Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che:
si apprende dagli organi informazione, sulla base di alcune dichiarazioni rilasciate dal Viceministro dei trasporti e delle infrastrutture, Edoardo Rixi, che, in merito alla realizzazione dell'opera infrastrutturale denominata Terzo valico dei Giovi, si sarebbe conclusa un'analisi costi-benefici che avrebbe dato il via libera al prosieguo dei lavori;
la notizia appare sorprendente perché solo pochi giorni fa erano stati riportati dalla stessa stampa dubbi sull'effettivo inizio dei lavori della commissione, nominata dal Ministro interrogato, sulla valutazione costi-benefici delle grandi opere, che non avrebbe neppure potuto cominciare i lavori a causa di una serie di rilievi della Corte dei conti;
a metà novembre 2018 il Governo ha fatto decadere il dottor Marco Rettighieri da commissario del Cociv, il consorzio che realizza il Terzo Valico ferroviario tra Liguria e Piemonte, il cui incarico sarebbe terminato a fine anno;
dopo qualche giorno dalla richiamata decadenza, il commissario di governo per la realizzazione del Terzo valico dei Giovi, Iolanda Romano, ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico, dimettendosi anche dall'Osservatorio ambientale della medesima infrastruttura;
l'opera in questione è fondamentale per Genova e fa parte di un progetto molto più ambizioso e su scala europea con il collegamento della città con Rotterdam, sulla base del corridoio europeo dei due mari;
è a tal scopo indispensabile completare il sistema ad alta capacità tra Genova e Milano e il conseguente adeguamento della tratta Tortona-Milano;
occorre, inoltre, un potenziamento delle opere infrastrutturali tra Milano e la Svizzera sull'asse del nuovo tunnel di base del Gottardo –:
se risulti essere disponibile e accessibile la relazione conclusiva della valutazione costi-benefici in merito al completamento del Terzo Valico dei Giovi, se intenda procedere a nuova nomina per il commissario di governo, considerate le richiamate dimissioni, e quali iniziative intenda assumere per portare a realizzazione il collegamento Genova-Rotterdam, il corridoio europeo dei due mari, con il completamento del sistema ad alta capacità tra Genova e Milano, e le altre relative infrastrutture connesse.
Seduta del 28 novembre 2018
Illustrazione di Luciano Nobili, risposta del governo di Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, replica di Raffaella Paita
Illustrazione
Grazie, Presidente. Signor Ministro, da mesi ormai attendiamo risposte dal Governo sul tema cruciale per noi delle infrastrutture, in particolare l'interrogazione è rivolta a capire cosa sta accadendo sul Terzo valico, perché è un'infrastruttura cruciale - non le sfuggirà - per Genova, città già sufficientemente ferita e sufficientemente tradita, ma è importante anche per tutto il Paese, perché con le infrastrutture connesse riguarda una buona parte del Paese.
A metà novembre avete lasciato decadere il commissario del Cociv; successivamente, si è dimesso il commissario di Governo per la realizzazione del Terzo valico; ora, sulla stampa si susseguono notizie contraddittorie, ci sarebbe addirittura un parere positivo della commissione costi-benefici che lei avrebbe secretato.
Ora, capiamo che la dimestichezza con i costi-benefici non fa parte delle attività di questo Governo, che è già costato tanto al Paese, senza alcun beneficio, e capiamo che lei, Ministro, ha una scarsa dimestichezza con la verità, però, la prego, la preghiamo, ci dica la verità almeno su questo, cosa volete fare sul terzo valico.
Risposta del governo
Più volte, nel corso dello svolgimento di precedenti sedute di question time ho avuto modo di riferire sul tema delle cosiddette grandi opere che impiegano la maggiore quantità di risorse pubbliche, non dimentichiamolo mai. Rispondo, quindi, ancora una volta, che la verifica in corso da parte degli esperti incaricati dal mio Ministero di effettuare l'analisi costi-benefici sulle grandi opere ha lo scopo di garantire il corretto utilizzo di tali risorse pubbliche.
Infatti, le valutazioni si fondano su criteri scientifici e su parametri oggettivi, propri dell'analisi costi-benefici in senso tecnico, nonché sulle linee guida per la valutazione delle opere pubbliche, adottate dal Ministero nel 2017. A completamento dell'attività già svolta, di cui fa parte anche l'analisi tecnico-giuridica, il Ministero sta trasmettendo all'Avvocatura dello Stato, quale organo terzo di consulenza, la richiesta di un definitivo vaglio sugli stessi profili. L'analisi costi-benefici in senso proprio è stata recentemente completata e verrà pubblicata unitamente alla distinta analisi tecnico-giuridica all'esito del vaglio dell'Avvocatura dello Stato.
Venendo in particolare al Terzo valico dei Giovi, ricordo che questa è un'opera che trae origine da una convenzione stipulata nel 1992; noi siamo al Governo da circa cinque mesi; la convenzione che riguarda il Terzo valico, su cui costantemente, ogni settimana, sollecitate il sottoscritto nelle Aule, giustamente, parlamentari - cinque mesi contro il 1992, non faccio calcoli matematici - nasce nel 1992 con la convenzione stipulata tra l'attuale RFI e il Consorzio Cociv, che, nel corso di oltre un quarto di secolo, ha visto una serie di vicissitudini, anche di natura giudiziaria, che ne hanno evidenziato le numerose criticità. Quelle, sì, che hanno bloccato l'opera, non l'attenta analisi che stiamo facendo. Si tratta di una delle più grandi opere pubbliche finanziate dallo Stato, per la quale ricordo che è stata aperta un'inchiesta giudiziaria che, nello scorso giugno, si è chiusa con oltre 36 indagati, alcuni tra i quali esponenti di primissimo piano delle istituzioni.
Quindi, le valutazioni in corso non hanno certo l'obiettivo di fermare l'opera, quanto quello di giudicarne la convenienza complessiva per i cittadini. Infatti, per le opere che sono in fase di avanzata realizzazione, la valutazione non potrà non tener conto di tutti i vincoli normativi, dello stato di avanzamento dei lavori e degli interessi coinvolti, compresi quelli occupazionali che senz'altro meritano la massima attenzione; non è stato licenziato nessuno, lo ribadisco.
Rispetto all'incarico del commissario straordinario di Cociv, evidenzio che il Consorzio ha comunicato al Ministero la decisione di continuare ad avvalersi della sua collaborazione, attribuendogli la carica di presidente. Dal momento che, come Ministro, non ho avuto alcun ruolo nella cessazione dall'incarico e che, al contrario, ho auspicato la medesima soluzione, risponderò al Consorzio manifestando di condividere questa decisione, affinché l'opera, a tutela della legalità, già espletata dal dottor Rettighieri, possa essere portata avanti.
Per quanto riguarda, invece, le dimissioni del commissario di Governo, queste sono state volontarie e sulla nomina del nuovo commissario, che fa capo alla Presidenza del Consiglio, sono in corso le dovute valutazioni in seno a tutto il Governo.
Replica
Ministro, Genova, la Liguria, il Nord-Ovest, l'intero Paese, ma, da oggi, mi pare chiaro, anche la sua maggioranza, vista l'assenza palese in questa discussione, non possono più sopportare la sua pantomima sulle opere strategiche.
Avete bloccato un'infrastruttura che non è partita nell'anno che lei ha citato, ma nel 2012, andava avanti bene, era un'opera realizzata al 40 per cento, finanziata in cinque lotti grazie all'azione del Governo di centro sinistra e all'ex Ministro Delrio, e lo avete fatto usando l'argomento dell'analisi costi-benefici che è diventata non una formula tecnica, ma politica, per mettere sotto banco le vostre trattative di maggioranza e di coalizione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Non c'è nessun elemento tecnico; la verità è che le mediazioni al ribasso di cui vi state facendo carico, tra Lega e 5 Stelle, sono a discapito delle opere prioritarie del Paese.
Ecco, dopo sei mesi di Governo, voi non siete in grado ancora di dirci se l'analisi costi-benefici ha avuto un esito positivo o negativo. Un giorno c'è un intervento del sottosegretario Rixi che dice che è positiva, il giorno dopo è smentito dagli organi tecnici che dicono che invece non c'è, l'unico che tace sempre e, devo dire, a proposito, è lei, Ministro; è lei che non ci sa dire, in quanto responsabile di questo Governo, se quell'opera andrà avanti oppure no, confermando il fatto che la trasparenza, in questo Governo, non esiste; era citata nelle campagne elettorali, ma, in realtà, quando ha a che vedere con gli interessi del Paese, con gli interessi degli operai che ci lavorano nel Terzo valico, con gli interessi del porto di Genova che fa 2,6 milioni di TEU all'anno ed è condannato dalla vostra politica, la trasparenza non esiste più. C'è solo la sua imbarazzata, continuamente imbarazzata, tentazione di portare avanti la discussione nel tempo, per provare a dar corda, magari ancora una volta, ai comitati no TAV, non nell'interesse del Paese.