22/03/2017
Ludovico Vico
Borghi, Antezza, Mariano, Grassi, Capone, Burtone, Ventricelli, Ginefra, Michele Bordo, Losacco, Mongiello, Cassano, Martella, Cinzia Maria Fontana e Bini
3-02893

 Per sapere – premesso che:
   recentemente sono state diffuse una serie di immagini riprese da un drone riguardanti l'invaso artificiale del Pertusillo, diga sul fiume Agri che ricade in un comprensorio dove insiste anche il giacimento petrolifero più importante dell'Europa continentale;
   le immagini evidenziavano la presenza di significative ed estese chiazze di colore marrone scuro, destando non poca preoccupazione circa la possibile presenza di idrocarburi;
   il tam tam dei social network ha anche richiamato l'attenzione dei media nonché suscitato polemiche politiche;
   l'Acquedotto pugliese con una nota ufficiale ha dichiarato che «Tutte le analisi effettuate fino ad oggi e che vengono condotte costantemente sia sull'acqua in ingresso, sia sull'acqua potabilizzata dall'impianto, non ha mai manifestato anomalie, né rilevato la presenza di idrocarburi totali o di idrocarburi policiclici aromatici. Giova, altresì, ricordare, ad ulteriore chiarimento, che il punto di prelievo dell'acqua dal lago è posizionato a decine di metri di profondità e ciò costituisce un ulteriore grado di garanzia, in aggiunta ai processi di trattamento condotti nell'impianto, rispetto ad eventuali contaminanti che dovessero manifestarsi sulla superficie del lago»;
   l'Acquedotto pugliese ha ribadito che proseguirà l'azione di monitoraggio della situazione, con l'obiettivo di garantire la qualità dell'acqua distribuita;
   si fa presente che l'invaso del Pertusillo serve acqua potabile alle popolazioni della Basilicata e della Puglia, nonché è usata anche per agricoltura e usi industriali;
   la regione Basilicata ha inoltre convocato con urgenza un tavolo tecnico alla presenza dell'Arpab, al fine di effettuare ogni tipo di approfondimento in merito alla questione –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non intenda, per quanto di competenza, approfondire la vicenda, nonché supportare l'attività degli enti di vigilanza e controllo competenti, con l'obiettivo di fornire elementi di chiarezza definitivi sulla salubrità delle acque dell'invaso che serve le regioni Puglia e Basilicata. 

Seduta del 5 aprile 2017

Illustrazione e replica di Ludovico Vico, risposta del governo di Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Illustrazione

Grazie Presidente. Signor Ministro le popolazioni pugliesi e lucane attendono di essere rassicurate che l'acqua dell'invaso del Pertusillo sia salubre. Quell'acqua come ella sa è potabilizzata dall'acquedotto pugliese e lucano, arriva nei rubinetti delle case dei pugliesi e dei lucani; 4.700.000 abitanti. Le chiediamo se ad oggi queste rassicurazioni sono esigibili.

Risposta del governo

Grazie, signora Presidente. Grazie anche all'onorevole Vico. Fermo restando quanto già detto in risposta al question-time dell'onorevole Matarrese, l'ARPA Basilicata ha comunicato che i propri tecnici, i ricercatori dell'ISPRA, con i responsabili dell'ENI, stanno attivando tutte le analisi per una mappatura in dettaglio del livello della contaminazione, sia dal punto di vista dell'estensione, che della profondità, al fine di verificare l'eventuale interessamento delle falde acquifere. L'Agenzia inoltre ha svolto anche attività di controllo sulle misure di messa in sicurezza d'emergenza nelle aree interne ed esterne del Centro Olio Val d'Agri, in particolare l'8 marzo scorso è stato effettuato un sopralluogo nei luoghi interessati dall'evento di contaminazione. Dopo tale ricognizione, sono state formulate a ENI alcune richieste allo scopo di ottimizzare le attività programmate. Il 9 marzo, l'ARPAB ha svolto un ulteriore sopralluogo nell'area interna al Cova e sono stati prelevati due campioni di acque sotterranee, mentre nell'area esterna al Cova sono stati prelevati due campioni di acque sotterranee e quattro campioni di terreno. L'Agenzia è in attesa dei risultati analitici.

A seguito di tali sopralluoghi e delle successive valutazioni da parte dei tecnici, l'ARPA ha chiesto all'ENI di realizzare tre sondaggi aggiuntivi all'esterno e all'interno del centro Cova. Inoltre, il 12 marzo 2017, il personale dell'Agenzia ha svolto un ulteriore sopralluogo e campionamento nelle aree esterne al Centro Olio, prelevando tre campioni di acque sotterranee di cui si attendono i risultati analitici.

Si segnala peraltro che il 13 marzo si è tenuto un incontro presso l'ARPA Basilicata durante il quale i rappresentanti dell'ENI hanno assicurato la massima collaborazione e ribadito la disponibilità a mantenere gli impegni già assunti e concordati nell'ambito del tavolo tecnico indetto dalla regione Basilicata il 28 febbraio scorso.

Si fa presente infine che il 21 marzo scorso si è svolto presso la procura della Repubblica di Potenza un incontro tra magistrati requirenti e i funzionari dell'ARPAB e dell'ISPRA, al fine di coordinare le rispettive attività di competenza. In tale occasione è stato convenuto che l'ARPAB svolgerà i propri accertamenti in stretto contatto con il consulente tecnico nominato dalla procura, mentre l'ISPRA svolgerà in un altro settore di indagine compiti di ausiliario di polizia giudiziaria.

Ad ogni modo, al fine di supportare le attività degli enti di sorveglianza e di controllo, darò mandato ad ISPRA, nell'ambito del sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, di svolgere un ruolo di coordinamento finalizzato ad armonizzare, da un punto di vista qualitativo e quantitativo, le attività delle agenzie sul territorio.

Replica

Grazie Presidente. Signor Ministro, lei sa bene che c'è bisogno di cose certe e capaci di tranquillizzare le persone normali, perché in quest'epoca ci sono, come anche ella sa, schiere di mestatori e persone disposte ad ascoltare soltanto quello che vogliono sentirsi dire. La materia concorrente alimenta lungaggini, tempi infiniti. è appunto concorrente. Occorrerebbe, signor Ministro, forse a partire dal Pertusillo, che ad ISPRA siano affidati poteri sostitutivi centrali, precisi e di protezione, così come alle ARPA rapidamente sia consegnata l'indipendenza da agenzia come previsto. Certo stiamo parlando del Pertusillo, stiamo parlando delle materie concorrenti, del nuovo codice dell'ambiente, perché questo è il tempo ove forse serve fare così rapidamente. E serve fare così per tranquillizzare le persone e anche per ricostruire un rapporto fecondo tra lo Stato e i cittadini.

Pur apprezzando la sua risposta, noi consegniamo a lei e al Governo l'impegno di riorganizzare il codice ambientale, possibilmente entro questi suggerimenti che da legislatori le forniamo.