19/02/2020
Davide Gariglio
BRUNO BOSSIO, CANTINI, GIACOMELLI, PIZZETTI, ANDREA ROMANO, GAVINO MANCA, FRAILIS, MURA, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO.
3-01321

 Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:

il 12 febbraio 2020 gli azionisti di Air Italy, Alisarda e Qatar airways attraverso Aqa holding, «a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato» hanno deciso all'unanimità di mettere la società Air Italy in liquidazione in bonis;

la compagnia aerea, nata dalle ceneri della società Meridiana, ha il 49 per cento delle quote in mano a Qatar airways, colosso dei trasporti aerei con 30 milioni di passeggeri l'anno, e il rimanente 51 per cento in mano a Alisarda, il gruppo industriale che detiene anche la maggioranza delle azioni dell'aeroporto di Olbia;

ora, a seguito dell'avvio delle procedure di liquidazione, rischiano il posto di lavoro i 1.450 dipendenti di Air Italy che lavorano tra Olbia e Milano Malpensa, anche se la società ha manifestato la propria volontà di trovare soluzioni per il mantenimento del maggior numero possibile dei dipendenti;

i lavoratori di Air Italy, dopo il licenziamento, si troveranno in uno stato di disoccupazione involontaria e sembra che sia da considerarsi esclusa per loro la possibilità di poter usufruire del trattamento straordinario di integrazione salariale previsto in caso di crisi aziendali;

la società ha dichiarato «di volersi impegnare ad esplorare la strada della cessione del ramo d'azienda per cercare di salvaguardare il più possibile i lavoratori» (...) «confermando l'intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa»;

sulla vicenda, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha convocato i sindacati, la regione Sardegna e la regione Lombardia e ha scritto ai liquidatori per formalizzare l'urgente richiesta di cambio della procedura, dal momento che la liquidazione danneggia pesantemente i lavoratori e mette a repentaglio la garanzia dei collegamenti della Sardegna –:

quali iniziative urgenti intenda adottare per risolvere la situazione di crisi del trasporto aereo della regione Sardegna ed evitare la procedura di liquidazione annunciata dalla società Air Italy, garantendo la continuità territoriale e gli attuali livelli occupazionali.

 

Seduta del 19 febbraio 2020

Illustrazione di Gavino Manca, risposta della Ministra delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, replica di Romina Mura

 

GAVINO MANCA: Grazie, signor Presidente. Signora Ministro, colleghi, il 12 febbraio, come tutti noi sappiamo, gli azionisti di Air Italy, Alisarda e Qatar Airways hanno deciso, all'unanimità e in modo unilaterale, di mettere la società in liquidazione in bonis e nei giorni successivi hanno inviato le lettere di licenziamento per tutti i 1.450 lavoratori. Per i lavoratori di Air Italy, vista la procedura scelta per liquidare la società, sembra che sia da considerarsi esclusa la possibilità di poter usufruire del trattamento straordinario di integrazione salariale previsto in caso di crisi aziendali. Sulla vicenda il MIT, come ci diceva poc'anzi il Ministro, ha convocato i sindacati, la regione Sardegna e ha scritto ai liquidatori per formalizzare l'urgente richiesta di cambio della procedura, dal momento che la liquidazione in bonis danneggia pesantemente i lavoratori e mette a repentaglio la garanzia dei collegamenti della Sardegna.

Signora Ministro, le chiediamo quali iniziative urgenti intenda e si stiano già mettendo in atto per affrontare questa devastante situazione di crisi della società Air Italy. Le chiediamo di attivare con forza tutte le procedure utili per convincere i soci a rivedere la loro posizione, di attivare tutte le interlocuzioni per favorire l'ingresso di eventuali nuovi soci e, nel frattempo, specialmente di verificare che, tramite gli ammortizzatori sociali, sia garantita ai lavoratori l'opportunità di poter percepire ancora uno stipendio.

 

PAOLA DE MICHELI, Ministra delle Infrastrutture e dei trasporti. Riprendo quanto appena riferito sulla vicenda Air Italy in risposta al collega sulle esigenze di assicurare la continuità territoriale con la regione Sardegna, evidenziando che siamo al lavoro per approfondire tutte - e dico “tutte” - le possibili soluzioni che tutelino i diritti dei lavoratori, i diritti dei passeggeri e i diritti dei sardi. Sono certa che troveremo una soluzione condivisa con la Commissione europea per garantire la continuità dei collegamenti senza interruzioni ma, comunque, già nelle prossime ore, come già detto, firmerò il decreto che garantirà la continuità territoriale in Sardegna fino alla fine del corrente anno.

Quanto alla tutela dei lavoratori della società Air Italy, nel corso dell'incontro che ho tenuto con i liquidatori ho ribadito la necessità di verificare la possibilità di individuare altre soluzioni alternative a quella della liquidazione in bonis che potrebbero adeguatamente assicurare la conservazione degli attuali livelli occupazionali.

Evidenzio che il Ministero del Lavoro ci ha comunicato che la società Air Italy non ha fatto di recente ricorso agli ammortizzatori sociali e che, ai sensi dell'articolo 20, comma 3, lettera a) del decreto legislativo n. 148 del 2015, la disciplina in materia di intervento straordinario di integrazione salariale è applicabile anche alle imprese del trasporto aereo. Ad ogni modo, l'impegno del Governo, che domani verrà formalmente assunto nell'incontro organizzato presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al quale parteciperà la sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico Todde e al quale sono state invitate tutte le sigle sindacali e le due regioni e i rappresentanti, i Presidenti delle due regioni coinvolte, è quello comunque, qualunque sarà la risposta degli azionisti alla nostra richiesta, di sostenere il reddito con concrete prospettive di impiego di tutti i lavoratori coinvolti.

 

ROMINA MURA: Grazie signor Presidente. Signora Ministra, prendiamo atto dell'impegno suo e del Governo rispetto alla vicenda Air Italy e alla continuità territoriale aerea. Riteniamo che il massimo impegno debba essere profuso per la tutela del 1.450 lavoratori che, oltre a essere donne e uomini con prospettive, famiglie e dignità da salvaguardare, sono un prezioso patrimonio di competenze. Riteniamo inoltre che sia necessario intervenire anche in sede comunitaria sulle regole del settore aereo, per superare il vuoto normativo che consente ahimè azioni di dumping industriale e contrattuale, che generano inaccettabili asimmetrie competitive: succede per Air Italy, per Alitalia e per tutto il nostro sistema di trasporto aereo. E per terminare, Ministra, la Sardegna, visto che la crisi di Air Italy, come d'altronde anche quella di Alitalia, pesano in maniera rilevante e sulla continuità territoriale sarda, rilevante e anche devastante. Ecco, al riguardo, Ministra, io vorrei consegnarle un pensiero: è inaccettabile che, riguardo alla continuità territoriale, la Sardegna debba scegliere fra il diritto alla mobilità dei sardi e quello all'accessibilità, essenziale condizione di sviluppo e per l'attualizzazione di quelle che sono le proprie potenzialità turistiche. È inaccettabile e per questo noi diciamo che non ci piace l'Unione Europea che ci dice: “O così o niente”, o diritto alla mobilità dei sardi e non l'accessibilità. Per questo diciamo che le regole europee in materia di aiuti di Stato e concorrenza vanno cambiate e noi, insieme a lei e al nostro Governo, vogliamo e dobbiamo aprire un tavolo con la Commissione, affinché l'insularità sia riconosciuta quale parametro sulla base del quale scrivere nuove regole, che garantiscano effettive pari opportunità attraverso il superamento degli attuali e insopportabili squilibri territoriali, grazie