25/07/2017
Elena Carnevali
Lenzi, Amato, Argentin, Beni, Paola Boldrini, Paola Bragantini, Burtone, Capone, Casati, D'Incecco, Gelli, Grassi, Mariano, Miotto, Patriarca, Piazzoni, Piccione, Giuditta Pini, Sbrollini, Martella, Cinzia Maria Fontana e Bini
3-03186

 – Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:
   in data 18 marzo 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 65 il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017, «Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502»;
   i precedenti livelli essenziali di assistenza erano stati definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001 e da allora i tentativi di aggiornare i contenuti dei nomenclatori, primi fra tutti quelli dedicati alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica erogabili dal sistema sanitario nazionale, erano stati, anche se senza successo, molto numerosi;
   in particolare, si introduce il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai obsolete; si rinnova il nomenclatore dell'assistenza protesica; si revisiona l'elenco delle malattie rare, inserendo più di 110 nuove entità tra singole malattie rare e gruppi di malattie; si revisiona l'elenco delle malattie croniche, si introducono nuovi vaccini; si introducono nuovi accertamenti per patologie neonatali, quali la sordità congenita e la cataratta congenita; viene previsto l'inserimento dell'endometriosi nell'elenco delle patologie croniche ed invalidanti, negli stadi clinici «moderato» e «grave», della celiachia, dei disturbi sullo spettro autistico; si riconosce la procreazione medicalmente assistita;
   l'impatto economico-finanziario della revisione dei livelli essenziali di assistenza è stato quantificato dalla legge di stabilità per il 2016 in 800 milioni di euro;
   nonostante il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui nuovi livelli essenziali di assistenza sia stato pubblicato ormai più di tre mesi fa, rimane ancora problematica l'erogazione delle nuove prestazioni previste, in particolare i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e protesica sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale senza le corrispondenti tariffe e quindi non fruibili fino a quando non sarà emanato il decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita l'Agenzia per i servizi sanitari regionali, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, che fissi le tariffe massime delle prestazioni, così come previsto dall'articolo 64 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri –:
   quale sia ad oggi l’iter sullo stato di attuazione degli atti previsti nei nuovi livelli essenziali di assistenza e, in particolare, quelli previsti all'articolo 64 relativi alla definizione delle tariffe massime previste per l'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, al fine di fornire certezze a cittadini e pazienti sulla reale fruibilità dei nuovi livelli essenziali di assistenza in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.

 

Seduta del 26 luglio 2017

Illustra Elena Carnevali, risponde Beatrice Lorenzin, Ministra della Salute e replica Salvatore Capone

Illustrazione

Ministra, noi abbiamo salutato con molto apprezzamento l'approvazione e poi la pubblicazione dell'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e l'abbiamo considerato un traguardo per la sanità pubblica di cui siamo fortemente orgogliosi. Tra i contenuti, in particolare, l'interrogazione si riferisce proprio all'articolo 64, cioè agli appositi accordi che poi devono essere sanciti nella Conferenza Stato-regioni per la definizione dei criteri uniformi, l'individuazione dei limiti e le modalità delle erogazioni. Sono un po', li nomino semplicemente; quindi, oltre che all'accordo con la Conferenza Stato-regioni, i criteri dei comportamenti prescrittivi, le tariffe massime specialistiche per la protesica e le linee di indirizzo per l'integrazione socio-sanitaria. Quindi, il quesito è per conoscere qual è lo stato di attuazione di tutti questi atti previsti.

Risposta del governo

Presidente, ringrazio gli onorevoli interroganti, perché mi consentono di tornare su un argomento, quello dell'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, che rappresenta un risultato straordinario conseguito dal Governo in materia di tutela della salute. Basti ricordare che il precedente aggiornamento risaliva al 2001, ovvero a ben sedici anni orsono.

Prima di fornire le informazioni che mi sono state richieste circa l'adozione del decreto sulle tariffe massime per l'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, desidero evidenziare che molte delle prestazioni previste dai nuovi livelli essenziali di assistenza, ad esempio l'adroterapia, la procreazione medicalmente assistita, le nuove tipologie di dialisi, le prestazioni di laboratorio, eccetera, sono già erogate da alcune regioni - cito, a titolo esemplificativo, la Lombardia, il Veneto, l'Emilia Romagna e la Toscana - e, più in generale, dalle regioni che non registrano un disavanzo sanitario, che possono pertanto erogare prestazioni ulteriori rispetto ai LEA, i cosiddetti extra LEA.

Quanto allo stato dell'iter di adozione del “DM tariffe”, faccio presente che il Ministero della salute ha avviato, sin dal mese di febbraio 2016, un lavoro molto complesso, che è consistito nella riconduzione dei ben 36.000 codici delle prestazioni sanitarie regionali a quelli presenti nel nuovo nomenclatore adottato con il DPCM dei LEA.

Questa attività, molto impegnativa anche a causa della mancanza di una codifica unica in tutte le regioni, si è resa necessaria per consentire sia l'analisi della variabilità tariffaria delle prestazioni già erogate dalle regioni o recepite dal nuovo nomenclatore, sia l'analisi dei costi delle prestazioni per le quali sono stati approntati appositi studi tecnici.

Tale complessa attività è terminata solo il 31 marzo di quest'anno e ad essa è seguita la fase di consultazione, conclusasi solo da pochi giorni, con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale e le società scientifiche, al fine di pervenire all'elaborazione delle prime ipotesi tariffarie su tutti i 2.109 codici di assistenza specialistica ambulatoriale e sui 1.063 codici dell'assistenza protesica.

Solo all'esito di un ulteriore confronto con le associazioni di categoria e le società scientifiche sulle modifiche apportate a seguito della consultazione, lo schema di provvedimento sarà trasmesso al MEF per la concertazione tecnica e, successivamente, alla Conferenza Stato-regioni per l'acquisizione dell'intesa.

Concludo pertanto rassicurando tutti i cittadini, in particolare i pazienti, che i complessi adempimenti procedurali di cui ho riferito saranno completati entro il mese di settembre e che pertanto a breve i nuovi LEA potranno essere fruiti in maniera completa e uniforme su tutto il territorio nazionale, anche nella parte relativa alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.

Replica

Presidente, ringrazio il Ministro per la risposta e anch'io voglio sottolineare proprio quanto sia stato storico il provvedimento dei LEA, innanzitutto; penso che l'attenzione che questo Parlamento e il gruppo del Partito Democratico gli hanno voluto dare sia stata il massimo. Penso, però, che un giudizio definitivo, anche per quanto riguarda il provvedimento della definizione delle tariffe, non possa essere dato in questa sede.

Siamo parzialmente soddisfatti, perché, come lei ha appena finito di dire, abbiamo di fronte un lavoro complesso. Sicuramente c'è stato un tempo per la definizione del provvedimento e di ulteriore consultazione e il provvedimento uscirà nel settembre prossimo, però riteniamo fondamentale e importante che le prestazioni che sono oggetto di questa interrogazione corrispondano subito anche all'esigenza dei cittadini. Quindi, fino a quando non verrà emanato il decreto da parte del Ministero della salute riguardo, appunto, alla fissazione delle tariffe massime delle prestazioni, come previsto dall'articolo 64, noi cercheremo di monitorare tutto questo lavoro, perché riteniamo fondamentale e importante che tutto questo risponda soprattutto alla grande attesa dei cittadini. Soprattutto, la salvaguarda del diritto alla salute penso che sia di particolare importanza, così, a questo punto, le tariffe massime previste per l'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, al fine proprio di garantire questa certezza del diritto alla salute dei cittadini. Riteniamo che questo sia di particolare importanza, soprattutto che quel cronoprogramma sia rispettato, perché altrettanto faremo noi per cercare di portarlo fino in fondo e a casa.