Comunicati stampa Buona Scuola

11/11/2015

Con le assunzioni di 50 mila insegnanti sono state mantenute le promesse

 

REALIZZATO OBIETTIVO  PIU' ATTIVITA' DIDATTICA E RIDATO DIGNITA' AI PRECARI 

Altri 48.794 insegnanti precari da ieri sono assunti grazie alla “Buona scuola”. A dicembre, attraverso concorso, ne entreranno altri 63.700. Entro il 2018, le persone assunte con la riforma saranno più di 180 mila. Si sta realizzando uno dei principali obiettivi che avevamo annunciato con la “Buona scuola”. L'inserimento di questi insegnanti servirà a contrastare la dispersione scolastica e a rafforzare in modo importante le attività didattiche per i nostri figli, che si troveranno ad avere una scuola più moderna ed efficiente. Non possiamo che essere contenti per queste persone alle quali abbiamo ridato dignità e molte certezze in più per costruire un futuro diverso.

Così, in un post su Fb, Ettore Rosato, presidente deputati Pd.

 

CHI SI E' OPPOSTO "A PRESCINDERE" SI SCUSI 

“Con l’assunzione di quasi 50mila docenti a tempo indeterminato nell'ambito della terza ed ultima fase del piano straordinario di assunzioni previsto dalla Buona Scuola, il governo mantiene l’impegno preso con gli insegnanti precari. Ci aspettiamo le scuse di quanti, in Parlamento e fuori, si sono ostinatamente opposti ‘a prescindere’ alla riforma della scuola che, fra l’altro, con questo piano assunzioni garantisce agli studenti continuità didattica e ai docenti maggiore dignità nel loro lavoro. Mentre altri urlano e offendono noi proseguiamo sulla strada delle riforme”.

Lo ha detto Flavia Piccoli Nardelli, presidente della commissione Cultura della Camera.

 

I TANTI RINGRAZIAMENTI DAGLI INSEGNANTI ASSUNTI DIMOSTRANO L'EFFICACIA DELLA RIFORMA

“I numerosi messaggi di ringraziamento che stiamo ricevendo in queste ore da parte degli insegnanti assunti sono la migliore dimostrazione dell’efficacia e dell’importanza delle scelte del governo e sbugiardano coloro che hanno osteggiato l’approvazione della riforma scolastica voluta decisamente dal governo e dal Pd”. Lo ha detto Simona Malpezzi, deputata del Pd e componente della commissione Cultura della Camera.

“Non sono messaggi che provengono solo dai docenti assunti - ha proseguito Malpezzi -, che con ieri sono centomila, ma anche da chi in questi mesi ha sostenuto la buona scuola nei collegi docenti quando in pochi ci credevano, quando il racconto falsato di chi non voleva che nulla cambiasse ventilava scenari apocalittici coniando anche termini che hanno deformato la realtà. La realtà invece è quella che oggi centomila persone hanno ricevuto un contratto a tempo indeterminato nello Stato e che altri 85mila passeranno di ruolo con il concorso. C’è chi non ha scioperato perché diventa difficile, anche se non si rientra nel piano assunzioni, dire di no ad una legge che investe tre miliardi nella scuola, ponendo risorse che non solo quantitativamente ma anche qualitativamente consentono ai nostri ragazzi un percorso migliore. La legge 107, pur tra alcune difficoltà, sta dimostrando i propri effetti positivi. È un anno di transizione, lo abbiamo sempre detto; ma intanto le risorse sono arrivate consentendo ai dirigenti scolastici di poter fare progetti e programmazione. L'organico di potenziamento entro la metà del mese diventerà effettivo e a gennaio le scuole potranno presentare il loro piano dell'offerta formativa anche sulla base delle aree e dei progetti che vogliono potenziare. Gli interventi a favore dell'edilizia scolastica sono un altro impegno concreto, e la scelta del governo Renzi in legge di stabilità prosegue questa linea mettendo sicurezza e innovazione al centro delle azioni in una direzione di architettura dell'apprendimento. Inoltre, i tavoli per realizzare le leggi delega sono partiti: ci aspettano 18 mesi di confronti per migliorare insieme. Siamo solo all'inizio ed é un inizio bellissimo”.

 

PIANO ASSUZIONI INVESTIMENTO SU CAPITALE UMANO

“I 48.794 insegnati immessi in ruolo si aggiungono ai circa 50mila assunti a settembre. Si tratta di un enorme investimento nella Scuola, e perciò nel futuro e sul capitale umano dell’Italia. È un investimento in cultura, in democrazia, in capacità di approfondimento e in conoscenza. Queste assunzioni significano insegnati stabili in classe che non cambiano continuamente. Questo è un anno di transizione e ci sono ancora alcuni tasselli da sistemare e da completare (dal diritto allo studio al percorso 0/6 anni) sui quali stiamo lavorando proprio in questi giorni. Ma la rotta è chiara ed è una cifra per giudicare le scelte del Pd e del governo. E varrebbe anche la pena di confrontare gli annunci apocalittici di alcuni con quello che sta succedendo realmente per capire che in questo Paese c'è sempre chi urla allo scandalo, chi annuncia sciagure e chi invece lavora ogni giorno per far funzionare le cose”.

Lo ha detto Roberto Rampi, deputato Pd in commissione Cultura.