Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che:
l'autostrada A33 Asti-Cuneo rappresenta un'infrastruttura fondamentale per il collegamento e lo sviluppo dei due capoluoghi piemontesi;
essa è gestita dall'Autostrada Asti-Cuneo SpA, controllata dal gruppo Gavio, costituita il 23 marzo 2006, in qualità di concessionaria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e per effetto della convenzione di concessione approvata con decreto interministeriale del 21 novembre 2007;
il primo finanziamento per la costruzione dell'opera risale a 17 anni fa per il tramite della legge n. 295 del 1998;
la costruzione dell'Asti-Cuneo è ferma da anni nel tratto Roddi-Cherasco e nell'area di Verduno a causa della mancanza di accordo sul progetto definitivo, per il quale sono state previste negli anni tre soluzioni alternative con costi molto diversi fra loro;
il Ministro Graziano Delrio il giorno lunedì 6 marzo 2017 durante la sua visita a Cuneo ha dichiarato possibile terminare l'infrastruttura in tre anni nel caso di accordo con il concessionario, ipotizzando come maggiormente plausibile, visti i minori costi, la soluzione esterna alla collina di Verduno; ha affermato inoltre che un'ipotesi di accordo con la concessionaria sarebbe stata possibile entro giugno 2017;
recentemente, la società concessionaria ha comunicato ai privati interessati la sospensione degli espropri nel lotto 2.6;
in base a quanto riportato dai media il giorno 19 giugno 2017, il Ministero avrebbe trovato la disponibilità della Commissione Europea alla proroga delle concessioni autostradali a Satap, controllata del gruppo Gavio, che consentirebbe il finanziamento della costruzione del tratto mancante dell'Asti-Cuneo –:
quali siano, alla luce dell'incontro con la Commissione Europea e di quanto riportato dai media, le novità in merito al finanziamento e ai tempi previsti per la costruzione del tratto mancante dell'autostrada A33 Asti-Cuneo da tempo atteso dalla comunità piemontese e fondamentale per lo sviluppo del Nord-Ovest.
Seduta del 28 giugno 2017
Illustra Chiara Gribaudo, risponde Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e replica Mino Taricco
Illustrazione
Presidente, Ministro, certamente non dobbiamo ricordare qui l'importanza di un'opera, l'autostrada A33, la cosiddetta Asti-Cuneo, opera fondamentale per la nostra provincia, la provincia di Cuneo, e naturalmente per tutto il nord-ovest del Paese. Il Partito Democratico in questa legislatura, in un lavoro corale e trasversale, come ricordava anche l'onorevole Rabino, insieme agli amministratori locali, alla regione Piemonte, alle categorie produttive tutte ha seriamente lavorato in questa direzione e la ringrazio per la disponibilità e la serietà con cui ha preso degli impegni il 6 marzo a Cuneo davanti alla nostra comunità. Oggi naturalmente noi siamo qui, alla fine del mese di giugno, proprio come lei ci aveva indicato, per chiederle riguardo a notizie che sono trapelate dai giornali locali e nazionali circa le novità: se effettivamente è stata raggiunta l'intesa e soprattutto le chiedo naturalmente un impegno preciso rispetto alla tempistica che è fondamentale per i cittadini del nostro territorio per far sì che si torni a riavere fiducia nelle istituzioni, naturalmente consapevoli che questa è un'eredità che viene dal passato, che lei stesso aveva definito una delle n opere incompiute che abbiamo ereditato e che, con serietà, senza prendere in giro gli italiani, sicuramente lei, come noi, stiamo cercando di risolvere nel migliore dei modi possibili.
Risposta del governo
Grazie, onorevole. Anch'io ne approfitto per dire che il lavoro svolto è stato stimolato in maniera efficace dagli onorevoli, che ringrazio, e quindi tutti gli onorevoli del territorio, gli enti locali; però, appunto, avrei preferito non dovere fare questo annuncio preliminare, ma preferisco adesso attendere l'esito definitivo della negoziazione con la Commissione, la formalizzazione del quadro. Come voi sapete, questo quadro si inserisce in un puzzle di accordi con la Commissione per risolvere molte altre questioni, e quindi è un puzzle su cui abbiamo lavorato per mesi, e spero di poter venire sul territorio nel momento in cui abbiamo realmente chiuso gli accordi e formalizzato gli accordi.
Certamente, il progetto che noi abbiamo proposto e su cui ci avete stimolato comunque a trovare una soluzione è un progetto che ha le piene caratteristiche, adesso sì, di cantierabilità e di sostenibilità economico-finanziaria, cioè questo progetto - questa è la garanzia che oggi mi sento di dare in questa Aula -, nel momento in cui viene approvato, ha le piene garanzie di poter cantierarsi in tempi brevi, di potere essere eseguito e di poter avere dei pedaggi sostenibili per la popolazione, cioè di fare in modo che l'autostrada venga usata, perché questo è un altro problema che sappiamo. Quando i project o le concessioni sono troppo onerose, poi i cittadini non usano più, perché i pedaggi diventano troppo alti, le strade che sono state costruite.
Quindi, mi sembra che la soluzione, e questo davvero è frutto di un lavoro fatto con la regione, con la provincia, con i comuni, di un aggiustamento progettuale molto serio, in cui ognuno ha dato un contributo importante, e però attendiamo, e certamente, nel momento in cui avremo la certezza, potremo essere più tranquilli anche nel garantire i tempi che ho già detto all'onorevole Rabino poco fa, ma che credo siano molto ragionevoli e credibili.
Replica
Grazie, Presidente. Ringrazio il Ministro per le notizie che ci ha portato. Capisco il fatto che il Ministro volesse aspettare a dare, avendo un quadro più definito. Noi avevamo l'esigenza, entro la fine del mese, di poter rispondere alle questioni che il territorio ci poneva e che, giustamente, chiedevano di essere, in qualche misura, esaurite, ma mi permetto di fare solo due considerazioni. Lo ha già detto il Ministro: noi siamo davanti ad un'opera che è partita nel 1998, quindi, come dire, sono vent'anni che stiamo assistendo a movimenti, rinegoziazioni, riaccordi e via discorrendo, e vorremmo veramente che questa fosse la volta conclusiva in cui si mette la parola “fine” e si dà a un territorio un'opera che è il minimo collegamento indispensabile per permettere un'ordinaria possibilità di traffico e di vivibilità sul territorio. Mi permetto, in questo senso, qui, nel ringraziare della rassicurazione che ci è stata fornita, di dire che, dopo la chiusura dell'accordo con Bruxelles, sarà fondamentale l'accordo con la concessionaria, e qui c'è tutta la questione di quelle opere complementari, di cui tante volte abbiamo parlato, che sono fondamentali per garantire al territorio un minimo di agibilità.
Come lei ben sa, l'anno prossimo aprirà l'ospedale unico del territorio, che richiede tutta una rivisitazione della viabilità stradale che era collegata con l'accordo del 1992, famoso, nel quale il territorio accettò di rivedere tutto l'impianto complessivo, a fronte della garanzia di alcune opere complementari. Credo che, in questo momento, nel momento in cui si chiude l'accordo con Bruxelles, che speriamo sia una cosa in tempi molto brevi, di poter mettere mano a quel completamento dell'autostrada, sicuramente, ma anche delle opere complementari, perché diventano fondamentali per il futuro del territorio.