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Sicurezza e riqualificazione degli edifici privati
Contribuenti che possiedono, a qualsiasi titolo, immobili e ne sostengono le spese dei lavori
5,9 miliardi di euro di rimborsi nel 2016
Una casa ha bisogno di cura e manutenzione. Ne va della sicurezza e del risparmio delle famiglie. Per questo abbiamo messo in campo una serie di misure per il patrimonio immobiliare privato italiano.
Bonus ristrutturazioni e bonus mobili.
Sono prorogate fino al 31 dicembre 2017 la detrazione
fiscale del 50% delle spese sostenute per interventi di
ristrutturazione edilizia per ogni unità immobiliare (fino
a un massimo di 96.000 euro) e quella per l’acquisto
di mobili e grandi elettrodomestici per gli immobili
oggetto di ristrutturazione (fino a un massimo 10.000
euro). Entrambe le detrazioni sono da ripartire in 10
anni.
Ecobonus.
Prorogata fino al 31 dicembre 2017
anche la detrazione fiscale, pari al 65% e da ripartire in
10 anni, per gli interventi di riqualificazione energetica
degli edifici.
Sisma bonus.
È prorogata invece fino al 31 dicembre
2021, la detrazione del 50% delle spese sostenute
(fino a un massimo di 96.000 euro) per gli interventi
per l’adeguamento antisismico e la messa in sicurezza
degli immobili adibiti sia ad abitazione che ad attività
produttive. La detrazione avviene in 5 anni, è estesa
anche agli immobili ubicati in zona sismica 3 (dove
forti terremoti possono verificarsi anche se raramente)
e può arrivare fino al 70% o 80% nel caso di interventi
che consentano una diminuzione di una o due classi
di rischio.
Condomìni.
L’ecobonus, nel caso di interventi alle
parti comuni degli edifici condominiali (anche di
proprietà degli IACP) e o a tutte le unità immobiliari
di cui si compone il singolo condominio, oltre a
essere prorogato fino al 31 dicembre 2021, consente
la detrazione delle spese sostenute al 65%, che sale al 70% se gli interventi interessano l’involucro
dell’edificio, e al 75% se finalizzati a migliorarne la
prestazione energetica invernale ed estiva; mentre il
sisma bonus, per interventi sulle parti comuni di edifici
condominiali, spetta nella misura del 75% o del 85%,
a seconda che gli interventi consentano la diminuzione
di una o due classi di rischio.
Cessione del credito.
Per gli interventi sulle parti
comuni degli edifici condominiali è prevista la possibilità,
per i soggetti beneficiari delle agevolazioni in alternativa
alla detrazione fiscale, di cedere il corrispondente
credito ai fornitori che hanno eseguito i lavori, o ad altri
soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione
del credito. Per quanto riguarda le spese relative
ad interventi di riqualificazione energetica questa
possibilità, per i cosiddetti contribuenti incapienti
(pensionati, dipendenti e autonomi che si trovano nella
no tax area), sarà possibile la cessione anche agli istituti
di credito e intermediari finanziari. Grazie alla cessione
del credito, nel caso di interventi di riqualificazione
energetica un singolo condòmino, per una spesa
individuale complessiva di 10.000 euro, effettivamente
paga 2.500 euro, nel caso di misure antisismiche con
un passaggio di classe di rischio di 2 punti solo 1.500!
Acquisto case antisismiche.
Dal 2017, e fino a tutto
il 2021, nei comuni ricadenti nella zona sismica a più
alta pericolosità (zona 1), a chi acquista da un’impresa
di costruzione o ristrutturazione un immobile
interamente demolito e ricostruito, anche con variazione
volumetrica, con criteri antisismici, spetta - entro un
ammontare massimo di spesa di 96.000 euro - la
detrazione fiscale del 75% o dell’85%, a seconda che
gli interventi di demolizione e di ricostruzione abbiano
determinato il passaggio di una o di due classi inferiori
di rischio. Gli acquirenti possono optare, in luogo della
detrazione, per la cessione del corrispondente credito
alle imprese che hanno effettuato gli interventi ovvero
ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva
cessione del credito.
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