26/05/2020
Chiara Gribaudo
ROTTA, QUARTAPELLE PROCOPIO, DI GIORGI, CARNEVALI, BOLDRINI, PINI, SERRACCHIANI, CENNI, SCHIRÒ, BRUNO BOSSIO, CANTINI, PEZZOPANE, ENRICO BORGHI, FIANO, CIAMPI, MADIA e MURA
3-01570

Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia . — Per sapere – premesso che:

il decreto «rilancio» ha esteso la fruizione del congedo parentale previsto dal decreto «Cura Italia» da 15 a 30 giorni e raddoppiato il voucher baby sitter per l'emergenza Covid-19 da 600 a 1200 euro;

tuttavia, sul portale INPS non è stata ancora aggiornata la sezione dedicata alle domande per il congedo parentale e il voucher baby sitter inerenti l'emergenza; sono inoltre presenti una serie di differenziazioni fra le categorie lavorative che mal si adeguano alla necessaria universalità delle risposte di welfare per le famiglie, che soffrono l'assenza dei servizi scolastici sia nel caso in cui i genitori siano dipendenti pubblici che privati, partite IVA o collaboratori;

per gli iscritti alla gestione separata INPS l'aumento del congedo a 30 giorni è assente; per i lavoratori del settore pubblico, un mancato coordinamento normativo ne consente l'utilizzo fino al termine delle attività scolastiche anziché fino al 31 luglio;

l'alternatività fra bonus baby sitter e congedi parentali, dato che il bonus può essere utilizzato anche per la fruizione dei centri estivi, esclude automaticamente l'utilizzo di questo servizio anche per un solo mese per i genitori che avranno bisogno di lavorare nel periodo estivo, date le chiusure aziendali durante il lockdown;

l'astensione dal lavoro da parte dei genitori di figli minori di 16 anni è valida soltanto fino al termine delle attività scolastiche, che sarebbero comunque terminate tra meno di due settimane; inoltre appare come una misura fortemente penalizzante per le famiglie e in particolare per le madri lavoratrici, che stanno soffrendo un doppio carico di lavoro in questa emergenza, l'unica possibilità dell'astensione gratuita per i genitori dei figli fra i 12 e i 16 anni; a parere dell'interrogante, opportuna sarebbe l'estensione del congedo ai genitori di figli in queste fasce d'età, vista la difficoltà economica in cui si trovano molte famiglie a causa della sospensione delle attività lavorative, della cassa integrazione, dei problemi di liquidità delle imprese –:

quali iniziative intenda adottare per semplificare e assicurare la più piena e ampia tutela delle esigenze delle famiglie nel contesto descritto.

 

Seduta del 27 maggio 2020

Illustrazione di Chiara Gribaudo, risposta della Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, replica di Lia Quartapelle

 

CHIARA GRIBAUDO: Presidente, Ministra, lei sa bene quale sia la difficilissima situazione in cui si trovano le donne italiane in questa emergenza Coronavirus: tante, troppe madri lavoratrici in questi mesi hanno dovuto sacrificare la loro professione per dedicarsi esclusivamente al lavoro di cura, perdendo il loro sostegno economico. Altre hanno subìto fortissimi carichi di stress, dovendo sobbarcarsi sia il lavoro in smart working sia il lavoro di cura. Ancora oggi, nella fase 2, scuole e servizi chiusi significano donne che non possono scegliere altro che stare a casa, senza alcun sostegno, mentre i congedi parentali rimangono macchinosi e diseguali tra le categorie diverse: ad esempio tra i dipendenti pubblici e privati, fra chi è in cassa integrazione e chi no, fra le partite IVA. Serve più attenzione e semplificazione, e tutte le famiglie devono poter usufruire del bonus baby-sitter per i centri estivi, indipendentemente dai congedi. Le chiedo quindi come vuole modificare congedi e bonus perché siano fruibili da tutte e da tutti.

 

ELENA BONETTI, Ministra per le Pari opportunità e la famiglia. Il Governo ha messo in campo una serie di misure straordinarie in questa emergenza per il sostegno delle famiglie, per affrontare certamente l'emergenza sanitaria, ma anche il sostegno alla cura e all'educazione dei figli, considerata anche la sospensione delle scuole. Il decreto-legge cosiddetto rilancio, in considerazione del protrarsi dell'emergenza, ha ulteriormente rafforzato le misure già introdotte a tutela delle famiglie.

Innanzitutto è compito del Governo vigilare sull'INPS affinché non si verifichino ritardi nelle risposte ai cittadini. L'Istituto ha assicurato che sono già in fase di adeguamento delle procedure informatiche per consentire entro la prima settimana di giugno la presentazione della domanda per i due nuovi bonus per i servizi di baby sitting e per l'iscrizione eventuale ai centri estivi o ai servizi integrativi per l'infanzia. Allo stesso modo, in merito alla questione sulla norma relativa agli iscritti alla gestione separata che era contenuta nella domanda inoltrata, si vigilerà affinché le circolari INPS in sede applicativa diano un'interpretazione coerente con il dettato letterale della norma e le intenzioni di questo Governo, e che pertanto il rinvio al comma 1 dell'articolo 23 per gli iscritti alla gestione separata sia da intendersi come rinvio alla durata dei 30 giorni di congedo, così come prorogati dal decreto-legge “rilancio” per i lavoratori dipendenti privati.

Per quanto riguarda l'alternatività tra il congedo parentale e il bonus baby sitter, ci stiamo attivando per garantire un'interpretazione da parte di INPS che consenta, alla data della nuova domanda di bonus, l'esercizio di una nuova opzione per la scelta del bonus ovvero, in alternativa, per il congedo di 15 giorni al sensi del già citato articolo 23.

Per quanto attiene alla perplessità sollevata in merito al congedo senza retribuzione per i genitori con i figli fino ai 16 anni e sul decorso connesso alla durata della sospensione dei servizi scolastici, pur condividendo la necessità di ampliamento, segnalo che per mio impegno diretto è stato espunto il limite dei giorni, ma un'ulteriore estensione è stata preclusa dai limiti delle risorse che erano state messe a disposizione a tale scopo dal Ministero dell'economia e delle finanze. Per quanto riguarda infine le differenziazioni che si sono fatte tra le varie categorie interessate dagli indennizzi, e il fatto che si riscontra che le donne, per la loro presenza all'interno delle famiglie italiane, siano state le potenziali vittime principali di questo aggravio di carico di cura sulle famiglie, concordiamo al punto tale che nuovamente ribadisco l'intenzionalità del Governo di superare la frammentarietà dell'approccio alle politiche familiari attraverso una misura organica e semplificata sia di organizzazione dei servizi a sostegno delle famiglie, che del cosiddetto sostegno per l'assegno universale inclusi nel Family Act; assegno universale su cui, come sappiamo, è anche già iniziato un percorso parlamentare in discussione in Commissione.

 

LIA QUARTAPELLE PROCOPIO: Grazie, Ministra. Lei sa bene e ascolta come noi quotidianamente storie di padri, ma, soprattutto, di madri che nella situazione creata dal COVID si trovano a parlarci di fatica e di solitudine. Ci rendiamo tutti quanti conto che la pandemia sta rendendo difficili i compiti quotidiani, che sono ancora più gravosi per chi ha dei figli, e soprattutto quindi per le madri, specie quelle che lavorano. Lei sa questa situazione quale sbocco rischia di avere: le donne italiane rischiano o di perdere il lavoro o di gestire in totale o quasi totale solitudine le difficoltà collegate alla cura dei figli. È nostro dovere, come forze di Governo, stare vicini ai cittadini e semplificargli la vita, e semplificarla soprattutto alle donne; lo stiamo facendo in molti modi, i congedi e i bonus babysitter sono uno di questi, ed è un'ottima notizia il fatto che ci sarà una circolare esplicativa dell'INPS per estendere questi aiuti a chi è iscritto alla gestione separata. Purtroppo, però, i congedi e i bonus babysitter finora non sono stati utilizzati da tutte le donne che ne avrebbero bisogno, anche a causa del fatto che ci sono delle rigidità per come li abbiamo pensati inizialmente; rigidità che sono emerse nel corso di queste settimane. Per questo, noi del Partito Democratico presenteremo un emendamento perché i congedi e i bonus babysitter siano utilizzabili da tutti e, soprattutto, da tutte. Vorremmo che potessero utilizzarli le famiglie che sono in cassa integrazione parziale, perché non siano penalizzate da un'elargizione di risorse di cui hanno più bisogno delle famiglie che sono a stipendio pieno. Vorremmo che venissero resi utilizzabili a ore e vorremmo che venissero resi utilizzabili in modo combinato con il bonus babysitter. Lei ha già detto che a partire dal prossimo congedo si potrà scegliere nuovamente quale dei due sistemi utilizzare, ma vorremmo che fossero combinabili. Speriamo di avere un suo sostegno, anche perché insisteremo perché il congedo sia esteso fino ai sedici anni dei figli; speriamo di avere un suo sostegno in questa iniziativa emendativa, che annunciamo come Partito Democratico, perché così saremo davvero vicini alle donne.