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FORZE DELL’ORDINE

Più risorse, mai più tagli

Obiettivo

Sostenere di più e meglio le donne e gli uomini impegnati nell’ordine pubblico

Strumenti

Investimenti, riordino carriere, nuovo contratto

Risultati

Dal 2013 ad oggi stanziati circa 7 miliardi di euro per assunzioni, sblocco totale del turnover, investimenti, rinnovo dei contratti

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Ricordate quando tutti i sindacati di polizia scesero in piazza contro il governo di centro destra? Era l’ottobre del 2009 e migliaia di donne e uomini della Polizia e della Guardia di Finanza, della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato – c’era anche il Cocer dei Carabinieri – denunciarono le decisioni scellerate del governo che in tre anni tagliò oltre 3.5 miliardi di euro ai comparti sicurezza, soccorso pubblico, difesa, bloccando assunzioni e tetti salariali e decurtando pesantemente le risorse per le attività operative e organizzative. Erano stati fatti tagli così selvaggi che non poteva essere acquistata la benzina per le automobili di servizio. Fu una pagina molto brutta che noi ci siamo incaricati di voltare, perché riteniamo che le nostre forze dell’ordine siano un motivo di orgoglio e di responsabilità. Perché per noi la sicurezza è un diritto di cittadinanza.

ABBIAMO RESTITUITO E AUMENTATO LE RISORSE
Già con la prima Legge di Stabilità del 2014, abbiamo invertito la rotta con un finanziamento alle forze dell’ordine di 1200 milioni di euro a cui si sono aggiunti altri finanziamenti in tutte le successive leggi di bilancio: tutti soldi usati per sbloccare assunzioni e tetto degli stipendi, per il riordino delle carriere, per il pagamento degli straordinari e l’aumento delle indennità. Dopo 9 anni di attesa, con l’accordo illustrato il 26 gennaio 2018, sono stati presentati una serie di aumenti contrattuali. Va inoltre ricordato che tutti i comparti sono stati interessati dall’operazione “80 euro” che ha riguardato i lavoratori con reddito sotto i 1500 euro. Non si è trattato solo di iniziative di carattere economico. Ecco come abbiamo iniziato a modernizzare il settore.

FINALMENTE IL RIORDINO DELLE CARRIERE
Con la riforma della PA, si è avviato il riordino delle carriere delle quattro Forze di polizia, per un costo complessivo di circa 875 milioni (Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Corpo della guardia di finanza e Corpo di polizia penitenziaria), oltre ad aver destinato altri 100 milioni per assunzioni aggiuntive. Il riordino è un passo fondamentale per migliorare l’efficienza delle istituzioni preposte alla tutela della sicurezza dei cittadini e della difesa del Paese e per valorizzare la professionalità e il merito del personale. Abbiamo riorganizzato e semplificato il modello di sicurezza con l’accorpamento del Corpo Forestale e l’assegnazione dell’intera responsabilità del mare alla Guardia di Finanza.

SICUREZZA URBANA
In attesa di una riforma organica della polizia locale, ma consapevoli della centralità di questo corpo per la vita delle nostre città, siamo intervenuti riconoscendogli ruolo e funzione nelle politiche per la sicurezza integrata, costituendo, di fatto, una sorta di polizia di prossimità. Oltre l’aggiornamento e la formazione professionale, abbiamo ripristinato per gli appartenenti alla polizia locale l’equo indennizzo e il rimborso delle spese di degenza per cause di servizio. Abbiamo inoltre garantito ai Comuni virtuosi, sotto il profilo dell’equilibrio di bilancio, la riapertura della possibilità di assunzioni.

VIGILI DEL FUOCO
In questi cinque anni abbiamo ottenuto il potenziamento straordinario del corpo per oltre 3600 vigili del fuoco, il ripristino al 100% del turn over (sotto il centrodestra bloccato al 25%), investimenti per oltre 450 milioni di euro (di cui 120 milioni da ripartire con le forze di polizia) per l’acquisto e l’ammodernamento dei mezzi, delle dotazioni strumentali e dispositivi individuali di protezione. Inoltre, abbiamo dato una importante e doverosa risposta a chi già lavorava con un nuovo concorso e con l’assunzione di chi era in graduatoria, lavoratori precari che ogni giorno si impegnano, con spirito di abnegazione, per la sicurezza e l’incolumità della collettività.




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