02/11/2016
Gianluca Benamati
Camani, Bargero, Vico, Cani, Becattini, Martella, Montroni, Iacono, Peluffo, Impegno, Senaldi, Cinzia Maria Fontana e Bini
3-02603

Per sapere – premesso che: 
da un'analisi della situazione del mercato energetico nazionale si può evincere il progredire della transizione verso un sistema energetico più efficiente, autonomo, a minor intensità di carbonio e minor costo per i cittadini e le imprese, anche se fra le altre cose permane una significativa dipendenza delle fonti estere ed alcune criticità nella gestione del sistema elettrico; 
il mercato elettrico nazionale, ad esempio, che si articola in «mercato del giorno prima», «mercato infragiornaliero» e «mercato per il servizio di dispacciamento», nel corso dei primi sei mesi del 2016 ha mostrato una criticità nella disciplina di gestione degli sbilanciamenti che ha portato ad avere, nel mercato elettrico, fenomeni opportunistici con ricadute su imprese e cittadini; 
la struttura del mercato elettrico per la determinazione dei prezzi di sbilanciamento, che possono non riflettere le effettive condizioni di disponibilità di offerta e domanda al momento del consumo, ha condotto a oneri di circa un miliardo di euro, dovuti alla differenza fra l'energia effettivamente consumata/generata e acquistata/venduta nel mercato; 
su questa materia è già intervenuta, fra l'altro, l'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il servizio idrico integrato con la delibera 444/2016/REL del 28 luglio 2016; 
in parallelo, appare sempre più urgente e non oltre rinviabile, l'avvio di un corretto mercato della disponibilità di capacità produttiva (cosiddetta market capacity), con la conseguente determinazione della idonea capacità nelle diverse zone, per fornire gli adeguati servizi di flessibilità, garantire la sicurezza del sistema elettrico e la copertura dei fabbisogni, in maniera tale da assicurare la disponibilità di capacità produttiva necessaria, definita dal gestore della rete, in ordine alla copertura della domanda attesa in maniera efficace, flessibile ed economicamente vantaggiosa, sostituendo o integrando quanto già previsto dal decreto legislativo 19 dicembre 2003 n. 379; 
nel 2017, inoltre, alla luce dei primi anni di applicazione dell'accordo di Parigi è anche prevista la rivisitazione e l'aggiornamento della strategia energetica nazionale, con particolare attenzione, fra gli altri, ai temi delle energie rinnovabili, dei sistemi a grande consumo e dell'efficientemente del sistema energetico –: 
quale sia in generale l'orientamento del Governo relativamente alla rivisitazione della strategia energetica nazionale e, nello specifico, ai temi indicati in premessa, al fine di proseguire nell'azione di contenimento dei prezzi e, quindi, in un aumento della competitività per le imprese e del reddito delle famiglie.

Seduta del 3 novembre 2016

Illustrazione di Lorenzo Becattini, risposta del governo di Carlo Calenda Ministro dello Sviluppo economico, replica di Gianluca Benamati.

Illustrazione

Grazie, Presidente. Signor Ministro, intendiamo segnalare talune criticità riguardanti i meccanismi del dispacciamento nel settore elettrico e, segnatamente, la gestione degli sbilanciamenti. Stando alle stime del primo semestre, infatti, potrebbero generarsi aggravi di costi per le imprese e i cittadini dell'ordine di un miliardo di euro. Inoltre, intendiamo richiamare l'attenzione sul tema della capacità produttiva, questione anch'essa da rivedere e migliorare per assicurare al sistema adeguata flessibilità, sicurezza e copertura dei fabbisogni. Ciò premesso, riteniamo che questi ed altri temi potrebbero trovare adeguata definizione in una prossima rivisitazione della Strategia energetica nazionale, che, peraltro, lei ha già annunciato, considerati i profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni (a titolo esemplificativo, la diminuzione dei consumi energetici, la crescita delle rinnovabili, l'attuazione degli impegni derivanti dalla cop21 e le nuove strategie industriali delle grandi imprese del settore).

Risposta del governo

Onorevole Presidente, onorevoli deputati, come già evidenziato nel corso dell'audizione del 5 ottobre scorso alle Commissioni riunite di Camera e Senato il Governo è fortemente concentrato sull'obiettivo di gestire in maniera efficace la transizione energetica in corso. Un passo decisivo in questa direzione è il processo già avviato di revisione della strategia energetica nazionale che si completerà nei primi mesi del 2017. Le linee di intervento che erano state definite nel 2012 richiedono infatti un aggiornamento alla luce di fenomeni evolutivi che hanno interessato il sistema energetico e degli impegni derivanti dall'Accordo di Parigi del 2015. Per quanto riguarda il mercato elettrico gli obiettivi su cui stiamo lavorando in coordinamento con l'Autorità e in collaborazione con Terna e con il GME riguardano sostanzialmente: 1) la maggiore integrazione con gli altri mercati europei – come sapete nel 2017 diventeranno operativi alcuni progetti portati avanti dai vari Paesi, ad esempio il progetto europeo di mercato intraday; 2) la revisione della disciplina sulla partecipazione al mercato dei servizi, pilastro essenziale per gestire in modo efficiente e sicuro la crescita della produzione rinnovabile non programmabile; 3) come citato da lei, lo sviluppo di un mercato della capacità per garantire sostenibilità e adeguatezza nel lungo periodo. Si tratta di un progetto già avviato da tempo che vede il Ministero, l'Autorità e Terna impegnati ciascuno per le proprie competenze nella definizione delle nuove regole e nel confronto con la DG Comp in Europa. L'Italia ha messo a punto un disegno pienamente in linea con i principi fissati dalla Commissione basato su aste competitive e aperto non solo alla potenza termoelettrica tradizionale ma anche alle nuove tecnologie come lo storage, alla domanda e alle rinnovabili  nonché alla capacità localizzata nei Paesi confinanti con un'attenzione particolare alle esigenze di flessibilità del sistema. 
Per quanto riguarda l'incremento anomalo dei costi di dispacciamento registrato nei primi mesi del 2016, l'Autorità con le delibere n. 342 del 2016 e n. 459 del 2016 ha avviato i procedimenti finalizzati ad evidenziare possibili condotte anomale e a prevedere l'adozione di provvedimenti prescrittivi ove ritenuto necessario. Di recente, con la delibera n. 609, sono state adottate alcune misure di regolazione asimmetrica delle unità di produzione coinvolte dai suddetti procedimenti volte a garantire il buon funzionamento del mercato, eliminando lo spazio per futuri comportamenti opportunistici e gli ultimi dati stanno verificando l'efficacia di queste misure. Il Governo, pur nel rispetto dei ruoli, segue con molta attenzione la materia e ha chiesto all'Autorità di concludere le istruttorie avviate nei tempi previsti in modo da fare chiarezza al più presto dando una risposta chiara ed efficace e, se opportuno, adottando sanzioni adeguate e dissuasive. La stessa Autorità garante della concorrenza e del mercato è intervenuta e, su segnalazione dell'Autorità per l'energia, ha disposto l'avvio di un'istruttoria per accertare eventuali violazioni della normativa antitrust.

Replica

Grazie, Presidente. Grazie, signor Ministro, noi naturalmente siamo soddisfatti della risposta e cogliamo naturalmente quello che è stato il lavoro svolto nel recente passato sulla sicurezza degli approvvigionamenti, sulla riduzione dei costi e sulla semplificazione delle procedure per il cittadino che rappresenta un buon viatico anche per gli impegni che il Governo si assume nel futuro. Il Ministro diceva correttamente che ci troviamo alla vigilia di nuove importanti sfide: il recepimento degli impegni della COP21 e il lavoro importante in cui ha citato alcuni elementi della costruzione di un mercato unico dell'energia. Mi permetto anche di ricordare gli impegni sul fronte interno: una maggiore liberalizzazione del mercato elettrico quale previsto nel disegno di legge concorrenza oggi al Senato basato sulla trasparenza e sui principi di concorrenza e di convenienza per gli utenti; l'efficienza maggiore, come richiamava il Ministro, sul malfunzionamento del mercato elettrico ma direi anche di quello del gas. Positive quindi sono le informazioni sia dal punto di vista degli andamenti anomali, degli sbilanciamenti sia dal punto di vista del capacity market. Importanti anche le azioni sulla sicurezza degli approvvigionamenti, il ruolo che il Governo sta giocando – mi immagino a livello europeo – sul tema del nuovo regolamento, sulle sicurezze per il gas e sui grandi gasdotti di approvvigionamento come il TAP. In questo senso apprezziamo, dicevo prima, la risposta del Governo perché apprezziamo la filosofia che sta alla base di queste risposte che sono quelle di dare maggiore sicurezza al nostro Paese, minori costi per i cittadini e minori costi per le imprese perché il costo dell'energia è una parte essenziale – il signor Ministro ci insegna – per la competitività del Paese. Da questo punto di vista, come Parlamento, siamo a disposizione per collaborare nelle attività che il Governo metterà in atto in questo settore che noi riteniamo cruciale per lo sviluppo dello sviluppo economico del nostro Paese.