29/04/2014
Marietta Tidei
Carella, Verini, Amoddio, Bazoli, Biffoni, Campana, Ermini, Giuliani, Greco, Leva, Magorno, Marroni, Marzano, Mattiello, Morani, Moretti, Giuditta Pini, Rossomando, Rostan, Tartaglione, Vazio, Martella, Rosato e De Maria
3-00789

premesso che: 
la legge di stabilità per il 2014, all'articolo 1, comma 344, prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e della giustizia, sia stabilita la ripartizione in quote delle risorse confluite nel capitolo del Ministero della giustizia in cui è versato il maggior gettito derivante dall'aumento del contributo unificato per essere destinate: oltre che all'assunzione di personale di magistratura ordinaria, anche, e per il solo 2014, per consentire lo svolgimento di un periodo di perfezionamento, da completare entro il 31 dicembre 2014, a coloro che hanno completato il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari. Si tratterebbe, secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 25, della legge n. 228 del 2013 (legge di stabilità per il 2013), di lavoratori cassintegrati, in mobilità, socialmente utili e disoccupati; 
l'onere di spesa, dalla richiamata legge di stabilità per il 2014, per consentire lo svolgimento del periodo di perfezionamento, è stato fissato in 15 milioni di euro. La suddetta legge ha, altresì, stabilito che la titolarità del predetto progetto formativo spetta al Ministro della giustizia; 
la legge di stabilità per il 2014, allo stesso articolo 1, comma 344, prevede che, a decorrere dall'anno 2015, una quota di 7,5 milioni di euro dell'importo destinato ai sopra citati progetti formativi del 2014, ovvero 15 milioni di euro, deve essere destinata all'incentivazione del personale amministrativo; 
ad oggi i tirocinanti della giustizia in Italia sono poco meno di tremila. Essi hanno ormai acquisito un ragguardevole bagaglio di competenza e di professionalità, che se venisse disperso inciderebbe negativamente sul livello di efficienza degli uffici giudiziari –: 
se il Governo non ritenga opportuno ed urgente adottare, di concerto con i Ministri interessati, il provvedimento di cui in premessa, affinché l'intera somma dei 15 milioni di euro vada al progetto formativo, come previsto dalla legge n. 147 del 2013, all'articolo 1, comma 344, se non ritenga di valutare la possibilità di un ulteriore finanziamento come risulta dall'ordine del giorno 9/1865-A/268, approvato in data 20 dicembre 2013, e, in ultimo, se non ritenga necessario valutare, per gli ambiti di propria competenza, la possibilità di una regolarizzazione contrattuale a partire da gennaio 2015, nel rispetto della normativa vigente in materia di lavoro, dei suddetti tirocinanti al termine del periodo di perfezionamento da completarsi, come sopra ricordato, entro il 31 dicembre 2014.

Seduta del 30 aprile 2014

Illustrazione di Marietta Tidei, risposta di Andrea Orlando Ministro della Giustizia, replica di Renzo Carella

Illustrazione

Signor Presidente, signor Ministro, l'interrogazione verte sulla questione dei cosiddetti tirocinanti della giustizia che ad oggi sono circa tremila in tutto il Paese. Si tratta di lavoratori cassintegrati, in mobilità, socialmente utili, inoccupati e disoccupati che da quattro anni, attraverso progetti di tirocini formativi, svolgono attività di supporto amministrativo in moltissimi uffici giudiziari. Essi hanno ormai acquisito un ragguardevole bagaglio di competenze e di professionalità che se venisse disperso inciderebbe molto negativamente sul livello di efficienza di molti uffici giudiziari. 
  Molti presidenti di tribunale, presidenti delle Corti di appello, il primo presidente della corte di Cassazione e il Procuratore generale hanno ripetutamente sottolineato al Ministero, con lettere e richieste, l'importanza che queste risorse hanno per molti uffici giudiziari ormai al collasso per l'endemica carenza di personale. La legge di stabilità, e qui il Governo ha già dimostrato sensibilità, prevedeva uno stanziamento di 15 milioni di euro per consentire lo svolgimento di un periodo di perfezionamento da compiere entro il 31 dicembre del 2014 per coloro che avessero terminato il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari. Il perfezionamento è attualmente in corso. 
  Chiediamo perciò all'onorevole Ministro se non ritenga opportuno valutare, per gli ambiti di propria competenza, la possibilità di una regolarizzazione contrattuale a partire dal gennaio 2015, nel rispetto della normativa vigente in materia di lavoro, dei suddetti tirocinanti al termine del periodo di perfezionamento.
Ministro, io credo che non si tratti solamente di una questione sociale, non si tratti solamente di dare una risposta a 3 mila lavoratori e alle loro famiglie, ma si tratti soprattutto di evitare il collasso amministrativo di molti uffici giudiziari nei quali il contributo di questi tirocinanti risulta ormai imprescindibile. Sono certa che il Governo vorrà dimostrare sensibilità sul tema.

 

Risposta del Governo

Signor Presidente, ho appena finito di riferire alla Commissione competente sulle linee programmatiche, indicando il tema del personale come una delle priorità e delle emergenze di questo settore. Questo personale deve essere quantitativamente adeguato e professionalmente attrezzato; occorre per questo una riqualificazione attraverso degli idonei percorsi di aggiornamento e va incrementato attraverso la positiva esperienza del tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari dei laureati in giurisprudenza e, infine, per quanto riguarda l'interrogazione, non disperdendo il contributo sin qui offerto agli uffici giudiziari dai lavoratori cassintegrati e dagli altri lavoratori indicati. 
  Questi lavoratori hanno partecipato nel 2013 a mirati progetti formativi previsti dalla legge di stabilità nel quadro di misure straordinarie volte ad assicurare maggiori livelli di efficienza. I lavoratori interessati sono 2.924, le risorse stanziate dal decreto-legge n. 98 del 2011 per la loro formazione ammontano a 7,5 milioni di euro e sono sufficienti a coprire individualmente circa 230 ore. Una volta garantita ai tirocinanti la copertura assicurativa contro i rischi derivanti dalla responsabilità civile, la direzione generale del personale ha già diramato agli uffici le linee guida e il progetto formativo ministeriale, stabilendo l'avvio dei percorsi di perfezionamento a partire dal 31 marzo 2014, previa copertura delle posizioni INAIL. 
  Ciò posto, come ricordato, la legge di stabilità 2014 ha raddoppiato la detta previsione di spesa, arrivando a 15 milioni di euro per il corrente anno. Il Ministero della giustizia sta reperendo all'interno del proprio bilancio le risorse mancanti e sta predisponendo uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, per l'individuazione e l'attribuzione degli ulteriori 7,5 milioni di euro, con l'obiettivo di destinare a breve tutte le risorse previste dalla legge di stabilità ai progetti formativi. 
  Per quanto riguarda l'ordine del giorno del 20 dicembre 2013 che è stato citato, non posso che ribadire in questa sede l'impegno assunto dal Governo di garantire la continuità dell'impiego dei lavoratori per l'intero anno, soprattutto al fine di smaltire l'arretrato. In tale quadro complessivo di azione, come riferito poc'anzi, intendo arricchire gli incentivi per i tirocini formativi riservati ai giovani laureati già previsti dal decreto «del fare», nell'intento di offrire loro una più moderna formazione professionale. Sulla stessa linea di azione non mancherò di percorrere soluzioni che consentano di non disperdere le plurime e diversificate professionalità dei lavoratori, pur dovendo notare che una loro stabilizzazione non può prescindere da procedure concorsuali o da apposite previsioni di legge idonee a garantire la relativa copertura finanziaria.

 

Replica

Signor Presidente, signor Ministro, noi più che soddisfatti siamo fiduciosi per le cose che qui abbiamo ascoltato. Intanto prendiamo atto, l'interrogazione era del 6 marzo 2014, che nel frattempo sono stati avviati i processi formativi per 2.924 persone. Voglio qui ribadire che si tratta ormai del quarto anno, perché questi corsi sono iniziati a luglio del 2010. Come ricordava la collega Tidei, molti presidenti di tribunale e personale dei tribunali hanno manifestato interesse verso questo lavoro e hanno rappresentato anche il pericolo che questa iniziativa trovi domani magari una sospensione. È chiaro che per noi era importante il riavvio di questa fase per il 2014, ma è estremamente importante dare continuità e trovare forme di stabilizzazione per questi 2.924 lavoratori.
Noi non vogliamo né promesse né fare demagogia o false promesse agli interessati, ma pensiamo che, dopo quattro anni di formazione, non si possa disperdere questo patrimonio. Comprendiamo che trattasi dell'amministrazione pubblica e quindi bisogna sottostare a regolamenti e leggi che presuppongono l'assunzione attraverso un concorso. 
  Ma sappiamo, Ministro – lei lo ha accennato – che ci sono forme di stabilizzazione che possono andare al di là di un'assunzione diretta e quindi noi ci auguriamo che il Governo possa percorrere anche questa strada per dare a questi lavoratori la certezza di un futuro e perché possano tornare a sperare per un futuro meno incerto per sé e per le loro famiglie.