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GOVERNARE L’IMMIGRAZIONE

Lotta al traffico dei migranti,
accoglienza e rimpatri più efficaci

Obiettivo

Garantire rimpatri e accoglienza a chi ha diritto

Chi ne beneficia

Legalità e integrazione

Risultati

Indebolito il traffico di migranti, diminuiti del 33% gli sbarchi (quasi -70% da luglio)

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RIDUZIONE DEI FLUSSI
Grazie alle nuove norme sull’immigrazione il numero degli sbarchi si è ridotto del 33%: i migranti sbarcati sulle nostre coste sono passati da 175.323 nei primi 11 mesi del 2016 a 117.395 negli stessi mesi del 2017. Questo “impressionante crollo dei flussi migratori”, come lo ha definito il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, rappresenta un successo eccezionale per il nostro Paese non solo perché garantisce a chi ne ha diritto un trattamento dignitoso, ma anche perché delinea l’indebolimento dei trafficanti di esseri umani e un minor rischio dei migranti di morire in mare.

L’ONU NEI CAMPI LIBICI
In Libia, in particolare, l’Italia sta lavorando su tre assi fondamentali: contrasto ai trafficanti, miglioramento degli standard di accoglienza e sostegno alle comunità locali nei paesi interessati dai flussi migratori. È proprio in seguito al forte pressing del Governo italiano che le agenzie delle Nazioni Unite sono intervenute nella gestione dei campi di detenzione libici dove è assolutamente urgente e prioritario garantire il rispetto dei diritti umani. È prevista per inizio 2018, infatti, l’apertura del primo centro di transito per richiedenti protezione internazionale dell’UNHCR a Tripoli. È il passo decisivo che attendevamo.

PROCEDURE PIU’ RAPIDE
Prima della legge l’iter per ottenere l’asilo politico poteva richiedere attese di mesi o addirittura anni: un limbo esistenziale e giuridico non solo inaccettabile da un punto di vista della dignità umana, ma che poteva veder crescere il rischio di comportamenti illegali. Con questa legge sono state completamente riviste le procedure per le richieste di asilo e per i rimpatri: nuove modalità di identificazione, scambio di dati, disciplina delle visite, rito abbreviato. Sono stati realizzati nuovi centri di permanenza per il rimpatrio, più piccoli e distribuiti in tutte le regioni, potenziate le Commissioni territoriali e i Tribunali competenti che si occupano di immigrazione e protezione internazionale, istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione nei Tribunali sedi di Corte d’Appello con magistrati dotati di specifiche competenze.

PIANO PER L’INTEGRAZIONE
Infine, la legge ha affrontato anche il tema sostanziale dell’integrazione dei migranti nel tessuto sociale e culturale promuovendo, per esempio, la partecipazione dei richiedenti protezione internazionale in attività socialmente utili per favorire la conoscenza del contesto sociale in cui sono ospitati. Il Piano nazionale integrazione per i beneficiari di protezione internazionale, presentato ad ottobre 2017 e frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto Ministeri, Enti Locali, terzo settore, organizzazioni internazionali e gli stessi migranti attraverso l’Unhcr, ha dato attuazione proprio a questo aspetto e rappresenta un riferimento importante per tutti i soggetti che operano concretamente per l’inclusione sociale dei rifugiati. Il Piano, dedicato ai 75.000 titolari di protezione internazionale, rappresenta evidentemente la prima tappa di una strategia destinata a coinvolgere l’intera platea dei migranti presenti nel Paese.




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