31/07/2018
Andrea De Maria
Gribaudo, Verini,Enrico Borghi, Fiano
3-00120

Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e per la democrazia diretta. — Per sapere – premesso che:

   da anni le associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo promuovono un'iniziativa coraggiosa e di grande valore democratico, perché sia fatta piena luce su quanto accaduto nel nostro Paese negli anni delle stragi e della strategia della tensione;

   è compito delle istituzioni democratiche fare pienamente la loro parte perché non restino zone d'ombra sugli eventi che hanno profondamente colpito l'Italia e la sua stessa sovranità nazionale; si pensi, ad esempio, alla necessità che siano individuati i mandanti della strage del 2 agosto 1980 e che sia fatta chiarezza su quanto accaduto nei cieli di Ustica;

   il Governo Renzi aveva emesso un'importante direttiva sulla desecretazione di atti e documenti in materia e istituito un comitato consultivo su tali temi, coinvolgendo le associazioni dei familiari delle vittime;

   il comitato è stato rinnovato ad avvio della XVIII legislatura, ma la Presidenza del Consiglio dei ministri non ne ha ancora disposto la riconvocazione –:

   se il Governo intenda assumere iniziative in relazione a quanto esposto in premessa, proseguendo così l'impegno dei precedenti Governi, in sintonia con le associazioni dei familiari delle vittime di stragi e terrorismo, e provvedere alla convocazione del comitato consultivo sopra richiamato, volto a monitorare l'applicazione della direttiva per la declassifica e per il versamento straordinario di documenti all'Archivio centrale dello Stato del 22 aprile 2014.

Seduta del 1 agosto 2018

Illustrazione di Walter Verini, risposta del goveno di Riccardo Fraccaro, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, replica di Andrea De Maria.

Illustrazione

Presidente, quattro anni fa, con una direttiva di grande valore, l'allora Presidente del Consiglio Renzi dispose che tutte le Amministrazioni dello Stato avrebbero dovuto mettere a disposizione materiali e atti per far luce sulle stragi che hanno insanguinato l'Italia dal 1969 al 1984 per cambiare in peggio il corso della democrazia. Sulla base di questa direttiva, fu insediato un comitato, del quale fanno parte anche i rappresentanti delle associazioni, come quelli di Ustica o della strage di Bologna, di cui domani ricorre l'anniversario. Il Comitato ha lavorato, anche in mezzo a difficoltà e a pigrizie, trovando archivi non forniti ed è stato reinsediato all'inizio di quest'anno dal Governo Gentiloni prima del passaggio al Governo Conte.

Chiediamo che cosa vuole fare la Presidenza del Consiglio per convocare il Comitato, per farlo funzionare, per far collaborare tutte le strutture, tenendo conto che il Comitato dura in carica fino al 31 dicembre, per dover essere poi rinnovato. Quindi, chiediamo cosa il Governo intenda fare per contribuire a far luce su ferite ancora aperte del nostro Paese.

Risposta del Governo

Sulla base degli elementi acquisiti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rispondo all'interrogazione a risposta immediata di De Maria ed altri sulle iniziative che il Governo intende intraprendere con riferimento al Comitato consultivo sulle attività di versamento della documentazione afferente le stragi che hanno interessato il nostro Paese tra gli anni Settanta e Ottanta, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Tale comitato, originariamente costituito con decreto del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2016 per la durata di un anno è stato successivamente rinnovato, nella medesima composizione, con decreto del Segretario generale dello scorso 3 maggio. Il Comitato ha lo scopo di prendere cognizione dell'attività di declassificazione e versamento di documentazione riguardante i tragici eventi di piazza Fontana a Milano, di Gioia Tauro, di Peteano, della Questura di Milano, di Piazza della Loggia a Brescia, dell'Italicus, di Ustica, della stazione di Bologna e del rapido 904.

Il Comitato, in attuazione della suddetta direttiva, ha collaborato al riversamento dagli Archivi di Stato di documenti di diverse amministrazioni tra cui le agenzie di sicurezza, la Presidenza del Consiglio, i Ministri degli affari esteri, della difesa, dell'interno, delle infrastrutture e dei trasporti. Secondo il prospetto riepilogativo del Comitato, tra il 2014 e il 2017 sono state acquisite, con 77 versamenti, 1.822 unità archivistiche relative a documentazione declassificata.

Il Comitato, a conclusione del primo anno di attività, ha segnalato molte criticità, tra cui, in particolare, la frammentarietà, la disorganicità e in taluni casi l'incompletezza dei nuclei documentali versati, in relazione alle quali ha anche formulato alcune proposte. Il Governo si impegna a valutarle attentamente, con l'obiettivo di rendere la documentazione realmente trasparente e accessibile.

Le istituzioni hanno il dovere di garantire in ogni modo l'accertamento della verità sulle stragi che hanno turbato il normale andamento della vita democratica di questo Paese. Il Governo ha massimamente a cuore questo tema e intende promuovere, con maggiore impegno rispetto al passato, per rispondere alle legittime istanze delle famiglie delle vittime al fianco delle quali lavorerà incessantemente. Ciò lo si farà proprio in piena collaborazione e sinergia con le associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo, i cui rappresentanti siedono nel Comitato stesso. Infine, segnalo che è stato già chiesto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al coordinatore del Comitato di riconvocarlo al più presto presso Palazzo Chigi, per dare nuovo impulso allo svolgimento di compiti tanto delicati quanto cruciali per il nostro Paese e per la collettività tutta.

Replica

Presidente, signor Ministro, prendiamo atto di quanto ha detto e seguiremo con attenzione le azioni successive che il Governo assumerà per verificare l'effettiva convocazione del Comitato e anche la messa in atto di azioni, come è stato detto qui, che ne consentano una migliore funzionalità e mettano a disposizione in modo più celere ed efficace tutta la documentazione a cui il comitato deve potere accedere.

Segnaliamo che comunque la notizia di questa convocazione avviene dopo questa nostra iniziativa parlamentare, che siamo contenti abbia avuto questo esito.

Voglio dire con chiarezza che non faremo mai dell'impegno per il diritto alla verità e alla giustizia delle vittime del terrorismo occasioni di polemica o di schieramento di parte. Non lo abbiamo fatto nei numerosi atti parlamentari assunti nella scorsa legislatura, quando eravamo maggioranza di Governo, e non lo faremo in questa. Continueremo a batterci con la massima determinazione perché tutte le istituzioni siano impegnate, senza ambiguità, a mettere in campo ogni iniziativa utile perché sia fatta piena luce in sede giudiziaria, politica, storica, su quanto accaduto in Italia negli anni tragici del terrorismo e della strategia della tensione, anni caratterizzati da deviazione degli apparati dello Stato, intrecci tra terrorismo politico e organizzazioni criminali, pesanti condizionamenti della libera dialettica democratica, violazioni della nostra stessa sovranità nazionale.

Domani a Bologna ricorderemo la strage fascista alla stazione, del 2 agosto 1980, un attentato terribile di cui si conoscono gli esecutori materiali, ma non i mandanti. Per tante altre stragi, per la tragedia di Ustica, non si è ancora fatta, in alcun modo, giustizia. Per questo la direttiva Renzi per la desecretazione degli atti ha avuto ed ha un grande valore. Si prosegua in questa legislatura un lavoro attento e rigoroso per la sua applicazione.