Economia

Commissione d'inchiesta sul sistema bancario

23/06/2017

All'impatto della recessione che ha colpito l'economia tra il 2008 e il 2014, incidendo profondamente sulle condizioni delle banche italiane, si sono aggiunte le conseguenze di gestioni azzardate e prassi operative non conformi ai principi regolamentari, amplificate, a volte, da una governance inadeguata. In più casi i comportamenti hanno anche assunto rilevanza penale. In tale contesto, il livello elevato dei crediti deteriorati, sommato alla redditività strutturalmente scarsa, ha indebolito la capacità delle banche di sostenere gli investimenti e la ripresa economica. Vi sono state, inoltre, alcune specifiche vicende relative ad alcune banche italiane che hanno richiesto l'intervento delle autorità di vigilanza e del Governo.

La proposta di legge approvata dalla Camera istituisce una Commissione bicamerale di inchiesta sul sistema bancario e finanziario.

La Commissione d’inchiesta, costituita da venti senatori e da venti deputati, nominati dai presidenti delle Camere in proporzione al numero dei componenti dei gruppi, è chiamata a verificare:

  • gli effetti sul sistema bancario italiano della crisi finanziaria globale e le conseguenze dell'aggravamento del debito sovrano;
  • la gestione degli istituti bancari coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto, destinatari anche in forma indiretta di risorse pubbliche o posti in risoluzione; per tali Istituti la Commissione analizza numerosi aspetti critici, fra cui le modalità di raccolta della provvista e gli strumenti utilizzati, i criteri di remunerazione dei manager, la correttezza del collocamento presso il pubblico dei prodotti finanziari, soprattutto quelli ad alto rischio, le forme di erogazione del credito, la struttura dei costi, l'osservanza degli obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza nell'allocazione di prodotti finanziari, nonché degli obblighi di corretta informazione agli investitori;
  • l'efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario e sui mercati finanziari poste in essere dagli organi preposti;
  • l'adeguatezza della disciplina legislativa e regolamentare nazionale ed europea sul sistema bancario e finanziario, nonché sul sistema di vigilanza, anche ai fini della prevenzione e gestione delle crisi bancarie.

La Commissione concluderà i propri lavori entro un anno dalla sua costituzione, e comunque entro la fine della XVII legislatura, presentando alle Camere una relazione sull'attività svolta e sui risultati dell'inchiesta.

Il provvedimento disciplina l'attività di indagine della Commissione e la richiesta di atti e documenti da parte della stessa; i componenti della Commissione, i funzionari e il personale addetti alla Commissione stessa, nonché ogni altra persona che collabora con essa o compie o concorre a compiere atti d'inchiesta, oppure ne viene a conoscenza per ragioni d'ufficio o di servizio, sono vincolati al segreto. Salvo diversa decisione della Commissione, ne è disposta la pubblicità delle sedute.

Gli ambiti di competenza della Commissione, così come definiti dal testo del provvedimento, consentiranno di assicurare la massima efficacia ai lavori della Commissione stessa, che sarà la sede istituzionale dove il Parlamento potrà analizzare le vicende che hanno coinvolto alcuni segmenti del sistema bancario e finanziario nazionale, per evidenziare carenze, inefficienze ed eventuali responsabilità negli assetti normativi, gestionali e di vigilanza del settore, orientando l'azione del legislatore e del Governo su tali temi al fine di ristabilire la stabilità, la correttezza gestionale, la trasparenza e la fiducia.

Interventi in aula

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