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Aumentare l’occupazione giovanile collegando scuola e mondo del lavoro
Gli studenti che si misurano con vere attività professionali
653mila ragazzi già coinvolti con finanziamenti di 100 mln di euro dal governo e 40 mln da fondi europei
DAI BANCHI AL LAVORO E RITORNO
Gli “Apprendisti Ciceroni” sono un gruppo di studenti
di cinque scuole appositamente formati dal FAI –
Fondo Ambiente Italiano - che accompagnano le
scolaresche in visita ai Bronzi di Riace nel Museo
Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. A
Macerata, in collaborazione con la locale Camera
di Commercio, gli studenti preparano business plan
nei calzaturifici della provincia famosi nel Mondo.
Mentre a Gela 450 giovani del terzo e quarto
anno di scuole superiori alle lezioni teoriche hanno
affiancato visite presso la Raffineria, gli impianti
EniMed e il Safety Competence Center, il Centro
di eccellenza Eni sulla sicurezza aziendale, con il
progetto Alternanza scuola-lavoro organizzato e
gestito da Eni Corporate University. In due anni,
infine, più di 15.000 studenti hanno seguito un
percorso formativo attraverso Confcooperative,
dalla progettazione di eventi culturali alla
produzione di ortaggi. Esperienze di successo, che
vanno diffondendosi.
STRUMENTI NUOVI PER UN RAPPORTO
CONTINUATIVO TRA SCUOLA E MONDO DEL
LAVORO
Si tratta di un approccio generale verso le politiche
di transizione tra scuola e lavoro, che permette
ai giovani, ancora inseriti nel percorso di diritto/
dovere all’istruzione e formazione, di orientarsi
nel mercato del lavoro, acquisire competenze
spendibili e accorciare i tempi del passaggio tra
scuola ed esperienza professionale.
Il nuovo apprendistato scolastico, sul modello
duale tedesco e svizzero, consente, da un lato, il
conseguimento di un titolo di studio e, dall’altro,
l’esperienza professionale diretta. Per incoraggiare il ricorso a questo strumento contrattuale, il Jobs
Act ha introdotto vantaggi consistenti per i datori
di lavoro, mentre per i ragazzi l’opportunità di
formarsi e di acquisire competenze nell’ambito di
un contratto di lavoro. L’apprendistato scolastico
si rivolge infatti a studenti delle superiori a partire
dai 15 anni e consentirà di conseguire i diplomi di
formazione professionale, di istruzione secondaria
superiore e il certificato di specializzazione
superiore.
La garanzia di poter svolgere periodi di alternanza
scuola lavoro vale per tutti gli studenti nell’ultimo
triennio delle scuole superiori, licei compresi, con
la possibilità di svolgerla anche all’estero e nelle
istituzioni culturali (400 ore obbligatorie per gli istituti
tecnici e professionali, 200 per i licei). Rispetto al
tirocinio e allo stage, l’alternanza scuola lavoro è
un percorso più strutturato e sistematico, una vera
e propria metodologia didattica, un sistema dotato
di obbligatorietà, forte impegno organizzativo, con
un dispiego di esperienze all’interno di un triennio.
Gli investimenti sono: 100 milioni di euro dal
governo e 40 di fondi europei.
Grazie all’entrata in vigore dell’obbligatorietà
dell’alternanza, nell’anno scolastico 2015/2016,
hanno partecipato 652.641 ragazzi, con un
incremento del 139% rispetto all’anno precedente
e le scuole che hanno fatto alternanza sono passate
dal 54% al 96%. A regime, dall’anno scolastico
2017/2018, saranno coinvolti tutti gli studenti
dell’ultimo triennio: circa 1 milione e mezzo.
Previsto inoltre un monitoraggio delle esperienze e
una piattaforma per raccogliere le segnalazioni di
casi di applicazione non corretta.