, dove si legge poco;

   inoltre, i ragazzi hanno acquistato musica registrata per il 12,42 per cento: in soli otto mesi, dall'ottobre 2017 a maggio 2018, gli acquisti di musica tramite 18app hanno realizzato consumi per oltre 12 milioni di euro, sensibilizzando così i giovani all'acquisto di contenuti legali sul web e allo stesso tempo stimolandoli all'utilizzo delle nuove tecnologie;

   anche in Francia, si sta per introdurre uno strumento simile alla 18app: ad annunciare la misura è stato il Primo Ministro francese Édouard Philippe, dando seguito a quanto promesso in campagna elettorale dal Presidente della Repubblica Emmanuel Macron –:

   quali siano i tempi certi di attivazione della card cultura destinata ai giovani nati nell'anno 2000.

 

Seduta del 17 ottobre 2018

Illustrazione di Flavia Piccoli Nardelli, risposta del governo di Alberto Bonisoli, Ministro per i Beni e le attività culturali, replica di Anna Ascani

Illustrazione

Presidente, rivolgiamo naturalmente la nostra richiesta al Ministro Bonisoli, che ringraziamo per la sua presenza, tornando su quello che è un tema che per noi è di grande interesse e di grande importanza, la card del bonus cultura che è stata istituita con la legge di stabilità nel 2016, rispondendo a quel principio “un euro in sicurezza, un euro in cultura” a cui continuiamo a credere fermamente. Ora, nel mese scorso la legge n. 108, la cosiddetta proroga termini, venendo incontro ai rilievi espressi dal Consiglio di Stato, ma anche per consentire l'utilizzo dei fondi che erano già stati accantonati e messi in legge di bilancio, ha esteso ai soggetti che compiono 18 anni nel 2018, quindi i nati nel 2000, l'assegnazione della carta elettronica per i giovani.

La procedura di registrazione per i ragazzi nati nel 2000 alla piattaforma www.18app.italia.it non risulta, però, ancora attivata, Ministro, e, soprattutto, non vengono date indicazioni sui tempi di erogazione. La mia domanda, la nostra domanda, è quali siano i tempi certi di attivazione della carta cultura per i giovani nati nell'anno 2000.

Risposta

Grazie signor Presidente, signori onorevoli, ringrazio l'onorevole Piccoli Nardelli per la domanda e tutti i parlamentari del Partito Democratico che l'hanno sottoscritta.

Vorrei fare un attimo la cronistoria di quanto è successo. Dunque, nella legge di bilancio del 27 dicembre 2017 è stata confermata la dotazione finanziaria del cosiddetto bonus cultura a favore dei diciottenni anche per il 2018. Il 5 aprile, però, il precedente Governo ha inviato uno schema di DPCM al Consiglio di Stato, il quale il 7 giugno lo ha purtroppo cassato, perché ha rilevato che mancava la fonte normativa primaria, che era necessaria per il riconoscimento del bonus anche nel 2018.

Questo Governo ha provveduto tempestivamente a colmare questa lacuna normativa con il decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, proroga di termini previsti da disposizioni legislative, che all'articolo 7 espressamente ha esteso l'applicazione della misura anche per i giovani che compiono i diciotto anni nel 2018. Il 6 agosto questo provvedimento è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri, dove c'è un nuovo schema di DPCM, il quale a sua volta ha avuto il concerto del Ministero dei beni e delle attività culturali in data 9 agosto e del Ministero dell'economia e delle finanze il 12 agosto.

Il DPCM di modifica del regolamento è stato quindi trasmesso per i previsti pareri al Consiglio di Stato e al garante della privacy. Nell'adunanza dell'11 ottobre - quindi qualche giorno fa - la sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato ha reso il proprio parere favorevole. A breve - stiamo parlando di giorni - è atteso il parere del garante. Non appena sarà pervenuto quest'ultimo parere, si procederà all'immediata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento, nonché all'apertura della registrazione dei ragazzi che compiono i diciotto anni quest'anno, i quali potranno utilizzare il bonus attraverso la piattaforma 18app e spendere i voucher negli esercizi, sia fisici sia online, già registrati e su quelli che via via si aggiungeranno. Vi ringrazio per la domanda.

Replica

Grazie Presidente. Ringrazio il Ministro per la risposta. Questa interrogazione, naturalmente, non è un caso. Non ci preme soltanto dare una risposta chiara ai ragazzi nati nell'anno 2000, che si trovano di fronte nel portale invece semplicemente un generico “la procedura non è ancora attiva”, che speriamo a questo punto venga corretto, indicando i tempi effettivi della registrazione. La nostra preoccupazione è relativa alle tante parole che sul tema abbiamo sentito pronunciare dal Ministro, il Ministro che a giugno diceva: questo strumento vale 200 milioni; meglio far venire la fame di cultura ai giovani, facendoli rinunciare a un paio di scarpe. Lo stesso Ministro definiva lo strumento un voucher una tantum che sa di mossa elettorale, di mezzo propagandistico. O ancora diceva: non credo che dare soldi ai giovani per comprarsi dischi e libri serva più di tanto. Quindi, la nostra preoccupazione è sapere se il Ministro non abbia di nuovo cambiato idea. Quindi, visto che abbiamo sentito dire più volte che dal prossimo anno lo strumento cambierà - ha detto: dal 2019 si cambia – vorremmo avere la certezza almeno per quei ragazzi che sono nati nel 2000, a cui i nostri Governi hanno destinato le risorse necessarie per poter accedere al bonus cultura. Abbiamo visto che nel tempo l'80 per cento di questo bonus è stato speso in libri, in acquisto di libri, quindi un acquisto importantissimo dal punto di vista dell'accesso alla cultura dei nostri ragazzi. Ecco, ci premeva sapere che quelle risorse non verranno destinate altrove e sapere che questo strumento così prezioso per il nostro Paese e per i nostri ragazzi verrà mantenuto. Quindi, ringrazio il Ministro che dimostra di nuovo di avere cambiato idea. È un vero Governo del cambiamento questo.