Istituzioni
LA FUGA DI CAPITAN CODARDO
Salvini dice e non fa. Ha dichiarato che sarebbe venuto alla Camera a riferire sulla questione dei rapporti opachi tra il suo partito e la Russia ma non ha ancora fornito la data né preso contatti con la presidenza della Camera. Siamo dunque al ministro dell’Interno che non mantiene la sua parola, non è fedele ai doveri del suo ruolo e agli impegni che assume. L’unica cosa che continua a fare è fuggire dal Parlamento.
L’atteggiamento irresponsabile di Salvini è un vulnus al Parlamento. Nel momento in cui il governo è chiamato deve rispondere nelle Aule parlamentari. Non rientra nella discrezionalità del membro dell'Esecutivo decidere o meno di riferire. Fino a che non risponderà alle nostre domande non gli daremo tregua. Anche per questo abbiamo occupato la commissione congiunta Affari Costituzionali e Giustizia impedendo la prosecuzione dei lavori. Non è possibile fare finta di niente e proseguire come se non sia successo niente.
Non si tratta di un problema giudiziario ma tutto politico: se cioè l’Italia sia, attraverso il principale partito di governo, entrata in una relazione di subordinazione con uno Stato straniero potenzialmente ostile.
Gli italiani hanno il diritto di sapere la verità