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Contrastare efficacemente le nuove forme di terrorismo
La sicurezza e la libertà di tutti i cittadini
Riconosciuta la validità del nostro sistema a livello internazionale
PREVENZIONE A 360°
91 le espulsioni eseguite con accompagnamento
nei rispettivi Paesi nel corso del 2017; 223 quelle
eseguite dal 1° gennaio 2015 a oggi relative a
soggetti che gravitavano in ambienti dell’estremismo
religioso. Un lavoro che si deve soprattutto (nello
stesso periodo del 2016 erano state 37) alla
legge che rafforza il potere dei prefetti di ritiro del
passaporto e di espulsione. E se è cresciuto il dato
degli estremisti arrestati, e dei foreign fighters
monitorati (125 rispetto a 110), è aumentato anche
il numero delle persone sospette controllate a fini
antiterrorismo, passate da 77.691 dei primi sette
mesi del 2016 alle 190.909 di quest’anno.
Dati che ci fanno dire che non cambieremo il nostro modo di vivere né, tantomeno, ci rassegneremo alle nuove e brutali forme del terrorismo. Se siamo un Paese in grado di garantire la sicurezza di tutti e di contrastare i pericoli dei gruppi radicali che seminano violenza ovunque, è grazie all’uso dell’arma che riteniamo migliore: la prevenzione.
AL VIA LA SUPER-PROCURA
La legge ha introdotto anche un nuovo principio:
nei confronti dei sospettati di terrorismo valgono le
stesse regole per i sospettati per mafia.
È stata infatti istituita la Procura Nazionale
Antiterrorismo come estensione della Procura
Nazionale Antimafia con funzioni di coordinamento
delle indagini penali e di prevenzione in materia
di terrorismo e i membri dell’intelligence possono
avere colloqui in carcere con detenuti in grado di
fornire informazioni utili alle indagini.
PUNITO CHI COMBATTE CON ISIS
In ambito penale, chi va a combattere con l’ISIS
in terra straniera (foreign fighters) è punito con
l’arresto da 5 a 8 anni. Lo stesso vale per chiunque
organizzi, finanzi o propagandi viaggi legati ad
attività di terrorismo e per i “lupi solitari” che si
auto-addestrano a tecniche terroristiche (chi è
condannato per questi reati, se in presenza di
un minore, perde anche la potestà genitoriale).
Previsto anche l’arresto obbligatorio in flagranza per
i trafficanti di immigrati clandestini.
BLACK LIST SU SITI WEB
Stretta anche – e soprattutto - sul web dove, secondo
i dati, avviene quasi l’80% delle radicalizzazioni: è
stata stilata una “black list” dei siti che inneggiano
al terrorismo e introdotta la possibilità di oscurare
quelli sospettati di appoggiare le attività terroristiche,
naturalmente sotto l’autorizzazione dell’autorità
giudiziaria. Raggiunto anche un accordo con i “big”
della rete (Google, Microsoft, Facebook e Twitter)
per bloccare i contenuti a sfondo terrorista.