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Abbattere l’enorme numero di infrazioni italiane
Il potere negoziale dell’Italia a Bruxelles e i contribuenti
Procedure dimezzate e risparmi per 2 miliardi di euro
Dalla maglia nera d’Europa a un vero e proprio record nella riduzione delle procedure di infrazione.
Se fino a febbraio 2014, quando si parlava di attuazione delle norme Ue, il posto dell’Italia era sempre dietro la lavagna, ora il nostro paese supera paesi come Francia, Germania e Spagna.
Questo, grazie a una incredibile inversione di tendenza che ha permesso di dimezzare l’enorme numero di infrazioni italiane – passate in poco più di 3 anni da 120 a 65 - e risparmiare 2 miliardi di euro.
GRANDE PERFORMANCE ITALIANA
Oltre a una grande determinazione politica, la
strategia con cui i governi Renzi e Gentiloni hanno
avuto successo laddove nessun altro governo era
riuscito, si fonda su tre direttrici: il rispetto a monte,
ovvero in sede legislativa, delle decisioni europee,
fattore che ha portato a un netto calo nell’apertura
di nuove procedure; un grande incremento delle
archiviazioni; le migliori performance in termini di
recepimento delle normative Ue e di gestione del
contenzioso.
I VANTAGGI
L’accelerazione che ha portato al dimezzamento
delle procedure offre più vantaggi.
Da un lato, consente all’Italia di disporre di notevoli
risorse altrimenti non spendibili e di introdurre
importanti innovazioni a favore dei cittadini.
Dall’altro, restituisce al nostro Paese una maggiore
credibilità e quindi un maggior potere negoziale in
sede europea.A Bruxelles, solo chi rispetta le regole ha infatti voce
in capitolo sul percorso di adozione e di modifica
delle regole stesse e delle politiche dell’Unione.
Grazie alla riconquistata autorevolezza, l’Italia può
ora influenzare molto di più le decisioni europee in
modo che siano più consone alle nostre esigenze.